GLI ATLETI CHE CI HANNO EMOZIONATO NEL 2017

RASSEGNA DI ALCUNI TRA GLI AVVENIMENTI SPORTIVI DI SUCCESSO

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Abbracciando il 2018, un anno che si preannuncia ricco di nuovi eventi sportivi, ricordiamo i momenti salienti e gli avvenimenti internazionali più emozionanti, per lo sport italiano e per gli atleti azzurri, dell’anno appena trascorso.

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Iniziamo da Arianna Errigo che si conferma campionessa europea (Tbilisi) e mondiale (Lipsia) nel fioretto individuale e a squadra. Bene anche Irene Vecchi che ha conquistato, sempre a Lipsia e a Tbilisi, un oro nella sciabola a squadre. Proseguiamo con la scherma maschile dove, Daniele Garozzo, già campione olimpico di Rio, conquista altre 2 medaglie di oro; la prima nell’individuale europeo (Tbilisi) e l’altra nel mondiale di squadra (Lipsia). Finiamo con la spada individuale dove, il non più giovanissimo Paolo Pizzo, ha conquistato un prezioso oro ai campionati mondiali di Lipsia.

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Bene anche la 20enne Rachele Barbieri che, ai Campionati Mondiali di Hong Kong, ha ottenuto l’oro nello scratch (ciclismo su pista) femminile.

Passando allo sci, invece, ricordiamo il successo di Peter Fill nella Coppa del Mondo di discesa libera (Aspen). Cambiando ancora disciplina ricordiamo i successi di Frank Chamizo Marquez (un lottatore cubano naturalizzato italiano) che, nella lotta, ottiene il primato europeo a Novi Sad (in Serbia) e mondiale, a Parigi, nella categoria 70kg.

Ma l’Italia si è confermata anche nel tiro a volo. Ai campionati mondiali di Mosca, Daniele Resca e Jessica Rossi nel trap, così come Gabriele Rossetti nello skeet, hanno conquistato l’oro individuale. Infine, ricordiamo Maria Lucia Palmitessa che ha conquistato a Nuova Delhi il giallo nel trap femminile.

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Ovviamente non può mancare in questa rassegna il nuoto e, in particolare, Federica Pellegrini che ha conquistato l’oro nei 200 m sl nei Campionati Mondiali di Budapest. Si tratta della settima medaglia consecutiva conquistata dalla Pellegrini (la prima e unica nuotatrice della storia) in altrettante edizioni dei campionati mondiali in questa specialità. Oro anche per Gregorio Paltrinieri ai Mondiali di Budapest nei 1500 m sl a cui vanno aggiunti altri tre conquistati alle Universiadi di Taipei, di cui, due negli 800 m e 1500 m sl e l’altro nei 10 km acque libere. Oro anche per Gabriele Detti ai Mondiali di Budapest negli 800 m sl con record europeo. Alla ribalta anche il duo misto Giorgio Minisini e Manila Flamini che, ai mondiali di Budapest, hanno vinto l’oro nel programma tecnico.

Un’altra impresa per gli azzurri arriva dal canottaggio. A Sarasota (Usa), infatti, nelle finali dei campionati mondiali Senior e Pesi leggeri, Giuseppe Vicino e Matteo Lodo conquistano l’oro, nel due senza senior.

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Nel ciclismo, invece, Vincenzo Nibali vince il Giro di Lombardia e il Taiwa Kom Challenge, una corsa in salita di 105 km (dal livello del mare a 3275 metri).

Titolo iridato anche per Tony Cairoli nel Campionato mondiale di Assen, nel motocross MXGP e per Franco Morbidelli nel motomondiale, moto 2.

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Bella impresa anche del fondista Federico Pellegrino, campione del mondo a Lahti nella specialità Sprint e Tecnica Libera.

Ma è stato un anno importante e ricco di successi anche per il movimento paralimpico.

