COVID,ALLOSTUDIO VACCINO NASALE

In Italia ulteriori 60.381 contagi e altri 199 morti - I dati dalle Regioni - Covid, allo studio vaccino nasale: promettente anche contro contagi

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Covid, allo studio vaccino nasale: promettente anche contro contagi

Non si ferma il cammino degli scienziati verso la meta di un vaccino anti-Covid nasale. In molti lo stanno studiando. E il tema torna d’attualità con una nuova ricerca pubblicata su ’mBio’, rivista open access dell’American Society for Microbiology. Nel nuovo lavoro un team di ricercatori Usa mostra le potenzialità di un vaccino mucosale a base di batteriofagi (o fagi), cioè virus che infettano esclusivamente batteri e che vengono utilizzati, facendo loro esprimere un pezzetto di Sars-CoV-2, per indurre una risposta immunitaria a livello della mucosa nasale. La dote principale? Gli scienziati parlano di efficacia anche contro il contagio.

Il ’santo graal’ per chi studia vaccini contro Covid-19 è uno scudo in grado di prevenire in maniera efficiente anche la trasmissione virale, oltre a proteggere da malattia grave. L’immunità mucosale è ritenuta la chiave per raggiungere questo obiettivo. Nel nuovo studio, gli autori senior Venigalla B. Rao, del Bacteriophage Medical Research Center della Catholic University of America a Washington Dc, e Ashok K. Chopra, del Dipartimento di microbiologia e immunologia dell’University of Texas Medical Branch di Galveston, descrivono insieme ai colleghi i risultati ottenuti sui topi con la somministrazione intranasale di due dosi - a 21 giorni di distanza l’una dall’altra - di un vaccino mucosale non infettivo a base di batteriofagi T4, multicomponente, senza ago e senza adiuvanti.

Negli esperimenti gli studiosi hanno osservato che il vaccino ha indotto una robusta immunità della muscosa, oltre a forti risposte immunitarie sistemiche umorali e cellulari. Il vaccino intranasale ha indotto ampi titoli anticorpali neutralizzanti contro più varianti del virus e ha innescato una risposta citochinica, una forte immunità delle cellule T (CD4+ e CD8+) e anticorpi IgA (che caratterizzano l’immunità mucosale) in quantità elevata nei sieri e nel lavaggio broncoalveolare dei topi vaccinati. Tutte queste risposte erano molto più forti nei topi vaccinati per via nasale rispetto a quelle indotte dal vaccino iniettato. Inoltre, continuano gli autori dello studio, il vaccino nasale ha fornito una protezione completa e un’immunità sterilizzante contro il ceppo Sars-CoV-2 MA10 adattato al topo, il ceppo ancestrale WA-1/2020 e la variante Delta più letale nei modelli murini. Il vaccino T4-Covid-19 non ha influenzato il microbiota intestinale, ed è stabile a temperatura ambiente, aggiungono i ricercatori.

"Questo vaccino somministrato per via intranasale - confermano Rao e Chopra - genera nei topi un’immunità della mucosa superiore, oltre a indurre robuste risposte immunitarie umorali e cellulo-mediate e fornisce una protezione completa e un’immunità sterilizzante contro le varianti Sars-CoV-2. Il vaccino è stabile, privo di adiuvanti e prodotto e distribuito a costi contenuti, il che lo rende un vaccino anti-Covid di prossima generazione strategicamente importante per porre fine a questa pandemia". Questa piattaforma, per un vaccino che non richiede ago, è a detta dei due scienziati anche "un candidato eccellente per progettare efficaci vaccini mucosali contro altre infezioni respiratorie e per la preparazione a eventuali emergenze" future, legate a epidemie o pandemie da patogeni emergenti.

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cms_26957/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 60.381 contagi e altri 199 morti

Sono 60.381 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 199 morti.

In totale da inizio pandemia i casi salgono a 20.898.059 mentre i decessi sono 171.638. Da ieri sono +88.425 i dimessi/guariti mentre sono -27.798 gli attuali positivi. Sono -183 i ricoverati con sintomi per un totale di 10.911 mentre sono -18 i pazienti in terapia intensiva per un totale di 406 con 49 ingressi del giorno. Il tasso di positività è al 20,4% con 296.304 tamponi effettuati ieri.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 28 Luglio 2022)

LOMBARDIA

Nelle ultime 24 ore in Lombardia si sono registrati 7.669 casi di covid e 37 morti. Dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione salgono così a 41.463. I tamponi processati sono stati 42.006, con un indice di positività del 18,2%. I pazienti covid in terapia intensiva calano a 49 (-9), mentre i ricoverati a 1.529 (-21).

VENETO

Sono in discesa anche oggi i nuovi casi di Covid segnalati in Veneto nelle ultime 24 ore: il dato attuale è di 7.422 nuovi positivi contro gli 8.438 d ieri , cifra che porta il totale dei contagi a 2.083.542. Il bollettino regionale indica 10 vittime, per un totale di 15.047 decessi. In leggera risalita gli indicatori sugli attuali positivi, che oggi sono 96.718 (+362), e sull’occupazione degli ospedali in area medica, con 1.081 pazienti (+33), mentre sono 37 (-2) i ricoveri n terapia intensiva. La campagna vaccinale registra 5.640 somministrazioni nella giornata di ieri, in prevalenza quarte (45.089) e terze dosi (474).

EMILIA-ROMAGNA

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.745.986 casi di positività, 5.996 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.367 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.898 molecolari e 11.469 test antigenici rapidi. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,7 anni. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,4%. Si registrano inoltre 22 decessi, alcuni dei giorni scorsi. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 48 (+3 rispetto a ieri, +6,7%), l’età media è di 62,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.693 (-84 rispetto a ieri, -4,7%), età media 76,1 anni. Le persone complessivamente guarite sono 5.938 in più rispetto a due giorni fa e raggiungono quota 1.653.444. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.463.

