COVID TRANSFRONTALIERO

Viaggia tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia

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Certamente, non può dirsi che sia stato accolto senza “battere ciglio” il passaggio, per il Friuli Venezia Giulia, dal colore giallo a quello arancione per indicarne lo stato di emergenza sanitaria COVID 19.

Come al solito, unico motivo di dissenso circa la decisione assunta dal Governo è stato il non essere stato tenuto in conto il darsi da fare del tavolo di lavoro che, presieduto dal Governatore Fedriga, stava predisponendo limitazioni in base agli specifici parametri individuati nella Regione.

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Comunque, mentre per il territorio regionale complessivo entra in vigore una nuova ordinanza con limitazioni previste sino al 3 dicembre p.v. ; in più, sia pure su base volontaria, è disposto lo screening “di massa” del test Covid in alcuni comuni dove si è rilevata la maggiore incidenza dei contagi:a Paularo, Socchieve e Sutrio ( in provincia di Udine); a Castelnuovo del Fruli e Claut (in provincia di Pordenone) e a Dolegna del Collio in provincia di Gorizia.

Pertanto, in linea generale, sono vietati gli spostamenti da un comune all’altro a meno di dovere reperire, in un comune contiguo, un esercizio commerciale assente nel proprio comune di residenza.

Pur essendo consentito di svolgere attività individuale in area pubblica come i parchi, è vietato fare sport di gruppo e, tanto meno, consumare alimenti e bevande così come all’esterno dagli esercizi aperti al pubblico; mentre, pur non essendo vietato soprattutto in caso di lavoro ed altra necessità, è fortemente raccomandato di non frequentare contesti diversi dal proprio nucleo familiare .

Per gli spostamenti , a meno di non avere alternativa, viene sconsigliato l’utilizzo dei mezzi pubblici che, anche in mancanza di assembramenti , non possono escludere una maggiore possibilità di diffusione del contagio.

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Questi divieti sono tassativi, come illustrati in videoconferenza soprattutto dai sindaci dei sei comuni interessati dallo screening di massa; dove, come ha ribadito il Presidente Massimiliano Fedriga, “è maggiormente necessario individuare e isolare la positività al virus, perchè la sfida è tutelare la parte più fragile della popolazione e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie”.

Anzi, a tal fine concorre proprio l’annunciato acquisto di 100mila test antigenici che potranno sopperire alla necessità di andare incontro alla particolare situazione transfrontaliera che vede un gran numero di lavoratori transitare necessariamente dalla Slovenia, essendo impegnati nell’attività vitivinicola di eccellenza del piccolo centro di Dolegna del Collio nella provincia di Gorizia.

cms_20121/27946ee237b0b2a87b8c448afdc2f7a9.jpgProprio prendendo spunto da questa ineludibile contingenza lavorativa, anche il Governo di Lubiana ha adottato nuove disposizioni in base alle quali, purchè facendo rientro nel proprio paese nel giro di un paio di ore, gli Sloveni e gli italiani possano recarsi oltre confine anche per acquisti in esercizi commerciali che, come i supermercati mancanti nei piccoli comuni del Carso, risultino più vicini in relazione alla propria residenza.

Tutto ciò, a beneficio della continuità, per quanto possibile, di quello scambio commerciale transfrontaliero con la Slovena dove, Friulani e Giuliani , in condizioni normali sono soliti recarsi soprattutto per acquisti alimentari e di carburante, con maggiore risparmio rispetto al territorio Italiano dal quale, tuttavia, in questo tempo di emergenza sanitaria, permane il divieto assoluto di sconfinamento in mancanza di un valido motivo di necessità, di lavoro e salute.

D’altra parte, la diffusione del contagio non può essere sottovalutata perché “scavalca” proprio il confine del Friuli Venezia Giulia; derivandone maggiore preoccupazione dalla più grave condizione sanitaria della Slovenia dove, attualmente, si contano 45 vittime e 200 ricoveri in terapia intensiva sui circa 1300 in altri reparti ospedalieri oltre a 500 positivi su 1745 tamponi già analizzati.

Rosa Cavallo

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