ESOTERISMO

Il viaggio segreto

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Quante volte, sentendo parlare di ESOTERISMO, provate un senso di disagio o di paura?

A quanti di voi è successo di attribuire a questo termine una accezione magica se non addirittura demoniaca?

È giunto il momento di rendere giustizia ad un termine che, nel corso dei secoli, è stato spogliato del suo vero significato.

L’esoterismo è un fenomeno importante per capire l’uomo contemporaneo: perennemente combattuto tra materialismo e bisogno di spiritualità, egli è alla continua ricerca di un SENSO, spesso in maniera confusa. Ecco perché è giusto parlare di questo tema proprio nel periodo di preparazione al Natale, tempo in cui festeggiamo la nascita di Colui che ha riunito in sé il Cielo e la Terra.

Come sempre, partiamo da un approccio etimologico. "Esoterico" deriva dal greco antico esotericós, derivato da esóteros (interiore), contrapposto a exoteros (esteriore).

Già da questo capiamo molte cose. In pratica esoterismo è il termine con il quale si indicano le dottrine spirituali la cui trasmissione è almeno in parte segreta e accessibile solo agli iniziati. Si contrappone a essoterico ("condiviso"), parola che indica una conoscenza aperta a chiunque.

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Parliamo di dottrine spirituali e di iniziazione, metodologia praticata da tutte le grandi religioni, compresa quella Cattolica.

Prendendo quest’ultima ad esempio, vediamo che certe figure - come i sacerdoti - sono in realtà degli “iniziati” ai misteri divini e che, in quanto pastori del popolo di Dio, ne diffondono la dottrina.

Di questi insegnamenti, poi, una parte è destinata a tutto il popolo mentre un’altra è riservata al magistero della Chiesa. Niente di cui aver paura, dunque!

Il significato reale di esoterismo è la capacità di accedere al cuore delle verità più profonde e sacre andando oltre le apparenze esteriori.

È un rapporto interno-esterno in cui coesistono sia il carattere esoterico che quello essoterico: possiamo dire che cielo e terra si incontrano, cioè spirito e materia.

Ma procediamo con ordine.

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Originariamente gli studi esoterici trattavano la natura dell’uomo, le sue verità fondamentali: era una forma della CONOSCENZA DI SÉ.

Il termine fu introdotto dai primi commentatori di Aristotele e comparve per la prima volta in uno scritto del filosofo siro Luciano di Samosata (II secolo a.C.); più tardi lo troviamo anche negli scritti di Clemente Alessandrino - filosofo, teologo, Santo e Padre della Chiesa del II secolo d.C - il quale, parlando delle opere degli aristotelici, scriveva che alcune erano esoteriche e segrete in quanto non adatte ai profani mentre altre erano essoteriche ed aperte a tutti.

Con l’andar del tempo si pose sempre di più l’accento sulla SEGRETEZZA: certe conoscenze divennero appannaggio di pochi iniziati, i quali avevano la facoltà di trasmetterle solo a persone di loro scelta. Esoterismo divenne quindi sinonimo di nascosto od occulto: pensiamo ad esempio all’alchimia, il cui fine era quello di trasformare il piombo in oro - simboli rispettivamente del male e del bene - per far riscoprire all’uomo la sua vera natura.

Ebbene questa scienza esoterica, come molte altre, dovette essere praticata clandestinamente e rendersi OCCULTA per sfuggire alla repressione delle Chiese Cattolica e Protestante.

Così, scivolando su questa china, a partire dal XIX° secolo esoterismo ed occultismo - ormai sinonimi - furono impropriamente associati a pratiche di magia e di cartomanzia, a correnti spiritiche, a calcoli cabalisti e ad altre pratiche non scientificamente accettate. Per citarne alcune: sciamanesimo, cabala ebraica e cristiana, ermetismo, mistica, teosofia, manicheismo.

cms_20291/FOTO_3v.jpgL’esoterismo diventa quindi un movimento e i suoi adepti una setta.

Ma non è questa la verità perché l’esoterismo non è né una religione né una corrente specifica: è un insieme di significati e di simboli che, all’interno di un percorso iniziatico del discepolo, portano quest’ultimo all’illuminazione.

Dal punto di vista iconografico questa iniziazione può essere rappresentata come come una serie di cerchi concentrici che si avvicinano progressivamente al centro (l’illuminazione o consapevolezza) oppure ad una piramide il cui vertice ha lo stesso significato del centro nella figura circolare.

L’esoterismo è vecchio come il mondo: da che se ne ha memoria, le rivelazioni magiche, la conoscenza di tecniche che danno capacità sovrumane o, comunque, conoscenze particolari, vengono compiute in un luogo appartato e sacro, lontano degli occhi e dalle orecchie del “popolino”. Solo gli “eletti” sono iniziati a queste conoscenze. Tra questi si contano anche i capi di governo: politica e tecniche magiche erano intimamente connesse tra loro in quanto l’ordine sociale era visto come il riflesso fedele dell’ordine cosmico e magico della natura.

L’esoterismo nasce dall’ascolto profondo dei “segreti degli dei”: da sempre l’uomo ha intuito che l’esistenza terrena è molto di più di ciò che si vede ed ha quindi intrapreso un percorso di conoscenza e di consapevolezza che lo ha portato verso ricordi antecedenti, i cosiddetti ARCHETIPI, che si manifestano sotto forma di simboli tribali. Essi sono il legame tra l’uomo e l’Universo, un legame che trascende spazio e tempo ma che affonda le radici nella parte più profonda dell’essere umano, restituendogli quel mondo che non poteva ricordare.

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Molti scienziati studiarono a fondo le dottrine esoteriche: in epoca moderna pensiamo a Carl Gustav Jung che, con la sua definizione degli archetipi, riportò alla luce le antiche dottrine esoteriche, restituendo loro dignità e valenza spirituale. Scienza e spiritualità, ancora una volta, camminano insieme al servizio dell’uomo: se la Scienza spiega il COME, l’Esoterismo spiega il PERCHÈ.

Mi piace concludere questo primo approccio all’esoterismo con una massima di Swami Vivekananda, mistico indiano del XIX° secolo: “Tutti i poteri dell’Universo sono già dentro di voi. Siete voi che vi siete coperti gli occhi con le vostre mani. Vi lamentate che è buio. Siate consapevoli che intorno a voi non ci sono tenebre. Togliete le mani dai vostri occhi e apparirà la luce che era lì da un’eternità.”

Simona HeArt

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