COVID-19.
La variante di valico...

Fin quando senti la parola mutazione, afferri subito il senso: il virus si adatta e si trasforma. Poi arriva il termine variante che rinvia al gergo autostradale della variante di valico, appunto, sull’appennino bolognese. Ogni tanto conviene riderci su.
Nel frattempo gli umani preposti in prima linea a fermare il virus, lavorano a tutto spiano, senza riposo.
Anche la parola "eroi" è superata poiché abbiamo scoperto l’altra parola: i "furbetti" dei vaccini. In realtà non ci sono eroi ma persone di buona volontà che lavorano senza badare all’orologio.
Lunedì andando a Ventotene con un collega medico di base, ho discusso delle vaccinazioni da fare sull’isola. Accanto a noi c’era un altro viaggiatore che ascoltando quel che dicevamo ad un certo punto è intervenuto spiegandoci quanto stava accadendo. Ha ammesso che il virus esiste ma che la vaccinazione è inutile, e lo è sempre stata contro ogni tipo di malattia infettiva virale. Mi aspettavo che proseguisse con qualche altra corbelleria, ma il mio collega non gli ha dato il tempo e gli ha chiesto se avesse fatto la vaccinazione antivaiolosa e se ne portasse i segni all’altezza del deltoide.
Il tipo risponde di no. Poi chiede a me ed io gli rispondo di si e gli aggiungo di aver preso anche lo zuccherino per il vaccino Sabin contro la poliomelite. Allora il collega ha detto al tipo: ecco vedi, tu ed io non abbiamo fatto il vaccino contro il vaiolo poiché lo ha fatto lui, indicando me. Se quelli più grandi di noi non si fossero vaccinati, avremmo ancora oggi focolai di vaiolo e staremmo ancora a contare morti.
Ho trovato il ragionamento molto appropriato e convincente e ho poi constatato che questo collega è veramente informato e preparato nelle funzioni che gli competono. Racconto questo fatto perché mi rallegro di questi giovani dotati di buona volontà e di attaccamento alla professione medica. Nel frattempo dall’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), mi si comunica di aver inserito il mio nome nell’elenco dei medici volontari per effettuare vaccinazioni sulle nostre isole. Mi viene poi aggiunto che sono previsti ottimi e vantaggiosi ristori ma non cumulabili con la pensione. In quest’epoca di pandemia continuare a prendere la pensione è un pò un privilegio, lo è a tutto tondo nei confronti di chi ci ha rimesso le penne o è finito sul lastrico. Ho chiesto all’ANCIM se si poteva fare rifiutando i ristori e avendo udito la risposta affermativa mi sono detto: quell’ottima pasta al forno offerta dalla proloco di Ventotene, basta e avanza.
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