FOCUS D-MONDO
SI “SOCIAL” CHI PUO!

È proprio vero che le tecnologie informatiche possano migliorare significativamente la vita di ciascuno di noi, persone con disabilità incluse? Se si, in che modo e con quali strumenti?
“Nella società della conoscenza di oggi, l’accesso a nuove tecnologie adeguate deve essere visto come una questione di diritti umani. In varie arene politiche – l’Unione Europea, WSIS e l’Organizzazione delle Nazioni Unite – le nuove tecnologie sono riconosciute come parte integrante di molti aspetti della vita dei cittadini e va sottolineata la loro importanza come strumento per promuovere la più ampia inclusione sociale.”
Vorrei partire da questo estratto della rivista Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli Alunni Disabili (2013), poiché a parer mio offre un ottimo spunto di riflessione in merito alla seguente questione: è proprio vero che le tecnologie informatiche possano migliorare significativamente la vita di ciascuno di noi, persone con disabilità incluse? Se si, in che modo e con quali strumenti?
Sicuramente ci sono alcuni nodi da sciogliere, ma è ormai risaputo come l’accesso alle nuove tecnologie sia parte della quotidianità di tutte e tutti da svariati decenni, e che vada insediandosi in misura sempre maggiore in diversi ambiti della nostra vita, che sia quella lavorativa o sociale, proprio perché fornisce occasioni di informazione e socializzazione persino attraverso i celebri social network! Ma a proposito dei tanto acclamati “social”, qual è la loro relazione con la disabilità? Mi spiego meglio: anche in tali contesti multimediali la persona con disabilità può svolgere un ruolo attivo, e dunque promuovere una vera cultura dell’inclusione?
Sono domande che mi pongo da un po’ di tempo perché personalmente, come avrete notato, ne faccio largo uso per lavoro e non solo! Così spulciando tra stories Facebook, reels Instagram e canali YouTube... ho ritrovato vecchie conoscenze e scoperto nuovi volti! Non posso non menzionare, per esempio: Daniele Cassioli - atleta paralimpico di sci nautico, autore de Il Vento Contro. Quando guardi oltre, tutto è possibile (De Agostini, 2018) - che sulle sue pagine Facebook e Instagram ci fa emozionare con esperienze di vita e traguardi sportivi; la strepitosa Bebe Vio, campionessa mondiale ed europea in carica di fioretto paralimpico, che sui suoi canali tra battaglie e trionfi non smette mai di infonderci coraggio quando il gioco si fa duro! I fratelli, Margherita e Damiano Tercon, di cui ho parlato recentemente in un articolo per SuperAbile.it, i quali nella bio del loro profilo Instagram con ironia si definiscono “attori presso noi stessi, scrittori e un po’ di autismo”.
Ultima scoperta non meno importante, Francesco Cannadoro, blogger di #diariodiunpadrefortunato, che con i suoi followers su Instagram condivide la sua esperienza di paternità, aneddoti e storie curiose insieme a suo figlio Tommaso, a cui nei primi mesi di vita è stata diagnosticata una malattia degenerativa.
Sono tante insomma le persone con disabilità, i loro familiari e chi fa parte di questo mondo ancora tutto da scoprire, che attraverso Facebook, Instagram, Twitter - e chi più ne ha più ne metta - oltre a rafforzare relazioni significative che valorizzano le proprie competenze e a sviluppare un senso sociale e di comunità profondo, svolgono un ruolo da “content creator”, ossia fanno del sano attivismo, creando contenuti interessanti che educano alla diversità oltretutto con modalità “all’avanguardia”!
E voi, mi sapete dire qual è il vostro “influencer” preferito?
Fonte: Super Abile Inail:
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