GOVERNO, DRAGHI LAVORA A MIX TECNICO-POLITICO

Conte: "Auspico esecutivo politico". Berlusconi, Salvini, Meloni, Sgarbi, Grillo, Renzi, Zingaretti.

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cms_20869/mario-draghi-1.jpgInizia le consultazioni nel pomeriggio, ma alle spalle ha una mattinata di lavoro piena. Con tante mine lungo la via, ma anche tanta determinazione. Il premier incaricato Mario Draghi disegna il governo che dovrebbe nascere nei prossimi giorni, domani e sabato ha altri due giorni per sondare le forze politiche e capire come comporre la squadra. Che tuttavia, dovrebbe avere al suo interno non solo tecnici ma anche ministri con la casacca di partito, "uno per ogni forza politica, al massimo due per i partiti maggiori", riferiscono fonti beninformate all’Adnkronos. Mentre il rebus delle forze politiche che lo sosterranno non è ancora sciolto. Anche se oggi si registrano decisi passi avanti.

La destra va in ordine sparso, il M5S accelera il processo di metamorfosi interna, complici Giuseppe Conte -che veste i panni del ’facilitatore’ per il suo successore- e Beppe Grillo. Il garante del Movimento, dopo il no a Draghi, inverte la rotta: chiama parlamentari, ministri uscenti, sindaci e volti storici del Movimento per dire che sì un esecutivo guidato dall’ex numero 1 della Bce si può tentare, l’importante è che sia politico e che porti avanti anche le battaglie grilline.

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Intanto le consultazioni nella sala della Lupa vanno avanti, proseguiranno fino a sabato. Anche se c’è fretta di chiudere, Draghi si prenderà il tempo che serve. Tanto che Maurizio Lupi, dopo le consultazioni, annuncia che "ci sarà un secondo incontro, ci sarà un secondo giro" prima di chiudere.

Da chi ha parlato con lui emerge qualche elemento del ’Draghi-pensiero’, illustrato alle forze che ha consultato in un discorso di 5 minuti, preciso e lucido. "Ci ha evidenziato che il processo di ripresa non sarà rapidissimo, sarà abbastanza lento - spiega Bruno Tabacci, del Centro democratico - ma che il problema è che infondere fiducia al Paese è una delle condizioni perché questo processo si avvii".

cms_20869/Recovery_plan.jpgIl Recovery plan, che tanto ha fatto litigare al suo interno il governo uscente fino a provocarne la rottura, "secondo me, lo riscriverà... e nessuno potrà certo dettargli condizioni perché lui è Mario Draghi", dice ancora l’esponente centrista. Nell’esecutivo che verrà, le priorità saranno dunque "la pandemia e il piano vaccini", due elementi "intimamente connessi alle condizioni per la ripresa economica e la tenuta sociale" del Paese, illustra ancora Tabacci, anticipando la contrarietà dell’ex numero uno della Bce, come noto, a una politica basata sui soli "contributi a pioggia".

Il Recovery con ogni probabilità verrà riscritto, "con uno sguardo lungo a progetti ad alto rendimento", come spiegava lo stesso Draghi il 15 dicembre scorso, in un colloquio al Corriere della Sera in cui, sommessamente, cercava di dare qualche consiglio al Paese. Ma ora, prima di mettere mano a quel piano che consentirà all’Italia di disporre di ben 209 miliardi di euro, Draghi dovrà comporre la maggioranza che gli consentirà di affrontare una nuova sfida. E non sarà affatto semplice. Poi mettere in piedi la squadra.

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E se sui ’tecnici’ avrà più o meno già in mente il suo gabinetto ideale -tra gli altri girano i nomi di Marta Cartabia, Fabio Panetta (che però occupa un posto strategico nel board della Bce), Carlo Cottarelli, Enrico Giovannini, Dario Scannapieco, Lucrezia Reichlin- sul fronte politico le cose sono destinate a complicarsi. Intanto perché serve discontinuità con il governo precedente se si vuole allargare la base parlamentare, ma preservando i lavori in corso, vedi l’azione del ministero della Salute in piena emergenza. Ma anche nel ’pesare’ l’ingresso dei partiti: con i big o meno. Intanto, due pesi massimi oggi si tirano fuori: non sarà della partita Matteo Renzi, a sentire le sue parole; e lo stesso premier uscente Conte sarebbe orientato a non fare parte della squadra, per puntare al ruolo di ’federatore’ dell’alleanza tra M5S e Pd-Leu.

cms_20869/conte_chigi_adn_tavolo_rit.jpgConte: "Auspico esecutivo politico"

Nel giorno delle prime consultazioni di Mario Draghi per la formazione di un nuovo governo, il premier uscente Giuseppe Conte parla alla stampa in diretta dall’esterno di Palazzo Chigi, proprio davanti all’ingresso dove si ammassano troupe televisive e giornalisti. "Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Mattarella. E’ stato un prezioso interlocutore negli anni dei miei mandati sia nei rapporti istituzionali che personali" e "desidero anche ringraziare tutti gli amici della coalizione che hanno lealmente collaborato per la realizzazione del nostro progetto politico", ha esordito Conte, aggiungendo come "ieri ho incontrato il presidente incaricato Draghi. E’ stato un colloquio lungo, molto aperto, al termine del quale gli ho fatto gli auguri di buon lavoro". In queste ore, ha aggiunto il premier uscente, "qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione di un nuovo governo, evidentemente non mi conosce o non parla in buona fede: i sabotatori - dice - cerchiamoli da un’altra parte".

