CREPES E FESTA DELLA CANDELORA

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La parola “Candelora” deriva dal latino “Festa candelarum” ossia festa delle candele, dedicata alla presentazione di Gesù al Tempio e alla Purificazione di Maria. In realtà, così come per altri riti cattolici, alla vera origine della Candelora troviamo un culto pagano, quello dei Lupercalia, antichissima festa romana della fertilità e della purificazione.

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I Lupercalia vennero aboliti da Papa Gelasio I nel 494 e sostituiti dalla Candelora, con processioni in cui si accendevano appunto numerose candele. Alla figura di Papa Gelasio risale anche una delle prime storie legate alle crêpes: erano i dolci da offrire ai pellegrini in arrivo a Roma per ritemprarli e ricompensarli del lungo viaggio affrontato. In qualche modo le crêpes avrebbero poi “viaggiato” in Francia, fino a diventare uno dei piatti nazionali più famosi. Sembra quindi che da prelibatezza tipicamente francese le crêpes abbiano in realtà origini romane e forse ancora più antiche.

Infatti, la festa dei Lupercalia (e della Candelora) cadeva proprio a metà inverno, quando si riprendeva a lavorare la terra. Per questo motivo, nei primi giorni di febbraio si preparavano pancake e frittelle a base di farina di grano e uova, la cui forma rotonda e il colore dorato ricordavano il Sole, divenendo simbolo di prosperità. Ed inoltre usare la farina dei raccolti precedenti era di buon auspicio per attrarre quelli futuri.

Curiosamente anche altre tradizioni gastronomiche in giro per il mondo, simili alla ricetta delle crêpes, sono legate alla Candelora, a partire dalla stessa Italia. In Abruzzo, per esempio, vengono preparate le scrippelle, a base di farina, uova e acqua, suggerendo forse un ruolo delle uova in questa storia, legato sempre alla rinascita e all’attesa della primavera. In Messico invece, al posto della farina di grano si usa quella di mais e il piatto tipico per la Candelora diventano i tamales, involtini a base di farina di mais.

In Francia, l’enciclopedia gastronomica “Larousse Gastronomique” riporta come prima menzione della ricetta delle crêpes il “Ménagier de Paris” del 1393, uno dei più importanti trattati culinari francesi del medioevo. E della tradizione francese fanno parte anche molte storie e superstizioni sulle crêpes.

Curiosità

Per esempio, sapete che bisognerebbe essere capaci di lanciare una crêpe sulla sommità della credenza per avere fortuna nel nuovo anno? Oppure, tenendo una moneta con la mano sinistra e sorreggendo la padella con la destra, bisognerebbe essere abbastanza bravi da capovolgere la crêpe senza farla cadere per assicurarsi anche in questo caso un anno positivo. La buona riuscita delle crêpes era legata anche a previsioni sul futuro.

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Esiste un curioso aneddoto su Napoleone e la Candelora del 1812, prima dell’inizio della campagna di Russia:

“Napoleone stava preparando le crêpes nel castello di Malmaison. Le prime quattro crêpes furono un successo, prospettando la sua vittoria in quattro battaglie. La quinta crêpe invece, fu un totale disastro, cosa che lo preoccupò non poco. Ed infatti, nel giorno dell’incendio a Mosca, Napoleone disse al maresciallo Michel Ney: questa deve essere la quinta crêpe!”.

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Ingredienti per 6 crêpes da 22-24 cm :

2 uova

70 g di farina di riso

70 g di farina 00

320 ml di latte

1 pizzico di sale

1 cucchiaino di zucchero

burro q.b. per la padella

Procedimento:

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Iniziate sbattendo le uova con l’aiuto di una frusta. Aggiungete poco a poco e alternativamente la farina setacciata e il latte, continuando a mescolare.

Aggiungete infine il pizzico di sale e lo zucchero e finite di amalgamare. Terminato questo passaggio, lasciate riposare la pastella per qualche minuto. Dovrà essere omogenea e senza grumi.

Riscaldate una padella antiaderente e fate sciogliere una piccola noce di burro per ungerla. Potete anche aiutarvi con una tovagliolo per distribuire il burro su tutto il fondo della padella.

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Riempite un mestolo con la pastella fino ad arrivare all’orlo. Versatelo al centro della padella riscaldata, facendola roteare per distribuirlo in maniera uniforme. Fate cuocere a fiamma bassa per qualche minuto.

Una volta cotta, la crêpe si staccherà facilmente dalla padella e potrete girarla dall’altro lato per proseguire e terminare la cottura.

Diana Filippi

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