Covid, nuova ordinanza: altri 3 Paesi a rischio in lista (Altre News)
Zanardi, "avviata progressiva riduzione sedazione" - Antivirali e anticancro nei rifiuti, scoperta truffa a Ssn - Bomba d’acqua a Palermo, Procura apre inchiesta per disastro colposo - Milano, a passeggio col cane: stuprata al parco Monte

Covid, nuova ordinanza: altri 3 Paesi a rischio in lista
"Ho firmato una nuova ordinanza che aggiunge Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi a rischio" di Covid-19, annuncia il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Chi è stato negli ultimi 14 giorni in questi territori - spiega - ha il divieto di ingresso e transito in Italia".
"Nel mondo l’epidemia è nella fase più dura - sottolinea il ministro - Serve la massima prudenza per difendere i progressi che abbiamo fatto finora", ribadisce.
Zanardi, "avviata progressiva riduzione sedazione"
"E’ stata avviata in questi giorni, in accordo con la famiglia, la progressiva riduzione della sedo-analgesia" di Alex Zanardi, ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’Aou Senese. Lo comunica, in una nota, la direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera di Siena. "Attualmente, rimangono stabili i parametri cardio-respiratori e metabolici, permane grave il quadro neurologico e la prognosi rimane riservata - evidenziano i medici che seguono il campione - Ulteriori informazioni sulle condizioni di salute di Alex Zanardi verranno diffuse la prossima settimana in accordo con la famiglia"
"In seguito alla riduzione della sedazione saranno necessari alcuni giorni per ulteriori valutazioni sul paziente da parte dall’équipe multidisciplinare che ha in cura l’atleta, per permettere ogni prosecuzione del suo percorso terapeutico e riabilitativo", concludono i medici.
"Saranno necessari alcuni giorni per le ulteriori valutazioni da parte dell’équipe multidisciplinare che sta seguendo" Alex Zanardi, ha spiegato Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento emergenza-urgenza e dei trapianti e direttore della Uoc Anestesia e rianimazione Dea e dei trapianti dell’Aou Senese, illustrando le condizioni dell’atleta ricoverato nel reparto di Terapia intensiva.
Antivirali e anticancro nei rifiuti, scoperta truffa a Ssn
Eseguiti 44 decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti di titolari di aziende farmaceutiche, informatori scientifici del farmaco, farmacie, medici specialisti e di medicina generale. Ne danno notizia i Carabinieri del Nas di Bari che, nell’attività finalizzata a contrastare il fenomeno delle truffe al Servizio sanitario nazionale e regionale, su delega dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese nel corso della mattinata odierna hanno dato esecuzione a 44 decreti di perquisizione nonché a 17 ordini di esibizione di documentazione ad altrettante aziende farmaceutiche ubicate sull’intero territorio nazionale, emessi dall’autorità inquirente. Le indagini avrebbero messo in luce l’esistenza di una truffa e di un giro d’affari da almeno 20 mln di euro, con un danno erariale ancora da quantificare.
L’operazione "Shameless" è partita "del rinvenimento di alcune confezioni di farmaci presso uno studio associato di medici di medicina generale, prescritti con ricette false". Le successive indagini hanno consentito di individuare "un gruppo associativo composto da una serie di personaggi quali promotori, titolari di aziende farmaceutiche, farmacisti e medici compiacenti che hanno ideato e attuato un articolato meccanismo corruttivo basato sulla prescrizione di farmaci a carico di ignari pazienti, successiva spedizione delle ricette nelle farmacie convenzionate con le varie aziende sanitarie locali e ricettazione dei farmaci con la partecipazione di cittadini stranieri, creando "un giro d’affari di almeno 20 milioni di euro ed un danno erariale in corso di quantificazione per truffa in danno del Servizio sanitario nazionale.
L’esecuzione dei decreti di perquisizione a carico di persone fisiche e giuridiche e le notifiche dei contestuali ordini di esibizione presso varie aziende farmaceutiche dislocate sull’intero territorio nazionale, "serviranno a verificare le ipotesi investigative e rafforzare gli elementi acquisiti dai militari nel corso delle attività di indagine ed in particolare dall’analisi dei dati inerenti le prescrizioni di specialità medicinali a carico del Ssn forniti dalla Regione Puglia, nonché dal rinvenimento di migliaia di farmaci gettati tra i rifiuti o bruciati in aperta campagna".
I provvedimenti hanno interessato obiettivi compresi nelle province di Bari, Brindisi, Bat, Foggia, Napoli, Roma, Avellino, Salerno, Milano, Imperia, Torino, Ancona, Potenza e Catania, e le operazioni sono state condotte dai Carabinieri del Nas di Bari, supportati dai colleghi delle varie articolazioni territoriali del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con militari dei competenti Comandi Provinciali Carabinieri.
"Voglio esprimere il mio apprezzamento ai Carabinieri dei Nas per l’importante operazione svolta a Bari. Non sono ammissibili truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, specialmente in questa fase così delicata. Ogni risorsa sottratta illegalmente alla nostra sanità è un danno alla salute dei cittadini". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando l’operazione ’Shameless’.
