CURRICOLI ORIZZONTALI E VERTICALI: LA DIDATTICA MAI PARTITA!
È così difficile formare i docenti per migliorare e migliorarsi?
Il Curricolo verticale e orizzontale è fondamentale per venire incontro alle esigenze didattiche di scuole che, specie negli Istituti Comprensivi, risultano distribuite su territori geograficamente confinanti ma culturalmente distanti.
Tutte le attività devono essere finalizzate iniziando dal guardarsi indietro per poter proiettare negli anni successivi le attività, siano essere curricolari o progettuali, anche se la distinzione non dovrebbe esserci.
Spesso i docenti sono restii al confronto tra colleghi, quando in realtà proprio il confronto è l’arma del miglioramento, mentre viene vista come una resa al docente più forte o più acclamato e rispettato, quando in realtà fare parte di una scuola dovrebbe significare “far parte della stessa squadra”. Inimmaginabile che la squadra scuola possa avere valenza “nazionale”: è già tanto il valore “locale” all’interno dello stesso Istituto, squadra che, purtroppo, entra in gioco solo in periodo di OpenDay.
La scuola è organizzata in consigli di classe singoli, in interclasse, in dipartimenti e in commissioni proprio per rendere omogenei gli obiettivi didattico educativi e far in modo che il passaggio anno dopo anno o ordine dopo ordine, sia, per le studentesse e gli studenti, definitivo sempre in funzione della loro crescita formativa e professionale.
I piani di miglioramento, i rapporti di autovalutazione, qualora dovessero essere di difficile attuazione o dovessero essere solo messi su carta ma non avviati, devono sempre prevedere un miglioramento dell’offerta formativa basato su attività progettuali soprattutto extracurricolari, definiti in funzione delle attività didattiche svolte dalle singole classi: alcuni progetti si sposano perfettamente con le discipline, altri possono anche avere un risvolto civico, ma ogni attività porta a dei risultati che obbligatoriamente, forse involontariamente, permettono agli studenti di crescere e migliorarsi: piccoli tasselli per costruire il loro puzzle personale. Non è la scuola dei progetti, come alcuni docenti sostengono, ma è il progetto scuola.
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.