Coronavirus, Londra:"Non esclusa chiusura della città" (Altre News)

Coronavirus, contagiato Luis Sepúlveda - Coronavirus, ecco chi ferma voli da e per l’Italia - Coronavirus, giornalisti italiani bloccati in aeroporto Turchia - Coronavirus, Louvre è chiuso - Coronavirus, cala l’inquinamento in Cina

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Coronavirus, Londra: "Non esclusa chiusura della città"

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Nessuna tattica verrà esclusa a priori dai piani del governo di Londra per far fronte all’emergenza coronavirus, neanche l’ipotesi di una ’chiusura’ delle città come è stato fatto in Cina per le zone più colpite. A metterlo in chiaro è stato il segretario alla Salute dell’esecutivo di Londra, Matt Hancock precisando che il piano di emergenza messo a punto per far fronte "al peggiore degli scenari" prevede il divieto di celebrare eventi pubblici, la chiusura delle scuole, il dissuadere gli utenti dall’usare i mezzi pubblici.

Il piano del governo, che verrà divulgato questa settimana, contempla inoltre la possibilità di richiamare in servizio medici ed infermieri da poco andati in pensione. Hancock ha precisato che il paese rimane in una fase di "contenimento" con 23 casi confermati, un numero che le autorità locali temono però possa aumentare.

Alla domanda se si escluda una chiusura delle città, come è stato fatto in Cina per le zone più colpite dal virus, il ministro ha riconosciuto "che vi sono grossi svantaggi sociali ed economici ad una simile decisione". "Ma a questo punto non escludiamo nulla perché bisogna assicurarsi di avere gli strumenti necessari a disposizione nel caso servissero". Lo riporta la Bbc.

Coronavirus, contagiato Luis Sepúlveda

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Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, 70 anni, è il primo paziente celebre ad essere stato contagiato dal coronavirus Covid-19 e attualmente si trova ricoverato nel reparto di malattie infettive del Central University Hospital of Asturias di Oviedo, in Spagna, dopo aver fatto ritorno da un viaggio in Portogallo dove ha partecipato ad un festival letterario. L’autore di "Il vecchio che leggeva romanzi d’amore" e il bestseller internazionale "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è il secondo caso di un cileno risultato positivo al test. La notizia è stata riportata da "El Comercio", quotidiano locale delle Asturie, nel nord della Spagna, e ripresa dai media spagnoli.
Il narratore cileno naturalizzato francese avrebbe avuto i primi sintomi il 25 febbraio e si sarebbe rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne ha disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, Sepúlveda è stato trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo.

Anche sua moglie, Carmen Yáñez, è stata ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti, anche se ancora non ci sono i risultati del test del coronavirus. Secondo alcuni media locali, anche la moglie sarebbe positiva. Secondo il responsabile del servizio di sorveglianza epidemiologica, il dottor Ismael Huerta, "il protocollo è stato attivato" e sono state rintracciare le persone che sono state in contatto con Sepúlveda. Della sua cerchia più intima, tra familiari e amici, 5 persone sono in isolamento e saranno sottoposti al test per il coronavirus. L’ospedale Gijón a cui lo scrittore si è rivolto per primo ha annunciato che anche tutti gli operatori sanitari che lo hanno curato sono stati messi in quarantena.

Tuttavia la preoccupazione maggiore si registra tra coloro che hanno partecipano al festival ’Correntes d’Escritas’, una rassegna di scrittori tenutasi nella città di Póvoa de Varzim, in Portogallo, dal 15 al 23 febbraio, e dal quale Sepúlveda sarebbe tornato malato al suo rientro in Spagna. Durante il suo soggiorno in Portogallo, lo scrittore ha alloggiato in casa di un amico.

"Luis era già abbastanza stanco quando ci siamo salutati, ma nessuno sa da dove o da chi possa aver preso il virus", ha detto l’organizzatore del festival letterario ’Correntes d’Escritas’, Manuela Ribeiro al quotidiano portoghese "Expresso". "La situazione ci ha sorpreso. Saremo attenti a qualsiasi sintomo o segno del virus. Abbiamo l’obbligo di informare tutti coloro che hanno partecipato al festival, dagli scrittori al pubblico".

