EXPO 2020 DUBAI

PARTE DA BARI IL FILO DIRETTO CON L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE NEGLI EMIRATI ARABI

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E’ partito dal Teatro Petruzzelli di Bari il roadshow nazionale di presentazione del Concorso di progettazione del Padiglione Italia, il padiglione che rappresenterà il nostro Paese alla prossima esposizione Universale in programma a Dubai dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.

Sono sei le città chiamate ad ospitare gli incontri che si propongono di illustrare ad architetti, ingegneri, designer e creativi, le modalità di partecipazione al concorso indetto da Invitalia, l’Agenzia per lo Sviluppo per conto del Commissariato generale italiano Expo 2020.

Attraverso gli incontri itineranti gli organizzatori intendono offrire una comunicazione capillare al fine di attirare consensi di partecipazione all’altezza di un evento fortemente attrattivo che ha per location una delle aree più interessate al mondo da fattori di crescita.

Ha aperto i lavori il Commissario generale per la partecipazione italiana all’expo 2020, Paolo Glisenti. Il Presidente ha ricostruito il percorso di un’idea, immediatamente condivisa dal sindaco Decaro, concretizzata con la firma del protocollo di intesa durante l’Assemblea Nazionale dell’Anci di Rimini.

Oltre a ringraziare il Sindaco per l’accoglienza, il Commissario Glisenti ha ringraziato il capogabinetto del comune di Bari, Vito Leccese, per aver suggerito una location che incarna perfettamente i principi del progetto.

Questo politeama assolve al concetto di multidisciplinarietà perché accoglie diverse arti, qui si incontrano mestieri di arti diverse”. – ha commentato Glisenti – “Questo è un luogo simbolicamente portatore del concetto del valore della mescolanza delle competenze. L’Expo 2020 Dubai è intitolata Connessioni delle menti per creare futuro e miglior futuro si può creare mettendo insieme competenze. Ci siamo abituati ad un discorso di specializzazioni mentre il mondo moderno, oramai, necessita di competenze trasversali”.

Hanno partecipato al dibattito l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco, il responsabile servizi di ingegneria Invitalia, Ing. Enrico Fusco, il Project Manager Ing. Lorenzo Candelpergher ed il consigliere dell’OICE , Ing. Manlio Guadagnuolo.

Nelle parole del consigliere Guadagnuolo, l’OICE, che è l’Associazione della Confindustria che rappresenta tutte le organizzazioni di architettuta e ingegneria, ha espresso molto apprezzamento nell’iniziativa del progetto nel suo taglio innovativo.

Devo dire con orgoglio – ha commentato Guadagnuolo – che i padiglioni Italia delle ultime due Esposizioni Universali, Shanghai 2010 e Milano 2015, sono state progettate da due nostri associati”.

L’OICE può contare su più di 400 iscritti con un fatturato complessivo delle società di 2.5 miliardi di euro e oltre 17.000 addetti di elevata qualificazione professionale nel settore.

“La maggior parte dei nostri associati opera all’estero e, dal rapporto dell’OICE sui mercati esteri, si evidenzia un fatturato delle nostre organizzazioni di ingegneria e di architettura di 1,2 miliardi di euro. Il valore di questo fatturato è pari al 65% circa rispetto al totale del fatturato, con un incremento del 22% di fatturato sui mercati esteri rispetto all’Italia, del 2017 rispetto al 2016. Per il 2018 le previsioni riportano un incremento di circa il 15% significando la grande attività all’estero. Il mercato di riferimento attuale è il medio oriente tant’è vero che il 35% dell’intero fatturato lo realizziamo proprio in quest’ area, e questo giustifica il nostro grande interesse per questo concorso di progettazione per Dubai”.

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Considerando i tempi di realizzazione dei lavori che, una volta espletato le procedure concorsuali e di assegnazione si ridurrano a soli 180 giorni, Glisenti ha ribadito come questo progetto si traduca in una sfida complessa in quanto occorrerà coniugare, in tempi rapidi, esigenze di solidità e sicurezza delle strutture che ospiteranno flussi consistenti di visitatori.

Ed in effetti le cifre snocciolate durante la presentazione del progetto sono da capogiro: secondo le stime del Commissariato italiano Expo 2020 è previsto un flusso giornaliero di 28.000 visitatori al giorno, poco più di 5 milioni in totale per i 6 mesi di durata dell’Expo. Un’occasione che coniuga quindi, oltre all’immediato vantaggio economico, una irrinunciabile vetrina in cui sfoggiare le eccellenze italiane.

Expo 2020 Dubai si estende su una superficie di 450 ettari ( l’edizione di Milano occupava una superficie di 110 ettari ndr) ed ospiterà il Padiglione italiano in un punto molto strategico, vicino all’uscita del padiglione nazionale degli Emirati Arabi, accanto al padiglione dell’India, che si presenta come un grande attrattore per i viitatori dell’Expo, difronte a Stati Uniti, Giappone e Germania quindi un’area particolarmente prestigiosa.

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Il valore del bando è di 2.738.000 euro, sommando il premio di 290.000 euro complessivamente riconosciuto ai primi tre classificati e quello stimato, al netto di IVA, per i successivi incarichi di progettazione esecutiva, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, che potranno essere affidati successivamente. Il valore complessivo del concorso è suscettibile di incremento fino all’importo di 3.806.600 euro, nell’ipotesi di aumento del valore dell’opera da progettare.

Durante il dibattito è stato presentato per la prima volta in Italia il logo ufficiale ideato e progettato da Manuel de Castro, brasiliano naturalizzato italiano, logo scelto da una giuria di cinque esperti di grafica e design.

Il termine per il ricevimento delle offerte è il 17 dicembre 2018. Tutte le informazioni sono disponibili su https://gareappalti.invitalia.it e su https://italiaexpo2020dubai.it/bandi-e-gare/.

Il ciclo di incontri proseguirà con le prossime tappe di Milano, Roma, Firenze per concludersi a Napoli il 15 novembre 2018.

Maria Cristina Negro

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