FLOWER TERRY, PRODUTTRICE TELEVISIVA, SI RACCONTA

Dall’orfanotrofio all’attività manageriale di spettacolo

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Flower Terry Tedeschi, in arte TerryFlower, è un’artista eclettica. Debutta come cantante, poi negli anni novanta diventa produttrice e organizzatrice di spettacoli e programmi TV. Nata a Bologna, oggi vive a Reggio Emilia. Lavora con personaggi famosi dello spettacolo nazionale e internazionale. Bionda, con profondi occhi magnetici, sembra un’apparizione angelica, quasi eterea. All’inizio un po’ timida, si rivela subito cordiale, simpatica e loquace. L’abbiamo incontrata a Viterbo nei giorni scorsi in occasione del Premio Internazionale “Angeli di Luce nell’Arte - Prima Edizione", evento ideato, curato e diretto da lei. La sua agenda era piena di impegni, appuntamenti, prove e quant’altro, ma ha trovato il tempo di condividere con noi le sue esperienze e di rispondere alle nostre domande.

cms_7700/OK_Intervista-T.jpg Flower Terry, ci parli di Lei…

cms_7700/2.jpgSono cresciuta a pane e arte, nell’orfanotrofio dell’Istituto Antoniano di Bologna. Senza genitori, ma con grandi Maestri, che mi hanno accudita, curata e amata, trasmettendomi valori e rispetto per la vita in ogni sua forma. Non ho mai subito la mia condizione, ma l’ho trasformata. Per me non c’erano sbarre, muri, camerate e mense, ma prati verdi e cieli azzurri. Ho sempre avuto fiducia nella vita e in me, perché avevo la certezza che prima o poi sarebbe arrivato il colpo di scena. In tenera età sono stata colpita da un fulmine, che mi ha provocato la cecità, il prolasso della valvola mitralica sinistra e l’impossibilità di stare eretta come gli altri bambini. Trascorrevo le mie giornate in un busto di ferro che mi sorreggeva, avevo cinque anni. A seguito di quell’incidente, i miei genitori mi hanno abbandonata nell’orfanotrofio, rivendicando sempre la loro proprietà, come fossi un oggetto, perché non hanno dato mai il consenso alla mia adozione. Lì ero amata, curata e coccolata da tutti. Proprio grazie a quell’amore e a quelle cure sono stata invasa e pervasa da una forte energia vitale. Non vedevo, ma riuscivo a toccare i suoni, i sorrisi, le lacrime; qualunque elemento vitale, lo facevo mio. Percepivo gli stati d’animo chi mi stava accanto e comunicavo con altre dimensioni. Tutto questo mi ha salvata: sostengo a spada tratta che "l’amore cura", io ne sono la prova vivente. A 13 anni sono guarita completamente e sono rimaste inalterate, anzi addirittura amplificate, tutte quelle qualità sensoriali che oggi mi guidano e mi aiutano nel lavoro e nella vita.

Ha trasformato la sua tragedia con leggerezza. Secondo Lei, è questa la chiave di svolta?

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Senza ombra di dubbio. Riconoscere la realtà per quella che è vuol dire vivere con leggerezza. Il segreto è imparare ad accettare soprattutto le cose difficili che ci capitano, rispondendo consapevolmente, invece di reagire alle situazioni. Non possiamo cambiare quello che ci accade, ma possiamo cambiare la nostra reazione.

Come è nata la Terry Flower Production e di cosa si occupa?

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Flower Terry, a mio avviso, nasce come artista già dall’Antoniano di Bologna. Sono cresciuta con maestri e artisti che collaboravano con l’intero mondo musicale, rivolto ai bambini. Ricordate lo Zecchino d’Oro? Era organizzato proprio dall’Antoniano. Poi Giancarlo Conti, un famoso produttore, vide in me grandi capacità e mi introdusse nel meraviglioso mondo dello spettacolo. Ho lavorato per diverse agenzie di spettacolo, come "Spettacolo Applauso" e molte altre. Decisi così di mettermi in gioco e, sempre per gioco, nacque la Terry Flower Production, che si occupa di spettacolo, produce e gestisce attività connesse a eventi televisivi, cinematografici, teatrali o grandi manifestazioni.

Lei è nel campo televisivo e dell’arte da molti anni ormai. Cultura e professionalità hanno in maniera esponenziale ceduto il posto allo share e alle tendenze. Cosa ne pensa?

La velocità di cambiamento nel mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Il sociologo Manuel Castells afferma che: "negli Stati Uniti la radio ha impiegato trent’anni per raggiungere sessanta milioni di persone, la televisione ha raggiunto questo livello di diffusione in quindici anni; internet lo ha fatto in soli tre anni". La crescita passa attraverso la trasformazione, e più andiamo avanti più tutto sarà veloce e istantaneo. Meglio o peggio è solo un giudizio, molto limitante. Esiste il cambiamento e bisogna prenderne atto. Un giornale è interessante quando è vario e pieno di colori e di idee. La cronaca non funziona più: cadaveri fatti a pezzi, politici corrotti e collusi, istituzioni che non funzionano. Spesso ci troviamo di fronte a un giornalismo provinciale. Prendete un giornale straniero, guardate quali sono le notizie di prima pagina e osservate dov’è relegata la cronaca.

