DA PAN AL DIAVOLO, LA METAMORFOSI IMPOSTA AD UN DITO

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Tutti abbiamo in mente l’immagine del diavolo così come rappresentato più frequentemente nell’iconografia cristiana, pochi sanno che tali sembianze vennero "prese in prestito" dall’antico dio Pan.

cms_30229/Pan_era_il_dio_pastore.jpgIl dio Pan è una divinità ellenica, figlio di Zeus e della ninfa Callisto, almeno secondo il mito più noto poiché esistono anche versioni secondo le quali la divinità potrebbe essere figlia di Penelope e di tutti i suoi pretendenti, con i quali si sarebbe intrattenuta durante l’attesa del marito.

Ad ogni modo si tratta di una divinità molto potente e anticamente largamente venerata dal popolo, rappresentata come per metà uomo e per metà capra.

Secondo Omero invece, Pan sarebbe nato dall’unione tra Hermes e la ninfa Driope, ninfa della quercia, che lo avrebbe abbandonato subito dopo la nascita per via del suo particolare aspetto. Hermes allora lo avrebbe raccolto e condotto sull’Olimpo per far divertire gli dei, e Pan ebbe tanto successo in questo compito da riuscire ad entrare nelle grazie di Dionisio.

Al di là dei racconti sulle probabili origini del Dio, Pan è sempre raffigurato con busto umano, gambe e corna caprine, il naso schiacciato, il volto severo e ornato da una folta barba anch’essa caprina.
Il suo aspetto maschererebbe la sua immensa generosità, infatti Pan era considerato un dio benevolo e sempre pronto ad aiutare coloro che avessero invocato.

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Era una divinità solitaria e amante dei boschi, luogo in cui risiedeva abitualmente forse per celare un aspetto che poteva creare timore, la sua voce è descritta come terrificante, tanto da essere imo motivo alla base della creazione della parola "Panico", utile ad indicare appunto la sensazione di paura e smarrimento che spesso attanaglia l’essere umano.

Pausania, scrittore e geografo greco antico, racconta che i Galli, saccheggiando la Grecia, videro nel tempio di Delfi la statua del dio Pan e ne furono talmente spaventati che fuggirono via a gambe levate, probabilmente scambiandolo per una divinità malvagia e pericolosa.

Pan è il Dio dei campi e della natura selvaggia ma presiede anche alla sessualità che in lui ha una connotazione nettamente maggiore che presso altre divinità.

James Hillman, scrittore e psicologo americano, sostiene che Pan sia stato colui che avrebbe insegnato agli uomini l’atto della masturbazione, o comunque il Dio che avrebbe maggiormente cercato di normalizzare la sessualità non procreativa.

Ciò segna un netto contrasto tra la figura di Pan e la figura di Cristo, uno dei tanti motivi che portarono alla sua demonizzazione da parte della nascente nuova religione.

La sessualità libera da preconcetti, l’aspetto animalesco, la parte selvaggia e incontenibile del dio non potevano coesistere con gli ideali che il cristianesimo tentava di far accettare al popolo.

La parola Pan significa "tutto", questo perché secondo il mito Pan era lo spirito di tutte le creature naturali, in pratica il vero dio dell’origine della vita, l’incarnazione della vita stessa.

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Il Dio Pan ebbe un ruolo importantissimo nel mito che narra la lotta tra gli Dei dell’olimpo e Tifone, un potentissimo mostro generato da Gea e Tartaro che entrò in competizione con Zeus per il dominio del mondo.

Tutti gli Dei fuggirono terrorizzati dinnanzi a Tifone e si rifugiarono in Egitto, dove si nascosero assumendo le forme più svariate: Zeus divenne un ariete, Era una vacca bianca, Afrodite si trasformò in un pesce, Ares in un cinghiale, Apollo in un corvo, Artemide in un gatto, Hermes in un ibis e Dionisio in una capra. Pan trasformò solo la sua metà inferiore nella coda di un pesce e si nascose in un fiume.

Atena invece fu l’unica a non fuggire via e convinse Zeus a combattere il nemico Tifone con tutte le sue forze. Il Padre degli Dei ebbe inizialmente la peggio e fu solo grazie all’intervento di Pan, che terrorizzò Tifone con uno dei suoi potentissimi urli, che il Re dell’olimpo riuscì a battere il rivale.

A seguito della battaglia Zeus premiò Pan trasformando il suo aspetto ibrido di pesce e di capra in una costellazione, il Capricorno.

Il Dio Pan simboleggia la forza della natura in ogni suo aspetto, creatrice e distruttrice, vita e morte, secondo alcuni sarebbe Pan il Dio originale, ed avrebbe lasciato spazio agli altri Dei solo perché disinteressato al ruolo di comandante, legato come era alla natura pura e semplice.

Quando il Cristianesimo sopraggiunse, la figura di pan, dall’aspetto orrendo secondo i nuovi canoni che si volevano divulgare, fu scelta come una delle migliori rappresentazioni del demonio.

Fu così che lentamente, nel corso dei secoli, l’iconografia del dio buono e potente, rappresentazione stessa della natura, fu deturpata fino a farla coincidere con quella di una divinità che doveva rappresentare la personificazione del peccato in terra, il male assoluto.

Mario Contino

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