ESPLOSIONE A IL CAIRO: ALLERTA NAZIONALE
Per il Presidente al-Sisi si tratta di “terrorismo”
Ennesimo grave episodio nel Nord Africa. Questa volta a piangere è l’Egitto, dove, nei pressi di un ospedale oncologico a Il Cairo, non lontano da piazza Tahrir, un’automobile che procedeva contromano e conteneva esplosivo si è schiantata contro alcuni veicoli parcheggiati nei pressi del nosocomio. Sono state 20 le vittime della conseguente deflagrazione, che, sfortunatamente, si trovavano a passare di lì; 47, invece, i feriti. Nel frattempo le autorità hanno evacuato i 54 pazienti presenti nell’Istituto oncologico. Se all’inizio si era ipotizzato che l’esplosione fosse stata causata da una bombola d’ossigeno della struttura ospedaliera, il Ministero dell’Interno egiziano ha poi chiarito che si sarebbe trattato di un attentato terroristico, per la verità fallito: l’obiettivo era infatti un altro, non meglio precisato. Alcuni testimoni affermano che l’auto stesse fuggendo da un controllo della polizia.
“Esprimo le mie più sincere condoglianze al popolo egiziano e alle famiglie dei martiri dell’atto terroristico avvenuto nell’area di Gasr el aini. Posso confermare che lo stato egiziano è determinato nel contrastare il terrorismo e a sradicarlo, armato dalla forza e dalla volontà del suo popolo”, ha scritto sui social network il presidente al-Sisi. Anche se al momento non è giunta alcuna rivendicazione, il governo ha posto l’attenzione sul movimento terroristico Hasm, legato ai Fratelli Musulmani, che esattamente tre anni fa aveva rivendicato il tentato omicidio dell’ex Grand mufti Ali Gomaa. Intanto il bilancio delle vittime potrebbe aumentare, in quanto alcuni feriti sono in gravi condizioni. È stata, ovviamente, aperta un’inchiesta dal pm egiziano Nabil Ahmed Sadeq con l’invio sul posto di una squadra investigativa. L’ultimo attentato risale alla fine del 2018 nei pressi di Giza: un ordigno esplose vicino a un pullman di turisti vietnamiti, uccidendo 3 persone.
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