Conte auspica quindi "un governo politico che sia solido e abbia sufficiente coesione per operare quelle scelte politiche, eminentemente politiche perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche non possono essere affidate a squadre di tecniche".

Poi l’appello: "Mi rivolgo agli amici dei 5 Stelle: io ci sono e ci sarò. Come pure dico agli amici del Pd e di Leu: noi dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme - ha sottolineato il premier - perché il nostro progetto politico, che ho sintetizzato come alleanza per lo sviluppo sostenibile, continui. E’ un progetto forte, concreto, che aveva già iniziato a dare buoni frutti. Dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre una prospettiva reale di modernizzazione del nostro Paese nel segno della transizione energetica, digitale e dell’inclusione sociale".

cms_20869/berlusconi_auto_ftg.jpgBerlusconi: a Roma per consultazioni

Silvio Berlusconi domani ritorna in Italia. L’occasione per riprendersi la scena è ghiotta: guidare la delegazione di Forza Italia alle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Il Cav non mette piede nel suo Paese dal settembre scorso, da quando fu dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per un inizio di polmonite dopo la positività al Covid.

La convalescenza è stata lunga e l’ha trascorsa tutta a Valbonne, in Provenza, nella villa della primogenita Marina.

Il Cav farà una toccata e fuga: arriverà a Roma giusto in tempo per le consultazioni, nel pomeriggio alle 17, con il vicepresidente di Fi Antonio Tajani e i capigruppo di Camera e Senato, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini.

cms_20869/matteosalvini_mascherina_fotografi_fg.jpgSalvini: "Noi siamo a disposizione, non diciamo né sì né no a priori"

"Se la Lega entrerà nel governo Draghi? Per far cosa? Con chi? Le emergenze degli italiani sono salute, lavoro e scuola... Noi con Draghi parleremo di vita reale, di pensioni, la difesa di quota 100...". Così Matteo Salvini, in collegamento con lo speciale Tg3.

"Noi diremo sì o no in base a quello che verrà fuori dalla discussione con Draghi... Per noi essere al governo non è un fine, per noi è un mezzo per realizzare dei progetti".

"Noi non poniamo condizioni", spiega Salvini, "abbiamo un’idea di Italia che è diversa da quella di Grillo. Dovrà essere Draghi a scegliere i suoi progetti.Noi siamo a disposizione, non diciamo né sì né no a priori". "Noi ci mettiamo la faccia se possiamo fare le cose".

"La via maestra sono sempre e comunque le elezioni- precisa poi a ’Dritto e Rovescio’ su Retequattro - In primavera quasi 20 milioni di italiani voteranno" per le amministrative "ed è chiaro che si può votare in sicurezza". "In democrazia le elezioni metterebbero il Paese in tranquillità per 5 anni, quindi è chiaro che altre alternative non ne vediamo". "Draghi dovrà dirci che modello di Italia ha in testa. Se c’è all’ordine del giorno del governo Draghi la crescita economica, il controllo dei confini, un piano vaccinale serio, noi ci stiamo. L’interesse dell’Italia viene prima dell’interesse di partito", ha concluso.

cms_20869/giorgiameloni_afp.jpgMeloni: "Non voto la fiducia"

"Ho sempre detto che non avrei votato un governo tecnico e che non sarei mai andata al governo col Pd, perché oggi di questo stiamo parlando". Così Giorgia Meloni, leader di Fdi, ospite su Rai Uno di ’Porta a Porta’. "Non so quale sia il programma di Draghi" ma "io sicuramente la fiducia non la voto", ha puntualizzato. "Al netto del voto di fiducia che io non darò, se portasse provvedimenti che io condivido per il bene dell’Italia, li voto".

"Non metto in discussione la serietà di Draghi, ma la serietà di quelli che stanno andando con lui al governo". "Sono così responsabile che riesco a dare una mano - se qualcuno la vuole - all’Italia, anche stando all’opposizione".

"L’unico modo per tirare l’Italia fuori dalla palude" fa notare la leader di Fratelli d’Italia "è avere un governo che abbia un forte mandato popolare, perché i governi devono rispondere al popolo, alla gente; che abbia numeri importanti e una visione compatibile".

Quanto a Matteo Renzi, aggiunge, "non lo considero un genio, ma uno che gioca a poker con la vita della gente".

cms_20869/sgarbi_fg.jpegSgarbi: "Draghi, è una persona di qualità."

