DONALD JOHN TRUMP GIURA
E’ LUI IL NUOVO PRESIDENTE AMERICANO

E’ di origini tedesche il 45° presidente americano. L’8 novembre 2016 gli americani hanno scelto il nuovo leader. Un imprenditore e un immobiliarista di successo. Uno degli uomini più ricchi al mondo. Diverso nelle capacità relazionali e nello stile di vita dal suo predecessore Barak Obama.
Anche nel giorno dell’insediamento non sono mancate le manifestazioni anti-Trump, le stesse verificatesi nelle poche ore successive all’elezione del mese di novembre. Gli scontri e gli arresti.
Dal Campidoglio, il discorso di Trump al popolo, decisamente patriottico e le parole di speranza.
“Da oggi in poi una nuova visione governerà la nostra terra: da oggi ci sarà sempre prima l’America” …
…”Stiamo trasferendo il potere da Washington per restituirlo a voi, il popolo”…
“I politici prosperavano ma i lavori se ne andavano e le fabbriche chiudevano. L’establischment ha protetto se stesso ma non i cittadini del nostro Paese. Le loro vittorie non sono state le vostre vittorie, i loro trionfi non sono stati i vostri trionfi, e mentre loro festeggiavano nella loro capitale c’era poco da festeggiare per le famiglie sofferenti in tutta la nostra terra. Ma ora tutto cambierà, da questo momento e da questo posto, perché questo è il vostro momento e appartiene a voi”
“Rafforzeremo le vecchie alleanze e ne formeremo di nuove. Riuniremo il mondo civile contro il terrorismo islamico radicale che sradicheremo completamente dalla faccia della terra”
Donald Trump, ad oggi, nonostante contestazioni e critiche, gode di forti appoggi, acquisisce sempre più consensi e finalmente, dopo una dura campagna elettorale, è pronto, con la sua squadra di fedeli alleati, a restituire all’America quell’immagine di “Terra Promessa” ormai persa da tempo.
Dal discorso del neo Presidente si prevede la realizzazione certa delle promesse fatte al popolo americano durante la campagna elettorale in caso di vittoria.
Ricordiamo le sue volontà. La deportazione di immigrati irregolari e costruzione del muro al confine con il Messico. Una nuova riforma sanitaria, commercio e lavoro che vedono come protagonisti gli americani. Abbassamento delle tasse. Nuove alleanze in politica estera. La sconfitta dell’Isis.
Un vero cambiamento per gli americani che vedranno un’America “nuovamente” conservatrice e protettrice dei valori costituzionali spesso non rispettati.
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