ETIOPIA SULL’ORLO DEL BARATRO

“Escalation di violenza” da parte dei ribelli, che stanno per raggiungere il cuore della capitale

1635980146Copertina.jpg

La storia si ripete. Quanto sta accadendo in Etiopia sembra sempre più un déjà-vu dei fatti di Kabul, ancora impressi nella nostra memoria. I ribelli del Fronte popolare di liberazione dei Tigrè, in sinergia con l’Esercito di liberazione degli Oromo, sono a un passo dal centro della capitale Addis Abeba, dopo aver conquistato le importanti città di Dessie e Kombolcha. Si teme dunque che il cuore dell’Etiopia possa venir ferito da un commando estremamente pericoloso, dedito ad atti di tortura, rapimenti, violenze sessuali, stupri e saccheggi.

cms_23705/Foto_1.jpg

L’Onu si dice in apprensione per “l’escalation di violenza” innescatasi nello stato africano, che implica per l’appunto la violazione di molteplici diritti fondamentali dell’uomo, Non a caso, l’ambasciata americana ha caldamente consigliato ai connazionali di lasciare il paese, poiché, come si legge in un tweet della rappresentanza diplomatica degli Usa ad Addis Abeba, “il contesto di sicurezza in Etiopia si è significativamente deteriorato negli ultimi giorni con una continua escalation del conflitto armato e di disordini civili".

cms_23705/Foto_2.jpg

A lanciare un accorato appello è stato il presidente dell’Unione africana (Ua) Moussa Faki Mahamat, chiedendo pubblicamente "immediata cessazione delle ostilità, pieno rispetto della vita e dei beni dei civili nonché delle infrastrutture statali in Etiopia". In particolare, Mahamat ha intimato i ribelli di metter fine alle rappresaglie e di non incitare all’odio i propri sostenitori, cercando il dialogo tra le parti affinché il paese possa riacquistare il perduto equilibrio. Il presidente ha ricordato che è dovere di tutti rispettare il diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, salvaguardando la popolazione civile e non lasciando sole le comunità bisognose, attualmente ridotte a una vita di stenti. Ha proposto, infine, di aprire le trattative alla presenza dell’alto rappresentante dell’Ua per il Corno d’Africa, l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, ribadendo lo scopo ultimo dell’Unione Africana: costituire e assicurare stabilità a un governo eletto su consenso popolare.

Marlen Cirignaco

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram