ERMAL META COME SAN NICOLA: IL SINDACO DI BARI GLI CONSEGNA LE CHIAVI DELLA CITTA’ E DIVENTA CUSTODE DI SOGNI E SPERANZE DEI GIOVANI

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“Imparare ad aspettare che i sogni si avverino”. A dirlo, Ermal Meta, il cantautore e musicista di origini albanesi, barese d’adozione, vincitore dell’ultimo festival di Sanremo insieme a Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente”, nella gremita aula consiliare del Comune di Bari, in occasione della consegna delle chiavi della città.

“Bari – confida Ermal - mi ha insegnato a sognare ad aspettare e a coltivare la mia passione. Qui ho trovato l’amicizia e molto spesso anche l’amore”.

“Ho iniziato a volare da fermo” racconta in un post su Facebook. E ha saputo pazientemente aspettare che il suo volo diventasse realtà.

Lo ha coltivato silenziosamente con umiltà per tutti gli anni della sua adolescenza, proprio da quando nel 1994, a 13 anni giunse in Puglia e pose i piedi per la prima volta a Bari. Alla scuola superiore, la professoressa di inglese chiese agli studenti: “Cosa farete da grandi?” Ed Ermal, incurante delle risate dei compagni, rispose: “La rockstar”.

Il viaggio con la mamma, la sorella e il fratello dall’Albania in una terra straniera, non lo spaventarono. Anzi la madre orgogliosa racconta: “Ermal è stato sempre il mio pilastro”. Coraggioso, in assenza del padre, ha saputo proteggere i suoi cari, assicurando loro tutto.

Un ragazzo “d’oro”, diremmo qui a Bari, e ora, consacrato al successo, resta sempre con i piedi per terra, che continua a guardare mentre cammina per strada.

cms_8831/de_caro.jpg“Ha un valore particolare per me consegnare le chiavi della città a Ermal Meta” - ha detto il sindaco di Bari, e presidente nazionale Anci, Antonio Decaro. “E’ arrivato – continua Decaro - nella nostra città a 13 anni e qui è cresciuto, muovendo i primi passi del suo straordinario percorso artistico. Consegnargli le chiavi, significa affidare ad uno dei musicisti più talentuosi del panorama musicale contemporaneo il segno di un legame con la città di Bari. Ho letto il post a cui Ermal ha affidato la sua emozione per l’annuncio di questo riconoscimento. È vero: queste chiavi ‘non aprono porte’, ma consolidano relazioni profonde, costruite nel tempo, e così può accadere che aprano i “ricordi più teneri e profondi” di un artista che in pochi anni si è fatto conoscere e amare da milioni di persone. La sua, è la storia di chi ha avuto la forza e il coraggio di inseguire i propri sogni senza mollare mai, ed è arrivato al successo grazie alla passione e al talento che tutti oggi abbiamo la fortuna di conoscere. Per questo, ci piace averlo al nostro fianco come testimone di una città, la nostra, che da sempre è crocevia di popoli e che dall’incontro tra storie e culture diverse ha tratto la propria identità, sotto l’egida di San Nicola”.

Ermal Meta riceve tanti regali tra cui un gozzo in miniatura e racconta un aneddoto: “Avevo 16 anni, era maggio e un giorno facemmo ‘x’ a scuola e andammo a Torre a Mare perché volevamo a mangiare la focaccia e farci un bagnetto; c’era un sole pazzesco e delle nuvole bianche in lontananza. Era così pittoresco ma ad un certo punto arriva un pescatore e mi dice “uaglio’ t’a n’a d’ascì d’addo’”. “E perché?” chiesi io. E lui: tra un po’ arriva u ‘gibbiler, “ed io risposi: “E chi è? Ma lo conosco?” Il pescatore spiegò che da lì a breve avrebbe diluviato. E dissi io: ma come! E’ così una bella giornata, non ci sono nuvole, e il pescatore indicò nord ovest con il dito, il brutto tempo sarebbe arrivato da lì. Dopo mezz’ora, venne giù davvero il signore giubbillero di cui parlava il pescatore! E ci riparammo in un gozzo. Dopo tutti questi anni, la città di Bari mi consegna le sue chiavi e io mi sento onorato, commosso e grato di riceverle. Bari sarà sempre la mia casa e la mia città ovunque vada”.

cms_8831/2.jpgIl Presidente della Commissione Culture del Comune di Bari, promotore dell’iniziativa, Giuseppe Cascella: “Questa amministrazione ha un legame molto forte con i cugini dirimpettai dell’Albania, una terra straordinaria che ha una lunga ed affascinante storia. Ermal nasce il 20 aprile 1981 a Fier, citta’ costruita sulle rovine di Apollonia, florida citta’ mezza Illirica e mezza greca sorta nel 7 secolo AC, una delle primissime città europee, quando nel resto dell’Europa si era ancora all’età della pietra.

La storia di Ermal è magnfica: affonda le radici nella cara terra natìa, si espande con i rami che attraverso le acque del mare, raggiungono in Italia, ma si esplica e ha il suo fulgore con il sole di Bari che ne ha consentito la nascita dei fiori e poi la maturazione dei frutti del suo successo. Bari gli ha regalato un riconoscimento importante: che viene dato a pochissimi. E’ un dono significativo che sottolinea lo spessore artistico di Ermal e ne suggella ulteriormente la consacrazione al pubblico”.

Pochissimi infatti coloro i quali hanno ricevuto le chiavi della città: Lino Banfi, i sindaci di Canosa di Puglia e Andria, lo scrittore Nicola Lagioia, e il presidente del Bi Fest Von Trotta. “Sono tutte persone – precisa il sindaco – che hanno un consolidato e particolare legame con la nostra città”.

“Un grazie particolare al sindaco - conclude Cascella - per aver piacevolmente accolto il mio invito, a Vito Leccese per l’organizzazione impeccabile, a Silvio Maselli per la sua gradita e qualificata presenza”.

Geniale l’idea condivisa immediatamente dal presidente Cascella, di attrezzare Ermal di una chitarra. Ad organizzarlo, Rosa Grazioso, delegata dal sindaco per le attività culturali nelle scuole dell’obbligo: ed ecco dal vivo “Non mi avete fatto niente” e “Piccola anima”, cantate a menadito dalle giovani ermal-metiane in aula.

Ermal a Bari “gioca in casa” e fa anche il boom di vendite (1450 cd), in uno store musicale, dove il giovane artista ha effettuato il firmacopie dalle ore 15 fino a mezzanotte. Prossimo appuntamento in Puglia, un concerto il 19 luglio sulla banchina del porto di Molfetta, in provincia di Bari. Intanto il martedì dopo Pasquetta sarà a Lugano e il giorno dopo a Lisbona, mentre a giugno in un evento benefico a Bari.

Ma perché piace Ermal Meta? “Piace – spiega Paolo, ufficio stampa Mescal – perché è un grande comunicatore e la sua arma vincente è la semplicità. Arriva a molti, comunicando concetti difficili e profondi. In fin dei conti, è il segreto della musica pop. Ermal è un grande talento e dal 2016 è stato un crescendo di conferme”.

La Mescal, etichetta indipendente, è stata fucina di grandi artisti, a partire da Ligabue, Afterhours, Carmen Consoli, Bluevertigo, Morgan, Arisa.

Myriam Di Gemma

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