Coronavirus, ecco chi ferma voli da e per l’Italia

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Prima la American Airlines poi la Turkish. A causa dell’aumento di casi di coronavirus in Italia, i voli della compagnia aerea turca da e per l’Italia sono cancellati dal primo marzo 2020. Lo rende noto la compagnia aerea turca in un comunicato.Turkish Airlines, che pone sempre grande attenzione alla sicurezza dei viaggiatori, "continuerà a monitorare con le autorità sanitarie nazionali e internazionali gli ultimi sviluppi della situazione e adotterà le precauzioni opportune".

Nelle ultime ore anche la American Airlines ha sospeso i voli da e per Milano fino al 24 aprile prossimo compreso. Lo rende noto in una nota la compagnia aerea statunitense. "A causa della riduzione della domanda, American Airlines ha sospeso i voli da e per Milano Malpensa da e per gli aeroporti di New York Jfk e Miami. I voli dovrebbero riprendere il 25 aprile".

La decisione è arrivata dopo che gli Stati Uniti hanno alzato il livello di allerta per i viaggi in Italia a causa dell’epidemia di coronavirus. Lo ha detto in conferenza stampa il vice presidente americano Mike Pence, annunciando che l’allerta per i viaggi in specifiche regioni dell’Italia e in Corea del Sud è stata alzata "a livello 4", ovvero "non viaggiare". Ieri era stata posta a livello 3, ovvero "riconsiderare il viaggio".

"Il presidente ha dato istruzioni al Dipartimento di Stato di lavorare con i nostri alleati in Italia e in Corea del Sud per coordinare uno screening medico nei loro Paesi su qualsiasi individuo in arrivo negli Stati Uniti. Puntiamo a lavorare con loro in modo coordinato e collaborativo" ha detto Pence.

Coronavirus, giornalisti italiani bloccati in aeroporto Turchia

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"Ci hanno impedito di mettere piede in Turchia". La denuncia arriva dalla giornalista di ’Piazzapulita’ Sara Giudice, dopo la decisione del governo di Ankara di sospendere i voli con l’Italia per l’emergenza coronavirus. "Nessun italiano - spiega all’Adnkronos - mette piede su suolo turco. Ero diretta a Istanbul con l’operatore per un reportage sulla crisi migratoria con la Grecia. Al momento del controllo passaporti ci hanno mandato a un checkpoint della polizia, che ha compreso la nostra nazionalità. Ci hanno detto che era impossibile per noi rimanere in Turchia e che se non avessimo preso provvedimenti ci avrebbero messi in quarantena. In questo momento siamo nel limbo dell’aeroporto. Ora proveremo ad andare in Grecia".

"Una nostra troupe composta da Sara Giudice e Paco Sannino è stata bloccata oggi a Istanbul. In Turchia siamo ufficialmente untori", commenta su Twitter il conduttore di PiazzaPulita Corrado Formigli.

Coronavirus, a Parigi il Louvre è chiuso

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A Parigi il Museo del Louvre è temporaneamente chiuso. E’ in corso una riunione di informazione richiesta dai dipendenti sulla situazione sanitaria legata all’emergenza coronavirus in Francia. L’apertura del Museo, si sottolinea sul sito, "è stata quindi ritardata. Il Museo al momento non può riaprire".

Coronavirus, cala l’inquinamento in Cina

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I satelliti della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea hanno rilevato un calo significativo di inquinamento da diossido di azoto in Cina almeno in parte dovuto alla decelerazione economica causata dall’emergenza coronavirus. "E’ la prima volta che vedo un crollo così evidente in un’area così grande in relazione ad un evento specifico" ha dichiarato la ricercatrice responsabile per lo studio della qualità dell’aria del Centro di volo spaziale Goddard della Nasa, Fei Liu. L’esperta ha ricordato una tendenza analoga in vari Paesi durante la fase di recessione iniziata nel 2008, con un calo però molto più graduale.

Redazione

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