Gli esseri umani sono meravigliosi
Ogni persona in se è unica e irripetibile

Quante volte abbiamo letto o sentito lo slogan “libertà, uguaglianza, fratellanza”. Ogni volta che io lo sento, penso che” l’uguaglianza” è un termine non giusto, perché questa entità astratta, è una chimera. Noi non siamo uguali, né fisicamente, né intellettualmente.
E’ un’utopia. In teoria, tutti gli esseri umani sono meravigliosi; ogni persona in se è unica e irripetibile. In realtà? Una miscela, un cocktail di bene e di male, in dosi diverse. E per questo che abbiamo, o non abbiamo la chimica, il flusso magnetico tra noi.
Ogni uomo può essere al massimo uguale a se stesso, perché siamo diversi, unici e irripetibili. E’ come confrontarsi con il tempo, o confrontare il giglio con la margherita, viola con papaveri; tutti sono fiori, il resto è questione di gusti.
Ciascuno ha il suo posto al sole, che corre in sede propria e ha i suoi successi e sconfitte. Noi cerchiamo di spingere tutti noi verso il meglio dello spirito, il movimento che ci permette di essere uguali; vale a dire che facciamo ogni momento la cosa migliore che possiamo fare: essere perfetti in tutto ciò che realizziamo. Per quanto ci è possibile, perché non siamo uguali.
Abbiamo tutti pari opportunità, ma lo percepiamo in maniera diversa. Perché non siamo uguali?
1000 motivi soggettivi e oggettivi. Non come essere nato a New York, Roma o Budapest, quello che tutti conosciamo. In quel momento, della nascita è l’unico in quale siamo uguali: si respira prima aria, si è “tabula rasa”. Dopo comincia un’altra storia, cose, educazione, istruzione, diverse, alcuni più fortunati di altri, una realtà con più differenze che analogie e che è utopico parlare di “uguaglianza” nel nostro modo di fare. Sarà solo uno stato mentale il discernere il bene del male, in ogni caso, bisogna sempre accettare la censura personale ma, nello stesso tempo, essere tolleranti verso gli errori altrui.
La storia ci dimostra che gli ideali della Rivoluzione francese “ libertà, uguaglianza, fratellanza”( “libertè, egalitè, fraternitè”), non sono stati raggiunti anche ora, soltanto in minima parte, a volte un momento. Il vero motto della Rivoluzione è stato: “ libertà, uguaglianza, fratellanza o la morte”. Il Tribunale del Terrore, dove Danton all’epoca era Ministro della Giustizia, giudicava e condannava a morte tutti quelli che si opponevano ai principi rivoluzionari; in nome dell’uguaglianza sono state commesse tante atrocità: la Rivoluzione francese, la Rivoluzione del 1848 in Europa, la lotta per l’Unità d’Italia, la Rivoluzione del 1917 in Russia con l’esecuzione dello Zar e la sua famiglia, le guerre mondiali. Questa idea ha trasformato l’uomo in una bestia feroce.
Noi abbiamo il dovere di diventare migliori nel nostro sistema allegorico della moralità, di approfondire gli elementi della conoscenza tramite quale dobbiamo trasmettere alle generazioni future l’intelligenza, la stabilità, la solidità.
Diceva Pico della Mirandola: “l’essere umano non è ne angelo, ne demone, ne mortale, ne immortale. Purchè sia dotato da spirito può essere uno od altro, può alzarsi al cielo o può precipitare all’inferno.” L’uomo è il suo scultore perché da solo , con la sua volontà si può creare se stesso.
E come diceva l’Imperatore Marc Aurelio: “ ciascuno è artefice del suo destino”.
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