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Tante le medaglie vinte a cominciare dalla scherma con i 5 ori conquistati ai Campionati Mondiali di Roma, di cui, 2 individuali con B. Vio e A. Sarri e 3 di squadra, nella sciabola maschile (A. Pellegrini, E. Giordan, M. Cima e A. Sarri), nel fioretto femminile (B. Vio, A. Mogos e L. Trigilia) e in quello maschile (G. Leopizzi, M. Cima, M. Betti e E. Lambertini).

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Pioggia di medaglie anche nel ciclismo. A Pietermaritzburg, in Sudafrica, ai Campionati del Mondo di Ciclismo Paralimpico, l’Italia ottiene 14 medaglie, di cui 7 ori con L. Mazzone, P. Cecchetto, A. Zanardi e F. Porcellato.

Anche a Samsun (Turchia), per lo sport sordo, l’Italia eccelle portando a casa 12 medaglie, di cui un oro con Pasquale Longobardi nel Karate.

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Bene anche nel tiro con l’arco, dove Elisabetta Mijno e Stefano Travisani, ai Mondiali di Pechino, conquistano l’oro nel ricurvo mixed team e, nel tiro a segno, specialità P4 50 metri, dove Marco Pusinich nella finale degli Upper Limb (disabilità agli arti superiori) sale sul gradino più alto della Coppa del Mondo di Bangkok.

Ma bene anche nello snowboard con i primi posti conquistati da Manuel Pozzerle in Coppa del Mondo, in Spagna e in Corea, nel tennis in carrozzina con Giulia Capocci che primeggia nel torneo Indoor di Sion e nei Mondiali di sci alpino del Tarvisio dove Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal hanno conquistato l’oro nella categoria ipovedenti.

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L’Italia si fa rispettare anche nel powerlifting, dove Donato Telesca, ai Mondiali di Città del Messico, diventa il nuovo campione del mondo Juniores di Pesistica.

Bene anche nel parataekwondo dove il casertano Riccardo Zimmerman, ai Campionati europei di Sofia, conquista la medaglia d’oro. Oro anche per Carvani Minetti nel paraduathlon, agli Europei di Spagna.

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Passando allo sci nautico, invece, in evidenza il campione del mondo Daniele Cassioli che, ai Campionati Mondiali in Australia, si è imposto, con le sue 5 medaglie d’oro nella categoria Visually Impaired (ipovedenti).

Ma gli azzurri si distinguono anche nel nuoto. Ai Mondiali di Città del Messico, infatti, arrivano copiose 20 medaglie d’oro, con l’atleta C. Gilli a farla da padrona (5 ori). A seguire, M. Boggioni, A. Scortechini, F. Morlacchi, F. Bettella, S. Barlaam, E. Morelli, A. Fantin e G. Ghiretti.

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Non poteva mancare l’atletica dove gli azzurri, ai Campionati Mondiali di Londra, conquistano altri ori. Martina Caironi, sui 100 m T 43 (amputati di gamba) e nel lungo t 42, Assunta Legnante, nel peso T11-12 (disabilità visive) accompagnata dalla guida Nadia Checchini e infine, Arjola Dedaj, nel lungo T11 assieme alla guida Vanessa Palombini.

Non vanno dimenticati, infine, i progressi e i successi registrati nel movimento paralimpico italiano in questi ultimi anni anche in altre discipline sportive, così come un plauso va a tutti gli atleti che hanno raggiunto secondi e terzi posti meritevoli della stessa ammirazione e attenzione dei primi.

Ma un doveroso ringraziamento va, non solo a tutti gli atleti italiani che hanno conquistato un podio, ma anche a tutti quelli che hanno, comunque, partecipato ed onorato i colori azzurri. A tutti loro il nostro rispetto perché con la sola presenza hanno, probabilmente, già vinto la loro gara più importante.

L’augurio della redazione sportiva e del nostro giornale è che nel 2018 si possa parlare sempre più di Sport praticato e dei suoi valori come, del resto, ci insegnano giornalmente gli atleti olimpici e soprattutto paralimpici.

(Foto da:iodonna.it;coni.it;ilgiornale.it;biografieonline.it; sport.sky.it; it.wikipedia;sportfair.it; youtube.com; sportmediaset.mediaset.it;notizie.myblog; federciclismo.it - Si ringrazia)

Rino Lorusso

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