GERMANIA, SVENTATO ASSALTO AL BUNDESTAG

Venticinque arresti, tutti appartenenti al movimento di estrema destra “Cittadini del Reich”

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Un’operazione speciale di polizia, condotta in Germania e diramatasi anche in Italia, ha portato all’arresto di 25 soggetti, sospettati di progettare un assalto armato al Bundestag, il parlamento tedesco. Altre 27 persone sono state denunciate, in quella che è stata una delle più imponenti operazioni di polizia tedesca finalizzata a sradicare l’estremismo di destra ancora, a quanto pare, radicato nel paese teutonico. Due arresti eseguiti all’estero, uno in Italia e uno in Austria, mentre nella rete è finita anche una cittadina russa.

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Tutti gli affiliati risulterebbero appartenere al gruppo di estrema destra denominato “Cittadini del Reich” (“Reichsbürger): tra loro un militare delle forze speciali denominate KSK e un ex ufficiale dei reparti speciali, entrambi provenienti dalle fila dell’esercito. Il primo, secondo l’inchiesta della procura federale, risiedeva nel Baden-Württemberg ed era noto solo per le proprie posizioni no vax, senza finora essere mai stato coinvolto in episodi di estremismo; il secondo è stato invece fermato, in esecuzione di mandato di arresto europeo, a Perugia all’interno di una camera di albergo che è stata perquisita e dentro la quale sono stati rinvenuti materiali, debitamente sequestrati, riconducibili al tentativo di attacco terroristico.

“Gli appartenenti al movimento ’Cittadini del Reich’ sono sospettati di aver fatto preparativi concreti per entrare con la forza nel Parlamento tedesco con un piccolo gruppo armato”, si legge nella nota dei procuratori, sembra con l’aiuto di Birgit Malsack-Winkemann, ex deputata di Alternative für Deutschland, denunciata, che sarebbe stata in grado di consentire fisicamente l’accesso dei terroristi al Bundestag.

Coinvolta nell’operazione anche una donna con cittadinanza russa. Le autorità di Mosca hanno subito smentito ogni coinvolgimento. Secondo l’agenzia Ria Novosti “la procura tedesca ha sottolineato di non avere motivi per ritenere che funzionari russi abbiano sostenuto i cospiratori”, mentre Tass sottolinea che “i sospetti golpisti hanno contattato rappresentanti russi ma non hanno trovato sostegno”. Si tratterebbe, quindi, di una cellula isolata, dal momento che, sempre secondo le dichiarazioni della procura, il sodalizio in questione avrebbe cercato anche di assoldare – invano - membri della polizia e dell’esercito in attività. Anche il Cremlino ha preso parola nella vicenda. A tal fine Peskov, portavoce del governo, ha dichiarato: “Questi sono problemi interni della Germania. Loro stessi hanno detto che non ci possono essere speculazioni su un coinvolgimento russo. Ne abbiamo sentito parlare dai media, non abbiamo niente da dire in proposito”.

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“La democrazia è in grado difendersi”, ha fiduciosamente dichiarato il ministro della Giustizia tedesco. “Da stamattina è in corso una grande operazione di anti-terrorismo. C’è il sospetto che si fosse pianificato un attacco armato agli organi costituzionali”, ha aggiunto. “Il nostro stato di diritto è forte. Sappiamo come difenderci con tutta la durezza contro i nemici della democrazia”, ha chiosato invece il Ministro dell’Interno Nancy Faeser.

“I membri dell’organizzazione sapevano che i loro obiettivi potevano essere conseguiti soltanto con l’uso della violenza e con spargimento di sangue. Ma consideravano questo scenario come un passaggio necessario per realizzare il cambio di sistema”, concludono gli inquirenti. Il gruppo odierno costituirebbe il braccio armato di quello che sembra essere un vastissimo gruppo di simpatizzanti neo nazisti, aventi come obiettivo quello di sovvertire l’ordine democratico del paese, ripercorrendo malinconicamente le azioni che hanno portato alla costituzione del Secondo Reich.

Enrico Picciolo

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