In occasione del Premio Internazionale Angeli di Luce nell’Arte, Lei è riuscita a riunire attori, produttori, registi e artisti famosi nel meraviglioso Parco Naturale dei Cimini, a Soriano nel Cimino (Viterbo). Non dev’essere stato semplice…

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Quando c’è professionalità, intelligenza e sensibilità, tutto funziona. Io essendo una sensitiva riesco a percepire queste energie e raramente mi sbaglio. Quando ascolto la mia mente o il mio ego, invece, puntualmente commetto errori. Comunque, non butto via niente, perché anche gli errori servono.

In cosa consiste il premio Angeli di luce nell’Arte?

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Ho impiegato diversi anni per organizzare e realizzare questo mio progetto, denominato “Sentiero Sacro degli Angeli di Luce”, nella location naturale del Parco dei Cimini Soriano, in collaborazione con “Arte e Natura in movimento”, di Lorella Caporossi, e con il patrocinio del comune di Soriano. Ho invitato e riunito i maggiori artisti provenienti da tutta l’Italia: pittori, scultori, scrittori, fotografi, inventori, stilisti, sensitivi e grandi angeli di luce, che hanno accettato gratuitamente. Colgo l’occasione per ringraziare: il Regista Enzo Basile Produzione Cine TV Roma, lo staff di Radio RGS Station, Art Exhibitions TV BBS Editore Francesco Chetta - Art Exhibitions TV, la maestra di danza Lorella Caporossi, il Produttore Giuliano Simonetti, il professor astronomo Paolo Candy, Sandro Cecchi, l’inventore ingegner Roberto Torelli, la scrittrice sensitiva Susi Gallesi, lo stilista Gianfranco Venturi, l’autrice Pier Isa della Rupa, guida spirituale del parco Esoterico Letterario di Montecchio, e gli scultori internazionali Roberto Joppolo e Gelsomino Casula. Ho potuto godere anche del grande sostegno di partnership importantissime, come: Santafiora Pietre nella persona di Augusto Forieri, Famiani Egisto Servizio gru, Rottezia Osteria Birreria Soriano nel Cimino, Shake Animazione di Gianfranco Bertocci Art Director, Fuochi Artificio Pirotecnica Poleggi, GranCafè Massimo Fantecchi - Gelati degli Angeli. Nel corso della serata, abbiamo ospitato l’attore di Camera Café Massimo Costa, detto Pippo, e la cantante internazionale Cecilia Gayle, regina della musica latina. La manifestazione ha avuto inizio alle ore 10.00 con l’adozione da parte degli artisti di un albero del parco dove posizionare le loro opere, un gesto che sta a simboleggiare il rispetto per la natura.

cms_7700/7.jpgOltre al panorama suggestivo del biolago naturale, decine e decine di bambini hanno impersonato gli angeli del bosco e si sono occupati della pulizia di ogni angolo del parco. Nel pomeriggio, alla premiazione, erano presenti il Sindaco di Soriano, Fabio Menicacci, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo, Antonio Delli Iaconi. La serata di gala è proseguita tra momenti di intrattenimento musicale, per concludersi con uno spettacolo di fuochi pirotecnici ai bordi del lago, tutto avvolto in un’atmosfera magica e suggestiva. A tal proposito, vorrei raccontarvi un aneddoto: mentre si svolgevano i fuochi d’artificio, ho notato vicino alla scultura, in quel giorno innalzata e battezzata ed eseguita gratuitamente dal maestro scultore Casula, una presenza luminosa. Ho attirato l’attenzione di alcuni presenti, che però non vedevano alcunché di strano. Ho chiesto al fotografo presente, Franco Pierini, di scattare alcune foto. Il giorno dopo, ero in treno per rientrare a casa quando il fotografo mi ha inviato una foto, accompagnata da questo messaggio: "avevi ragione, non so darmi una spiegazione, non credo ai miei occhi". Ebbene, come ho detto in precedenza, durante gli anni di infermità della mia infanzia, ho stabilito una connessione con queste entità che mi piace chiamare “angeli”. Sono stati proprio loro a condurmi al Parco dei Cimini, che non conoscevo assolutamente. Loro mi guidano nel mio percorso, mi consigliano, mi supportano e mi incoraggiano. Il messaggio che vorrei comunicare è di non disperare mai, poiché nella vita anche le tragedie servono a qualcosa. A volte non è comprensibile nell’immediato, ma con il passare del tempo le spiegazioni arrivano. Vi ringrazio e invio un abbraccio di luce a tutti i lettori.

Tina Camardelli

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