Dopo l’incontro, Sgarbi ha esortato "il centrodestra a sostenere Draghi, è una persona di qualità. Mattarella lo ha detto chiaramente: non si vota. Non c’è alternativa a Draghi".

"L’eventuale durata del governo Draghi? I primi sei mesi ci sarà per forza, poi c’è il semestre bianco e potrebbe essere proprio il presidente del Consiglio a diventare presidente della Repubblica.

A quel punto - ha sottolineato Sgarbi - è complesso immaginare che il nuovo presidente sciolga le Camere l’ultimo anno. Io questo lo immagino un governo fino a fine legislatura".

Quanto al colloquio avuto oggi con il premier incaricato, Sgarbi ha spiegato: "Ho chiesto a Draghi di riaprire i musei il sabato e la domenica. Mi è sembrato attento".

cms_20869/grillo_beppe_fg.jpgGrillo in arrivo a Roma

A quanto si apprende, Beppe Grillo sta arrivando a Roma. Il garante del M5S sarà nella Capitale nelle prossime ore. Secondo quanto trapelato in giornata il garante del Movimento, dopo aver detto martedì scorso ’mai con Draghi, avanti con Conte’, ha aperto al sostegno a un governo guidato dall’ex numero uno della Bce a condizione che quello di Draghi sia un esecutivo politico, con il M5S che ne indossa qualche maglia.

Da qui le chiamate a Giuseppe Conte, ragionando con lui su quel ruolo di ’federatore’ della coalizione che dovrà guidare la sfida al centrodestra alla prossima tornata elettorale.

cms_20869/matteorenzi_manoalzata_afp.jpgRenzi: "Io in squadra? Non sono della partita"

"No, non sono della partita". E’ quanto ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi al Tg3 a proposito di un suo eventuale ruolo nel governo Draghi. "Spazio per me assolutamente no, sono molto divisivo" ribadisce. "Sono stato oggetto di una campagna di fake news in queste settimane, ma ho fatto questa battaglia perché ci credevo".

"L’Italia avrà un nuovo Governo" scrive poi Renzi nella eNews. "Lo guiderà Mario Draghi. E questo ci dà un senso di tranquillità e di fiducia che già dalle prime ore sta producendo risultati sui mercati internazionali ma anche nelle istituzioni del nostro Paese. A tutti quelli che si chiedevano che senso ha questa crisi, chiedo di guardare questa foto. Qui - nella foto di Mario Draghi che parla al Quirinale - c’è la risposta al ’Perché la crisi?’".

"Non è stata una crisi incomprensibile: l’Italia finalmente fa un salto di qualità. Domani ufficializzeremo il nostro sostegno al Presidente incaricato (lo incontriamo alla Camera alle 12.45). Ma già da adesso vorrei dire grazie a tutti gli amici del popolo delle eNews. Soprattutto a chi mi ha difeso sui social, prendendosi una valanga di insulti. A chi per colpa mia ha subito le conseguenze dell’odio. A chi ha litigato sui posti di lavoro".

"Italia Viva è la casa di chi ha coraggio. Di chi se vede un’opportunità non si fa fermare dai sondaggi. Di chi sa che essere libero è l’esperienza più bella del mondo. Grazie a Sergio Mattarella per la sua guida autorevole e saggia. Teresa, Elena, Ivan hanno rinunciato a delle poltrone mentre altri li giudicavano folli. Adesso sappiamo che da quel sacrificio nasce l’esperienza più importante della legislatura: un Governo per investire i soldi europei, un Governo che affronta l’emergenza sanitaria e scolastica, un Governo che vuole creare lavoro e non vivere di sussidi. Grazie, non ho altre parole".

cms_20869/nicolazingaretti_mani_fg_20210204211420.jpgZingaretti: "Renzi può rivendicare solo il casino creato"

"Renzi può rivendicare solo il casino di aver aperto questa crisi al buio, ma senza la nostra presa di responsabilità in queste ore la situazione avrebbe rischiato di precipitare". Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. "Sono molto ottimista che si faccia presto un governo per questo Paese.

Da zero a dieci, direi che c’è una probabilità di 8 o anche 9". "Io ministro? Ne parleremo con il presidente Draghi e con il mio partito ma faccio il presidente di Regione e faccio già grande fatica così".

"Noi chiederemo un governo politico, con ministri bravi, competenti e in grado di misurarsi con le sfide che abbiamo davanti. Ma ascolteremo il professor Draghi, che farà sintesi e noi ne prenderemo atto" dice il segretario del partito Democratico. "Il Pd dirà sì a questa sfida indicata dal presidente Mattarella in un momento drammatico, presenteremo degli obiettivi più che delle condizioni. Tra questi, un governo collocato in Europa, una riforma fiscale per una progressività del fisco, una riforma della giustizia per migliorare la competitività del Paese, il piano del recovery fund per maggiori investimenti e lavoro. Si apre un percorso di confronto, non solo dicendo quello che pensiamo ma anche per dare una mano a costruire una maggioranza ampia che garantisca un governo stabile".

(fonte AdnKronos - foto dal web)

Redazione

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