Cos’è l’amore? Come è perché ci innamoriamo? Quanto teniamo a noi stessi?

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San Valentino è passato da pochi giorni e mi sembra giusto affrontare il tema dell’amore che per molti significa gioia, ma per altri è sinonimo di dolore, tristezza, vuoto, mancanza, solitudine.

Ciò che non tutti sanno è che la quantità di amore che riceviamo non dipende dagli altri. La realtà è che riceviamo tanto amore quanto ne diamo, prima di tutto, a noi stessi.

Chi ha letto Le 3 Menti Inconsce o ha partecipato ai miei corsi sa che ciò che proviamo per noi stessi viene recepito da chi ci è vicino come vibrazione energetica. Se ci amiamo, se ci apprezziamo, se siamo molto contenti di noi, chi ci incontra percepisce questi sentimenti, percepisce un Sé istintivo felice e sicuro di sé e, inconsciamente, ci rimanderà lo stesso sentimento.

Se non ci amiamo, se ci consideriamo immeritevoli di amore, se ci giudichiamo continuamente, se non ci piacciamo, trasmettiamo energeticamente agli altri quello che pensiamo di noi e gli altri saranno inconsciamente portati a fare altrettanto nei nostri confronti. Per essere amati abbiamo bisogno prima di tutto di accogliere, curare, coccolare e amare ogni parte di noi, o, in altre parole, di integrare le coscienze inferiori

Inoltre, se non amiamo noi stessi non sapremo neppure amare gli altri e ciò che chiamiamo amore in realtà sarà bisogno e attaccamento. Il bisogno e l’attaccamento sono due ferite emozionali che hanno il potere di attirare abbandono e sofferenza.

Impariamo a guarire le nostre ferite, impariamo ad amarci e rispettarci e poi ad aprire il cuore ed attireremo rispetto e amore intorno a noi.

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La seconda cosa importante riguardo all’amore è che l’Anima ci fa incontrare la persona amata attraverso le coscienze inferiori per farci andare incontro alle lezioni che ci è chiesto di vivere. Il rapporto di coppia è la via principe attraverso la quale possiamo conoscerci e vedere le nostre ferite interiori, attraverso le emozioni.

L’innamoramento è un fattore biochimico e chi si innamora non è certo il nostro vero Io, bensì il Sè istintivo, la coscienza emozionale dentro di noi. Altre volte l’Anima usa il Sè fisico per farci avvicinare alla persona che ci permetterà di affrontare le nostre lezioni di vita. In che modo? Facendoci percepire una forte attrazione sessuale verso quella persona. Altre volte, infine, lo strumento utilizzato dall’Anima è il Sè mentale, quando l’amore nasce da una grande intesa intellettuale.

Sia che l’incontro sia stato indotto dal Sé fisico, istintivo o mentale, è molto probabile che si tratti di un incontro karmico. Cosa vuol dire? Vuol dire che la persona che ci ha attratto e ci ha fatto innamorare ha, inconsapevolmente, qualcosa da insegnarci. Una volta che sarà passata la fase in cui tutto è bello in lei e in cui noi diamo il meglio di noi stessi, nascondendo inconsciamente i nostri limiti, quella persona nella normalità del quotidiano ci metterà di fronte alla nostra maturità emotiva. Se saremo saggi potremo allora conoscerci, vedere chiaramente le nostre ferite emozionali e imparare a prenderci cura di noi per guarirci e permetterci di vivere un rapporto affettivo maturo e felice.

Se però una delle due parti non ha la capacità o la volontà di guardarsi dentro, quello che potrebbe capitare è che scappi dal rapporto o che metta l’altra parte nella condizione di lasciarlo.

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Tutte le tre coscienze inferiori dovrebbero essere appagate: sia il Sé fisico, nel contatto e nella sfera sessuale, sia il Sé istintivo, nella complicità, nella capacità di giocare e divertirsi insieme e sia il Sé mentale, nel piacere di condividere, di parlare e di vivere gli stessi obiettivi. Là dove uno dei tre non è appagato c’è una ferita da guarire e se non viene appresa la lezione, il rapporto rischia di finire.

In un rapporto di coppia sano e maturo, tutti i tre Sé devono essere coinvolti e sentirsi appagati e l’Io ha il compito di trasformare la prima attrazione fisica, emozionale, o mentale, in amore, rispetto, condivisione, supporto e continua riscoperta dell’altro e gioia di averlo accanto.

Antonio Origgi

Tags: Antonio Origgi, Sé istintivo, Le 3 Menti Inconsce, amore, attrazione sessuale, rapporto di coppia

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