Come bottino di guerra: donne innocenti vittime di efferati abusi.

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Come “ostaggi”! Come bottino di guerra, di milizie sia governative che ribelli! Oltre a saccheggiare e distruggere paesi, villaggi e città che trovavano sul loro cammino, questi,riusciamo ancora a definirli uomini! Lasciano alle loro spalle orribili violenze sessuali compiute su donne e bambine. In un contesto in cui le donne sono innocenti vittime di efferati abusi di ogni tipo ,strumentalizzate in senso ideologico e strategico,vivono inferni esistenziali che sfociano in gesti estremi:alcune preferiscono morire,scelgono il suicidio.

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Molte di loro non riescono nemmeno a descrivere le violenze che hanno subito,sopravvissute c’è chi dal trauma ha smesso di parlare,sembrano distanti, guardano nel vuoto,in tante di loro gesti di autolesionismo. La maggior parte di loro continua a sopravvivere, sopportando stupri di gruppo, botte, abusi e umiliazione. Sono migliaia di giovani donne ridotte schiave,o bottino di guerra.

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Vengono scambiate con armi e favori, vendute al mercato, costrette a matrimoni forzati dopo essere state convertite all’Islam. Lo stesso Stato Islamico ha apertamente riconosciuto “questa” schiavitù, definendola solo di far rivivere un’antica tradizione in linea con la Sharia». Quante violenza! le donne e lo stupro come arma per annientare, annichilire, indebolire il nemico. E’ un braccio di ferro ,la prova di forza per dimostrare chi detiene il potere e in questo contesto ci sono loro: le donne, vittime degli abusi e non tutelate da leggi in Stati che le discriminano ,costituendo in questo modo obiettivo preferito e sfruttato delle violenze settarie.

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A tutte queste povere vittime si allunga il numero delle dolorose vicende di giornaliste e operatrici di pace sequestrate e tenute prigioniere da lunghi mesi in terre martoriate da conflitti bellici. Il Fronte al Nusra, il braccio armato di Al Qaeda in Siria, ha confermato di tenere prigioniere le due ragazze italiane Vanessa Marzullo e Greta Ramelli in Siria dal 31 luglio scorso”colpevoli” di far parte di un paese che sostiene tutti gli attacchi contro i miliziani in Siria. I diritti delle donne sono una parte inalienabile e indivisibile dei diritti universali!Tutti i casi di stupro devono essere considerati efferati strumenti di offensiva interetnica e per tale motivo costituiscono crimini di guerra ,perseguibili penalmente dai tribunali internazionali. Ad essi l’incarico di sancire in primis ,in situazione e contesti bellici ,il principio dell’inviolabilità della donna.

Angelina Bibba

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