FISCHI ALL’ITALIA PER UN BRUTTO PAREGGIO CONTRO LA MACEDONIA (1-1).

VENTURA: ”PAGHIAMO PER GLI INFORTUNATI E PER LA CONDIZIONE FISICA PRECARIA. I FISCHI? MERITATI ANCHE SE…”

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L’Italia esce tra i fischi del pubblico di Torino che non ha gradito la prestazione della propria nazionale. Così, nella gara valida per la qualificazione alla fase finale dei campionati mondiali di Russia 2018, allo stadio “Olimpico Grande Torino”, tra Italia e Macedonia finisce 1-1. Un brutto pareggio che, se da un lato ufficializza il secondo posto matematico nel Girone G, dall’altro potrebbe precludere addirittura la possibilità di arrivare ai play-off tra le migliori quattro (e quindi come testa di serie).

La partita – Il CT della nazionale italiana, Ventura, con il 3-4-3 schiera: Buffon; Barzagli (46’ Rugani), Bonucci, Chiellini; Darmian, Gagliardini (75’ Cristante), Parolo, Zappacosta; Verdi, (64’ Bernardeschi), Immobile e Insigne. Il C.T. della Macedonia, Angelovski invece, con il 3-5-2 manda in campo: Dimitriievski, Ristovski, Musliu, Velkoski (75’ Zajkov), Radeski, Spirovski, Bardi, Alioski, Pandev (80’ Trickovski), Nestorovski e Hasani (64’ Trajkovski).

Parte bene l’Italia che, in avvio di partita, sfiora il vantaggio con Insigne. Poi, nella parte centrale del primo tempo, gli azzurri pur aggredendo gli avversari, non creano occasioni importanti. Ma negli ultimi dieci minuti, dopo aver sfiorato clamorosamente il gol con Insigne e Zappacosta, passano meritatamente in vantaggio con Chiellini che appoggia, comodamente in rete, la sfera ben servita da Immobile. Nella ripresa, invece, l’Italia pur mantenendo una discreta supremazia territoriale, di fatto, non riesce a costruire vere azioni da rete e ad effettuare alcun tiro in porta. Così, alla mezz’ora circa, la Macedonia pareggia grazie ad un buon diagonale di Trajkovski. Gli azzurri provano a reagire, ma il risultato non cambierà fino alla fine.

ANALISI E COMMENTI - Un’Italia in emergenza (per l’assenza di Verratti, Marchisio, De Rossi e Belotti), quindi, pareggia al termine di una prestazione deludente, soprattutto nel secondo tempo.

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Purtroppo col passar del tempo è venuta meno la condizione fisica di alcuni calciatori - dichiara un amareggiato Ventura – e questo spiega il secondo tempo deludente. Si è tentato di portare a casa il risultato senza proporre nulla e allora può capitare di prendere il gol con l’unico tiro in porta. Comunque oggi siamo ufficialmente secondi. Speriamo di recuperare tutti gli infortunati, di veder giocare un po’ di più i calciatori nei rispettivi club in attesa degli spareggi e poi vedremo. I fischi sono meritati anche se l’Italia non dovrebbe mai essere fischiata perché rappresenta tutti noi”.

Era importante vincere non solo per cercare di raggiungere gli spareggi da testa di serie, ma anche per riacquistare maggiore fiducia ed allontanare possibili equivoci circa i malumori della squadra azzurra. In ogni caso la sconfitta evidenzia lacune macroscopiche. Al di là del risultato, infatti, ciò che è emerso, al netto della precaria condizione fisica e delle numerose assenze, è stata la mancanza di gioco, la poca determinazione e l’assenza della proposizione offensiva degli azzurri soprattutto nella ripresa. La difficoltà di trovare le giuste distanze tra i vari reparti e i ritmi troppo lenti hanno fatto il resto. Ma è anche evidente che l’Italia, dopo la batosta subita dalla Spagna, ha perso certezze ed entusiasmo e non si è ancora ripresa.

Rino Lorusso

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