Forte scossa di terremoto a Città del Messico (Altre News)

Usa, nuova stretta di Trump sui visti di lavoro - Recovery fund, Olanda: "Vogliamo trovare accordo" - Coronavirus, Inghilterra: Johnson annuncia fine lockdown - Germania, focolaio nel mattatoio: torna il lockdown -

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Forte scossa di terremoto a Città del Messico

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Una forte scossa di terremoto ha colpito il Messico centrale e meridionale ed è stata avvertita a Città del Messico. Secondo l’Istituto sismologico messicano, la scossa è stata di magnitudo 7.1, con epicentro nello stato di Oaxaca.

Di almeno un morto il bilancio del sisma, ha reso noto il coordinatore della protezione civile locale, David Leon. La vittima si trovava nello Stato di Oaxaca, epicentro del terremoto. Il presidente messicano, Andres Manuel Lopez Obrador, ha invitato i propri concittadini a restare calmi in caso di nuove scosse.

Usa, nuova stretta di Trump sui visti di lavoro

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Ancora una stretta di Donald Trump sull’immigrazione: il presidente americano ha esteso fino alla fine dell’anno la sospensione della concessione di visti lavoro per diverse categorie chiave, una decisione che avrà implicazioni per circa 500mila persone. L’ordine esecutivo proroga una decisione adottata in piena pandemia nel quadro di una serie di misure destinate a frenare la diffusione del contagio. Ora - ha commentato la Casa Bianca - questa disposizione "assicurerà ai lavoratori americani l’accesso prioritario al mondo del lavoro in una fase di ripresa dagli effetti della crisi sanitaria".

I visti riguardano le categorie H1B, riservate a lavoratori esperti nei settori dell’alta tecnologia e L1 per dirigenti stranieri. Verrà esteso anche il blocco alla concessione di green card, che consentono la residenza permanente nel Paese. Saranno esentati dalle misure quanti lavorano nell’industria alimentare.

Recovery fund, Olanda: "Vogliamo trovare accordo"

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Per quanto riguarda il Recovery Fund, l’Olanda "è a favore di una collaborazione strutturale per un buon piano di recupero" con effetti "duraturi". A dirlo è il ministro degli Esteri olandese Stef Blok, nella conferenza stampa al termine dell’incontro a Roma con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Nelle settimane prossime vogliamo incontrarci anche con altri paesi per trovare un accordo su questo piano", ha aggiunto Blok che poi, in una videoconferenza stampa da Roma con la stampa italiana di Bruxelles ha sottolineato che "non c’è garanzia di successo. Per arrivare ad un successo servono passi sostanziali". "Insieme - ha detto - abbiamo di fronte a noi il compito di far sì che la disoccupazione non aumenti e si faccia qualcosa per i tanti giovani in Europa perché abbiano un futuro". Sul piano economico "l’Italia è stata colpita duramente dalla crisi , ma anche l’Olanda lo è stata", ha voluto sottolineare.

In Olanda "abbiamo grande ammirazione per l’Italia", per come ha affrontato la lotta alla pandemia, sono "molto felice che il peggio sia passato", ha proseguito il ministro, sottolineando che la sua visita in Italia è la prima da quando l’Olanda ha riaperto ai viaggi nell’Ue.

Blok, che oggi a ha visitato la sede della protezione civile, ha detto di aver seguito, come tutti gli olandesi, come gli italiani hanno affrontato la lotta alla pandemia e di avere per questo "grande ammirazione per l’Italia". "Molti olandesi, fra cui io personalmente, hanno un legame molto forte con l’Italia - ha affermato ancora - siamo rimasti molto colpiti dall’apice della crisi, sono molto felice che il peggio sia passato".

Coronavirus, Inghilterra: Johnson annuncia fine lockdown

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Come anticipato dai media britannici, il premier Boris Johnson è intervenuto ai comuni per annunciare di fatto la fine del lockdown in Inghilterra. A partire dal 4 luglio, la regola di distanziamento sociale dei 2 metri viene ridotta della metà, portano a 1 metro la distanza minima che le persone dovranno mantenere per evitare la diffusione del virus. Questa modifica consentirà, nel rispetto delle regole di sicurezza, la riapertura di un vasto numero di attività, a partire da pub e ristoranti.