ANTICANCRO E ANTIVIRALI FRA I RIFIUTI - C’erano antivirali e anticancro tra i farmaci scoperti tra i rifiuti o in aperta campagna dai Carabinieri del Nas di Bari. A raccontarlo all’Adnkronos Salute è il tenente colonnello Giovanni Battista Aspromonte, spiegando che "le indagini dell’operazione Shameless", che ha messo in luce una presunta truffa ai danni del Ssn, "sono ancora in corso".
Gli inquirenti hanno messo in luce un articolato meccanismo corruttivo basato sulla prescrizione di farmaci a carico di ignari pazienti, e sulla successiva spedizione delle ricette nelle farmacie convenzionate con le varie aziende sanitarie locali e ricettazione dei farmaci con la partecipazione di cittadini stranieri. Dal momento che i farmaci non potevano essere consegnati ai pazienti, perché inesistenti, spiega Aspromonte, molti venivano gettati tra i rifiuti o in aperta campagna, mentre altri sono stati convogliati all’estero, in Albania. Le indagini avrebbero messo in luce l’esistenza di una truffa e di un giro d’affari da almeno 20 mln di euro, con un danno erariale ancora da quantificare.
Bomba d’acqua a Palermo, Procura apre inchiesta per disastro colposo
L’acqua nel sottopasso sulla Circonvallazione di Palermo è ancora intorno al metro e cinquanta di altezza. "Mi sentirei di escludere la presenza di altre carcasse di auto", ha detto all’Adnkronos il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Palermo Agatino Carrolo che sta seguendo da 30 ore consecutive i lavori delle idrovore dopo la bomba d’acqua che ha colpito la città. "Domani mattina all’alba si concluderanno i lavori di svuotamento", dice.
Fino a questo momento non risultano vittime, ma i vigili del fuoco non si sbilanciano e aspettano di svuotare il sottopasso prima di confermare che il violento nubifragio di ieri non abbia provocato morti. Sono decine le auto distrutte.
La Procura di Palermo, come apprende l’Adnkronos, ha aperto una inchiesta per disastro colposo per la bomba d’acqua di ieri pomeriggio. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati. Ma la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore. I magistrati vogliono vederci chiaro sulle eventuali responsabilità per le decine di auto rimaste intrappolate in diversi sottopassi della circonvallazione. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che è in attesa delle relazioni delle forze dell’ordine.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha intanto annunciato che presenterà un esposto contro la Regione siciliana che "dal 2014 ad oggi" non avrebbe eseguito l’iter per i lavori previsti contro il dissesto idrogeologico ma anche sul Collettore Sud. Una denuncia per "abuso e omissioni di atto d’ufficio".
"Confermo che non risultano vittime della bomba d’acqua al momento", ha detto ancora Orlando, aggiungendo: "Ho avuto conferma anche dal comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo". Poi il commento sulle frasi del leader leghista: "Le parole di Salvini? In questo momento abbiamo bisogno di tutto tranne che di atti di sciacallaggio e questo è sciacallaggio. Io chiedo rispetto per lo stato di sofferenza della città in questo momento" (L’INTERVISTA ALL’ADNKRONOS). Salvini ieri, dopo la bomba d’acqua, aveva affermato: "Orlando pensa solo ai migranti e non ai palermitani".
"Le bombe d’acqua non si possono mai prevedere. La verità è che in Sicilia, e non solo a Palermo, i centri urbani pagano lo scotto di devastanti speculazioni. La rete idrica sotto terra e in superficie a Palermo risente di questo tragico passato" ha detto il governatore siciliano, Nello Musumeci, replicando a distanza al sindaco di Palermo. Per il presidente della Regione siciliana, serve "un nuovo piano di ristrutturazione delle acque". "Bisogna avviare un serio piano di prevenzione nei confronti dei cittadini che devono sapere come comportarsi in casi simili. Bisognerebbe cominciare dalle scuole perché i cambiamenti atmosferici ci impongono un rapporto diverso con le calamità". Ma secondo Musumeci è necessario anche "rivedere la rete di smaltimento delle acque. Si sa che sotto quel ponte ogni volta che piove in maniera abbondante si determina un deposito di acqua - ha concluso -. Se si interviene si riesce a evitare che l’accumulo di acqua possa diventare un pericolo per i cittadini".
Sono centinaia intanto, da ieri pomeriggio all’alba di oggi, gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco. Numerose le abitazioni a piano terra e i garage allagati, con auto distrutte e mobili rovinati. Impegnate tutte le squadre dei pompieri di Palermo. Evacuate anche alcune palazzine perché le crepe impediscono la chiusura delle porte.
Milano, a passeggio col cane: stuprata al parco Monte Stella
Al parco Monte Stella di Milano, in zona San Siro, una 45enne è stata violentata mentre passeggiava con il cane. Intorno alle 18.20 la vittima è stata avvicinata da un uomo, a quanto riferito da lei straniero, che l’ha strattonata e ha poi abusato di lei.
La donna è stata soccorsa dal 118 ed è stata trasportata in codice giallo alla clinica Mangiagalli di Milano. Sulla vicenda sta indagando la Squadra mobile della Questura di Milano, guidata da Marco Calì.
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