FURTO D’ARTE: TRAFUGATO VAN GOGH IN OLANDA
Nella notte tra il 29 e il 30 Marzo 2020, approfittando delle misure restrittive dovute all’emergenza coronavirus, un gruppo di malviventi si addentra nel museo Singer Laren, in Olanda, trafugando una tela di Van Gogh in prestito da un altro museo. Il furto avviene intorno alle 03.15 di domenica, sorprendendo le guardie, che nonostante il sistema di sicurezza non riescono ad intervenire repentinamente e, purtroppo, di concerto con il direttore del museo rimangono allibite e sconcertate di fronte al misfatto. Infatti, l’opera denominata “Giardino della canonica a Nuenen in Primavera” ha un valore di milioni di euro e risulta essere il lavoro compiuto da un artista di fama mondiale, oltre a rappresentare il primo quadro ad olio del noto pittore.
Una storia interessante si cela dietro la tela realizzata nel 1884 nel paesaggio del villaggio di Nuenen, dove Vincent Van Gogh vive insieme alla famiglia, periodo in cui l’artista lavora ininterrottamente osservando con scrupolo il lavoro dei contadini e dei poveri (1883-1885). Si tratta di un quadro paesaggistico e panoramico a forma rettangolare (57x25 cm) dapprima regalato alla madre e successivamente modificato alla morte del padre, ancora lontano dallo stile che reclama la fortuna di Van Gogh poiché i colori sono terrosi, caratterizzati dai toni dell’ocra e da pennellate indecise, ma pur sempre fonte del geniale autore.
L’ennesimo affronto a una cultura tanto preziosa quanto devastata da noncuranza, mancanza di fondi e negligenza. Ogni giorno, difatti, in tutto il mondo si registrano centinaia di furti d’arte che corrispondono a circa 9 miliardi di euro all’anno, e né le nuove tecnologie né l’Interpol riescono ad arginare il problema. L’Italia ne soffre da sempre, partendo dal presupposto che sul territorio italiano è presente l’80 % del patrimonio culturale mondiale e, complice la mafia, il Bel Paese risulta ai primi posti per quanto concerne i furti d’arte.
Uno dei peggiori furti della storia dell’arte risale al 1969, anno in cui a Palermo scomparve la “Natività di Caravaggio” una tela dal valore incommensurabile, non ancora ritrovata dopo più di 50 anni e, dunque, a rischio di usura e deterioramento.
Occorre attenzione affinché l’arte sia oggetto di tutela e rispetto, in quanto costituisce il retroscena culturale del globo intero e con abile ingegno racconta il progresso artistico, sociale, economico e culturale di ciascun luogo. Ciò è affidato alla responsabilità di tutti.
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