I governi semiautonomi di Scozia, Irlanda del Nord e Galles decideranno se allinearsi o meno alle decisioni del governo di Londra. Tuttavia, ha detto Johnson, in caso di una nuova ondata del virus, "non esisteremo ad usare il freno e a reintrodurre nuove restrizioni, anche a livello nazionale, se necessario".

La decisione è stata accolta positivamente dal leader laburista Keir Starmer. "Credo che il governo stia tentando di fare la cosa giusta e in questo lo sosterremo", ha detto. C’è un rischio in ogni decisione, ha aggiunto Starmer, ma c’è anche "il rischio dell’inattività", con i danni all’economia che comporterebbe un ulteriore prolungamento delle misure restrittive.

Tra le novità annunciate da Johnson, anche la possibilità a partire dal 4 luglio di tornare ad incontrare famigliari e amici. Fino a due nuclei famigliari, a prescindere dal numero di componenti, potranno incontrarsi sia all’aperto che al chiuso, ma è sconsigliato l’incontro contemporaneo di più nuclei famigliari. Il premier ha sottolineato come "da ora in poi" il governo farà affidamento soprattutto sul senso di disciplina dei britannici e ai cittadini verrà chiesto di "seguire le linee guida, piuttosto che la legge".

L’annuncio della riapertura di pub e ristoranti è stato accolto con un coro di "alleluia" dalla Camera dei Comuni, dove gran parte dei deputati continuano comunque a seguire le sedute in videoconferenza. Tuttavia, in questi locali pubblici sarà possibile solamente il servizio ai tavoli e ai clienti verrà chiesto di compilare un modulo con i propri dati, in modo che sia possibile rintracciare le persone in caso di contagio. Il governo, ha detto Johnson, da qui al 4 luglio lavorerà con gli operatori del settore per mettere a punto le misure.

Riaperture previste anche per parrucchieri ed estetisti, con una serie di misure di prevenzione, come visori e mascherine. Via libera, tra gli altri, anche per alberghi, bed and breakfast e alloggi per vacanze, campeggi, biblioteche, cinema e sale bingo, musei e gallerie d’arte, teatri e sale concerti, ma senza spettacoli dal vivo, palestre all’aperto e parchi giochi all’aperto, zoo e acquari. Dal luglio riapriranno anche i luoghi di culto, come chiese, moschee e sinagoghe. Consentiti anche i matrimoni, fino a un massimo di 30 partecipanti, e seguendo le regole di distanziamento. Rimangono invece chiusi per il momento nightclub, casinò, palestre al coperto e piscine.

All’inizio del suo intervento, Johnson ha ricordato alcuni dati. Dal picco di 943 decessi da coronavirus in un giorno registrato a metà aprile, si è passati ora ad una media di 130. "Rimarremo vigili, ma al momento non crediamo che ci sia il rischio di una nuova ondata che travolgerà il Servizio sanitario nazionale". Il premier ha tuttavia riconosciuto che "vedremo nuovi contagi in futuro e saremo in una posizione migliore per poterli controllare".

Tra gli annunci fatti dal premier, anche quello di un "giro dei pub" che intende fare in tutta l’Inghilterra, non appena i locali riprenderanno le loro attività.

Germania, focolaio nel mattatoio: torna il lockdown

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Nuove importanti restrizioni nel distretto tedesco di Guetersloh a causa dell’impennata dei casi di contagio da coronavirus legati al locale mattatoio. Ad annunciarlo è stato Armin Laschet, premier del NordReno Westfalia, primo Land tedesco a reintrodurre il lockdown dopo l’allentamento graduale delle restrizioni nelle ultime settimane. Il focolaio "è il più importante" del paese, ha dichiarato.

La stragrande maggioranza dei casi si è comunque verificata tra i dipendenti dell’impianto di lavorazione della carne e solo 24 contagi esterni sono stati registrati. I dati diffusi ieri sera parlavano di 1500 persone risultate positive al test. Le nuove restrizioni porteranno alla chiusura delle palestre, dei cinema e dei bar, oltre a determinare la cancellazione di numerosi eventi culturali.

Le restrizioni sono state estese anche a un secondo distretto, a Warendorf, confinante con quello colpito, dove tornerà il divieto per i raduni, verranno chiuse le palestre e sospesi gli eventi culturali, ha annunciato Karl-Josef Laumann, ministro della Sanità del NordReno Westfalia. Warendorf chiuderà anche le scuole a partire da giovedì, provvedimento già adottato a Guetersloh.

Redazione

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