DOMENICA CON GLI ANTICHI SAPORI
La sbrisolona
Tra i dolci lombardi famosa in tutto il mondo è la Sbrisolona ((anche detta sbrisulòna, sbrisolìna, sbrisulùsa o sbrisulàda) una torta tipica mantovana molto semplice ma gustosissima.
Dall’aspetto di frolla croccante deriva il suo nome dal sostantivo brìsa, che in mantovano vuol dire briciola.
L’origine del dolce sarebbe contadina, come testimonierebbe l’uso della farina di mais, ingrediente fondamentale della ricetta che risale al periodo a cavallo tra ’500 e ’600.
Sembra che la si preparasse in un’occasioni speciali, come la nascita di un bambino o una promessa di matrimonio, per poi essere conservata anche per settimane.
La sbrisolona si nobilitò quando divenne il dolce prelibato servito alla Corte dei Gonzaga dal celebre cuoco Bartolomeo Stefani che la arricchì introducendo zucchero, spezie e mandorle.
Nella tradizione lombarda questo dolce era chiamato “torta delle tre tazze” per l’eguale quantità, misurata in tazze, dei suoi tre ingredienti principali: farina gialla, farina bianca e zucchero.
Mischiare le farine e unire le mandorle tritate, lo zucchero, la vaniglia, la scorza grattugiata del limone, i tuorli, un pizzico di sale e per ultimi il burro con lo strutto. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto non uniforme e con dei piccoli grumi. Versare il tutto in una tortiera imburrata. Passare in forno medio e togliere quando la superficie sarà dorata. Servire la torta, spezzandola senza l’uso del coltello, cosparsa con zucchero a velo.
Curiosità
La torta " Sbrisolona" con il nome di “Rosegota” o “Fregolotta" è un dolce tipico anche della tradizione veneta.
I nomi veneti rendono perfettamente la possibilità di essere ridotta e conservata in pezzi. Derivano, infatti, da “rosegar” che in dialetto veneto significa “rosicchiare”, oppure, da “fregola”, cioè “briciola”.
Buona domenica con la cucina della tradizione!
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