DAPHNE CARUANA GALIZIA:ANCORA IN CERCA DI GIUSTIZIA

Ci sono nuovi indizi nella vicenda della giornalista maltese

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Il caso dell’attentato dinamitardo ai danni della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, risalente al 16 ottobre 2017, continua a presentare sviluppi che ci permettono di ricostruire il quadro generale che circonda la vicenda. La giornalista, attrice attiva della lotta alla corruzione dilagante nel proprio paese, si era inimicata personaggi poco raccomandabili nelle sue inchieste volte a rompere il muro del silenzio, finendo per rappresentare un personaggio scomodo e troppo incisivo. Si pensi che le affermazioni della Galizia, circa i collegamenti tra la moglie dell’ex primo ministro Muscat e la società panamense Egrant, sono state determinanti per l’ottenimento di elezioni anticipate nello stesso 2017. Gli interessi in gioco, ancora una volta, persino in seno alla morte della Galizia, sono alti. Basta tornare allo scorso luglio per ritrovare la notizia del ritrovamento del testimone chiave, Melvin Theuma, ferito in casa sua in una pozza di sangue, come scenografia per un suicidio simulato. “La mia vita è finita alle tre del pomeriggio del 16 ottobre 2017”, avrebbe affermato all’epoca ai magistrati lo stesso Theuma, dichiarando di aver vissuto nella paura fin dal primo momento.

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Theuma infatti, nel corso del processo ripreso a giugno, in seguito alla pausa obbligata dalle circostanze covid, avrebbe fatto il nome del mandate effettivo dell’omicidio, l’uomo d’affari Yorgen Fenech, il quale avrebbe a sua volta indicato come autore del delitto Keith Schembri, già capo di gabinetto dell’ex premier Joseph Muscat. Dagli ultimi rilevamenti scaturisce invece l’evidente collusione dei due fratelli Robert e Adrian Agius, sospettati di essere i fornitori della bomba che ha ucciso la giornalista Daphne Caruana Galizia, con il crimine organizzato siciliano, albanese, libanese e rumeno, secondo le informazioni divulgate dal reportage di Malta Today, basate sui dati forniti dall’Irpi (Investigative Reporting Project Italy). Tutto il contesto che si sta venendo a delineare con gli sviluppi della vicenda giudiziaria non è altro che la dimostrazione della realtà marcia contro cui si è sempre battuta Daphne Caruana Galizia, martire indiscussa della verità.

Federica Scippa

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