Conte a Renzi: "La mia porta sempre aperta"(Altre News)

Renzi: "Parleremo con Conte e decideremo cosa fare" - Intercettazioni,Senato sì alla fiducia - Salvini: "In Parlamento c’è chi difende la droga perché ne fa uso" - Meloni: "Carola Rackete viola regole e le diciamo ’brava’

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Conte a Renzi: "La mia porta sempre aperta"

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Il leader di Italia Viva Matteo Renzi "mi ha chiesto un incontro e ovviamente ho già risposto che sono ben disponibile: la mia porta è sempre stata aperta e sarà sempre aperta. Sicuramente ci vedremo la settimana prossima". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivando a Bruxelles per il Consiglio Europeo straordinario dedicato all’Mff (Multiannual Financial Framework), il bilancio pluriennale dell’Ue per il 2021-27.

A chi gli chiede se sia in cerca di ’responsabili’ in Parlamento, il premier risponde: "Ho chiesto la fiducia in Parlamento con un determinato assetto, con determinate forze e gruppi: sarebbe assolutamente improprio che io mi cercassi altre maggioranze".

"E il fatto stesso - continua - che ho chiesto io di fare delle comunicazioni al Parlamento significa che sono per una gestione assolutamente lineare e trasparente di ogni passaggio. E il Parlamento è la sede più lineare e trasparente in cui confrontarsi, perché vi siedono i parlamentari, che sono i rappresentanti dei cittadini". "Si parla in Parlamento, in sede ufficiale, e ci assume sempre la responsabilità delle parole che si pronunciano e delle decisioni che si assumono", conclude.

Sul bilancio pluriennale dell’Ue 2021-27, secondo Conte "si preannuncia un negoziato complicato". "Vogliamo essere ambiziosi - evidenzia - teniamo molto al perseguimento delle politiche europee preannunciate. L’Europa è di fronte a grandi sfide, cui non possiamo offrire piccole risposte. Rilancio dell’occupazione, crescita, vogliamo un’Europa più verde e più digitale: per tutte queste sfide occorrono dotazioni finanziarie adeguate".

Renzi: "Parleremo con Conte e decideremo cosa fare"

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"Noi diciamo NO a provvedimenti giustizialisti voluti dai Cinque Stelle. Il Premier usa parole molto dure contro Italia Viva. Noi rispondiamo che non vogliamo la crisi ma non siamo disponibili a diventare populisti. Il Pd teorizza: buttiamo fuori Italia Viva dal governo e prendiamo i responsabili di Forza Italia. Noi diciamo: se questo è ciò che volete, ok. Possiamo perdere le poltrone, ma non possiamo diventare grillini. Questa è la realtà ad oggi". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.

"Ne parleremo col Premier Conte e decideremo cosa fare. Per noi le idee vengono prima delle poltrone. E non stiamo al governo a tutti i costi, ma solo se possiamo fare cose giuste", aggiunge.

Ieri Renzi ha lanciato un appello per il ’sindaco d’Italia’, proponendo l’elezione diretta del premier. "Chi ha voglia di darci una mano può firmare la richiesta di introdurre in Costituzione l’elezione diretta del Premier, il Sindaco d’Italia. Nei prossimi mesi, organizzeremo banchetti in tutto il Paese. E vedrete che anche, in questo caso, prima fanno battutine e ridono di noi, poi ci seguiranno", afferma ancora.

Intercettazioni, ok Senato a decreto con sì alla fiducia. Renzi assente

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Via libera del Senato al dl intercettazioni con 156 sì alla fiducia posta dal governo sul provvedimento. Roberto Calderoli, vicepresidente dell’assemblea, ha comunicato i risultati: ’’I senatori presenti erano 275, i votanti 274. 156 hanno votato a favore della fiducia, 118 i contrari, nessun astenuto’’. Dopo l’ok ora il testo approderà alla Camera. Tra gli assenti al voto di fiducia, Matteo Renzi. Dal tabulati il leader di Italia Viva risulta ’assente giustificato’ in quanto in congedo.

Il decreto intercettazioni arriverà in Aula alla Camera lunedì 24 febbraio. La discussione generale si svolgerà a partire dalle 10, mentre le votazioni inizieranno alle 14. Tutti gli altri provvedimenti vengono differiti al calendario di marzo. E’ quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Salvini: "In Parlamento c’è chi difende la droga perché ne fa uso"

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"A giudicare dagli occhi che vedo la mattina in Parlamento, qualche parlamentare la difende perché ne fa uso. Avevano proposto di fare il test antidroga ai parlamentari, io posso farlo anche domani mattina...". Così Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Pesaro, tornando a ribadire il suo no alla legalizzazione della cannabis. "Io voglio un’Italia libera dalla droga e gli spacciatori con le palle incatenati ai piedi e ai lavori forzati", aggiunge.

"Guerra alla droga, città per città, quartiere per quartiere. La Lega è orgogliosa di aver presentato il ddl droga zero e di aver contrastato i pusher con provvedimenti concreti: Scuole sicure, videosorveglianza, assunzioni di donne e uomini delle Forze dell’Ordine, più poteri a sindaci e prefetti", le parole pronunciate in precedenza dal leader della Lega per commentare l’allarme degli esperti delle Agenzie antidroga e delle Forze di Polizia riuniti a Roma per una due giorni di lavori.

Meloni: "Carola Rackete viola regole e le diciamo ’brava’"

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"La Cassazione una volta disse che se non sei vergine lo stupro è meno grave, io non sempre condivido le sentenze della Cassazione". Lo ha detto Giorgia Meloni, a Piazzapulita, a proposito della decisione della Consulta sul caso di Carola Rackete.

"Da nessuna parte, in nessuna norma, c’è scritto che io posso organizzare un traghetto tra una nazione e l’altra, tra un continente e l’altro", ha spiegato la leader di FdI aggiungendo: "Non mi va bene che arriva una signora tedesca, sperona la nostra Guardia di Finanza, viola le nostre regole e le diciamo, ’brava, grazie".

Redazione

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