Condizioni di salute critiche per Assange
Richiesto il trasferimento in ospedale universitario per il fondatore di Wikileaks
Julian Paul Assange, il giornalista, programmatore e attivista australiano, celebre per le vicende delle fughe di informazioni segrete sul sito WikiLeaks, di cui è cofondatore, si troverebbe in condizioni psico-fisiche critiche nel carcere londinese di Belmarsh, dove attende per l’udienza sulla sua estradizione negli Stati Uniti. A carico di Assange penderebbero 18 capi d’imputazione che lo accuserebbero di spionaggio e cospirazione per violazione di un sistema informatico classificato del Pentagono. Sono ben 60 i medici britannici, australiani e cingalesi che denuncerebbero l’incapacità di Assange di affrontare il processo previsto per il febbraio 2020, alla stregua delle sue condizioni di salute anomale. In una lettera aperta, diretta al segretario dell’Interno britannico Priti Patel, si richiede quindi il trasferimento di Assange in un ospedale universitario « che disponga di personale ed equipaggiamento adeguati ».
WikiLeaks risaltò per la prima volta agli occhi dell’opinione pubblica internazionale nel 2010 in seguito alla pubblicazione dei diari di guerra in Afghanistan e Iraq. Da quel momento il percorso di Assange è diventato sempre più travagliato, con un’accusa per aggressioni sessuali in Svezia in seguito archiviata, che si sospetta abbia costiuito un tentativo di boicottaggio nei suoi confronti per l’estradizione negli Stati Uniti; ne seguì un periodo di 7 anni trascorsi da asilante nell’ambasciata ecuadoreña della capitale britannica. Più recentemente, nel 2016 WikiLeaks interferì con la corsa del Partito Democratico Statunitense per le presidenziali, con la pubblicazione di mail riconducibili al server privato di Hillary Clinton, risalenti al periodo del suo segretariato di stato; il sito fu accusato di cooperazione con la Russia da un governo criticato per neo-maccartismo. In tutti i casi l’assicurazione alle cure necessarie supportata dalla richiesta di una équipe medica, costituisce inderogabilmente un diritto fondamentale.
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