FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO SEGUONO LEGA E PD

Strage Bologna, Mattarella: "Forte impegno per completa verità" - Gladio e P2, Draghi firma direttiva per declassificare documenti - Centrodestra, Meloni da Berlusconi -

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cms_22721/sondaggi-swg-585x300.jpgFratelli d’Italia primo partito seguono Lega e Pd

Fratelli d’Italia primo partito davanti a Lega e Pd. Il sondaggio Swg per il Tg La7 fotografa la crescita dei primi 3 partiti secondo le intenzioni di voto. Fratelli d’Italia e la Lega guadagnano lo 0,3%: il partito di Giorgia Meloni sale al 20,6%, mentre quello di Matteo Salvini arriva al 20,3%. Il Partito Democratico cresce dello 0,2% e arriva al 19%. Calo dello 0,3% per il Movimento 5 Stelle (15,5%) e Forza Italia (6,8%). Sale Azione (3,9%) così come Sinistra Italia (2,7%). In discesa Articolo 1 (2,3%) e Italia Viva (2,2%).

cms_22721/mattarella_.jpgStrage Bologna, Mattarella: "Forte impegno per completa verità"

"Quarantuno anni fa la città di Bologna e con essa la Repubblica vennero colpite al cuore. Un attentato dinamitardo, ad opera di menti ciniche che puntavano alla destabilizzazione della democrazia italiana, provocò una terribile strage in cui morirono donne e uomini inermi, bambini innocenti". Così il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del 2 agosto, anniversario della strage alla stazione di Bologna avvenuta nel 1980.

"I bolognesi e gli italiani - ricorda Mattarella - seppero reagire con sofferto coraggio, offrendo solidarietà a chi aveva bisogno di aiuto, di cure, di conforto. Affermando un forte spirito di unità di fronte al gesto eversivo diretto contro il popolo italiano. Sostenendo nel tempo le domande di verità e di giustizia, che, a partire dai familiari, hanno reso la memoria di questo evento disumano un motore di riscatto civile e un monito da trasmettere alle generazioni più giovani".

Per il capo dello Stato "l’impegno di uomini dello Stato, sostenuti dall’esigente e meritoria iniziativa dell’Associazione tra i Familiari delle vittime, ha portato a conclusioni giudiziarie che hanno messo in luce la matrice neofascista della bomba esplosa la mattina del 2 agosto 1980".

Per Mattarella "non tutte le ombre sono state dissipate e forte è, ancora, l’impegno di ricerca di una completa verità. La Repubblica ha saputo respingere la strategia di questi criminali, difendendo i principi di civiltà conquistati con la lotta di Liberazione". "La vicinanza, che rinnoviamo a quanti sono stati colpiti negli affetti più preziosi da tanta ferocia, costituisce anche pegno per il futuro, affinché il patrimonio di valori e di umanità, che sta alle fondamenta della nostra società, sia percepito sempre più come un bene comune indivisibile", conclude il presidente della Repubblica.

cms_22721/draghi.jpgGladio e P2, Draghi firma direttiva per declassificare documenti

l presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha siglato oggi una direttiva che dispone la declassifica e il versamento anticipato all’Archivio centrale dello Stato della documentazione concernente l’organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2.

Si tratta di una iniziativa che va a ampliare quanto già stabilito con una precedente Direttiva del 2014, con riferimento alla documentazione relativa agli eventi stragisti di Piazza Fontana a Milano (1969), di Gioia Tauro (1970), di Peteano (1972), della Questura di Milano (1973), di Piazza della Loggia a Brescia (1974), dell’Italicus (1974), di Ustica (1980), della Stazione di Bologna (1980), del Rapido 904 (1984) conservata negli archivi degli Organismi di intelligence e delle Amministrazioni centrali dello Stato.

E’ significativo che il presidente del Consiglio abbia scelto di firmare la direttiva proprio oggi e di aver reso pubblica la sua decisione, in concomitanza del 41mo anniversario dell’attentato alla stazione di Bologna, del 2 agosto 1980.

La nota di palazzo Chigi rimarca infatti che "con questa nuova Direttiva il presidente Draghi ha ritenuto doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione. L’iniziativa adottata potrà rivelarsi utile ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese".

cms_22721/meloni.jpgCentrodestra, Meloni da Berlusconi

In collegamento telefonico con la festa della Lega di Milano Marittima Silvio Berlusconi aveva assicurato che presto avrebbe "rimediato’’ al torto subito da Fdi sulla Rai. Il Cav non intende lasciare la presidenza della Vigilanza, guidata attualmente dall’azzurro Alberto Barachini, ma è pronto a dare pieno sostegno a Giorgia Meloni per una sorta di compensazione quando ci sarà la prossima tornata delle nomine nell’azienda di viale Mazzini.

Di Rai e non solo, apprende l’Adnkronos l’ex premier potrebbe parlare con la presidente di Fratelli d’Italia, attesa domani a Villa La Certosa, in Sardegna. Sul tavolo, anche il futuro del centrodestra e il rilancio del Paese di fronte all’emergenza Covid.

Giorgia Meloni, secondo quanto apprende l’Adnkronos, avrebbe detto ai suoi di aver accettato l’invito di Silvio Berlusconi, non per parlare di poltrone ma per confrontarsi su quali siano le prospettive del centrodestra. In particolare, Meloni è intenzionata a capire se l’esperienza di governo con le sinistre dei partiti di centrodestra che fanno parte della maggioranza Draghi sia per loro un’opzione considerata transitoria o ripetibile.

Redazione

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