CAMPANIA

Sono 5.539 i positivi del giorno in Campania, rilevati a fronte di 27.747 tamponi processati (23.130 antigenici e 4.617 molecolari). Hanno dato esito positivo 5.187 test antigenici e 352 tamponi molecolari. I deceduti sono sette. Ad oggi ci sono 28 pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva e 644 in degenza.

LAZIO

Oggi nel Lazio su 4.342 tamponi molecolari e 21.691 tamponi antigenici per un totale di 26.033 tamponi, si registrano 4.609 nuovi casi positivi (-315), sono 16 i decessi (+3), 1.127 i ricoverati (-9), 75 le terapie intensive (-5) e +6.373 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 17,7%. I casi a Roma città sono a quota 1.909. Prosegue il calo del numero totale dei casi su base settimanale, meno 30%, e l’incidenza scende a 795 ogni 100mila abitanti. Il valore Rt scende a 1.05.

PUGLIA

Sono 4.431 i nuovi casi di positività al Covid rilevati in Puglia su 20.767 test, con una incidenza del 21,3%. Le vittime sono nove. La provincia più colpita è quella di Bari (1.277 casi), seguita da quelle di Lecce (1.040), Taranto (725), Foggia (521). Nel Brindisino sono stati rilevati 415 casi, nella Bat 304. I positivi residenti fuori regione sono 120 e 29 quelli per cui non è stata ancora definita la provincia di provenienza. Le persone attualmente positive sono 69.538, delle quali 488 (ieri 497) sono ricoverate in area non critica e 20 in terapia intensiva (ieri 18).

SICILIA

Sono 4.096 i nuovi positivi in Sicilia, su un totale di 22.991 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino sull’emergenza Covid, diffuso dal Ministero della Salute. Il tasso di positività sale al 17,8 % (ieri era al 17,4%). Le vittime sono 26, con il totale dei decessi che raggiunge quota 11.618. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1.023, quattro in meno rispetto a ieri. In terapia intensiva sono 53, esattamente come ieri.

PIEMONTE

I nuovi positivi in Piemonte sono 3.272 con un rapporto positivi/tamponi al 16%. I ricoveri ordinari sono 604 (-24 rispetto a ieri) mentre i ricoveri in terapia intensiva sono 11 (come ieri). Si registrano due decessi.

TOSCANA

In Toscana sono 3.211 i contagi. Effettuati 2.044 tamponi molecolari e 16.183 antigenici rapidi di cui il 17,6% è risultato positivo (76,3% per le prime diagnosi), in calo di 2 punti percentuali. Purtroppo sono sempre tanti i decessi: 17 in totale - 10 uomini e 7 donne con un’età media di 80,6 anni, residenti nelle province di Firenze (8), Prato, Pistoia (1), Lucca (2), Pisa (1), Livorno (3) e 1 fuori Toscana - che portano il totale a 10.394. I ricoverati sono 743, 17 in meno rispetto a ieri, di cui 28 in terapia intensiva, 6 in meno. Riguardo all’andamento della pandemia nelle singole province Firenze registra 678 casi in più rispetto a ieri, Prato 205, Pistoia 237, Massa Carrara 208, Lucca 406, Pisa 390, Livorno 389, Arezzo 271, Siena 234, Grosseto 193.

MARCHE

Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 2.233 casi di Covid-19 con 6.001 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 37,2% (ieri era al 39% con 2.335 casi). L’incidenza cumulativa su 100 mila abitanti è scesa per il dodicesimo giorno consecutivo, passando da 1037,63 a 1008,44. Sono complessivamente 213 (-14) i pazienti assistiti negli ospedali delle Marche e 64 (+4) nei pronto soccorso. Nelle terapie intensive ci sono 3 pazienti (-1) e il tasso di occupazione dei posti letto è all’1,3%; sono 13 (+2) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 197 (-15) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l’occupazione dei posti letto in area medica al 21,4%. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 4 vittime correlate al Covid-19 e il bilancio dall’inizio della crisi pandemica è di 4.010 morti.

ABRUZZO

Sono 2.195 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 20 nuovi casi (di età compresa tra 68 e 89 anni). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 451.740 dimessi/guariti (+1.763 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 46.683 (+410 rispetto a ieri). Ci sono poi 283 pazienti (+4 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in area medica; 8 (-3 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.

LE ALTRE REGIONI

In Calabria 2.201 nuovi casi e 5 decessi. In Sardegna 1.290 contagi e 3 morti, +2 ricoveri in terapia intensiva e -11 in area non critica. In Trentino sono 533 i nuovi casi di contagio, senza nuovi decessi. I pazienti ricoverati sono 71, di cui due in rianimazione. In Basilicata sono 579 i nuovi positivi e 2 i decessi. L’Alto Adige registra 479 nuovi casi covid e nessun decesso.

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Bassetti ’punge’ Parisi: "Nobel Fisica spiega quarta dose, flop non stupisca"

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"Ecco la campagna italiana per la quarta dose" di vaccino anti-Covid. "Chi è che consiglia agli italiani di farla perché protegge dalla malattia grave e perché se hai 60 anni sei più a rischio? Un illustre infettivologo universitario? Un immunologo di fama internazionale? Un igienista che ha dedicato tutta la vita alla ricerca sui vaccini? No. Il massimo esperto italiano di vaccini scelto dal ministro della Salute è il professor Parisi, premio Nobel per la fisica". Esordisce così la ’recensione’ di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, che via social boccia lo spot istituzionale lanciato nei giorni scorsi per invitare gli italiani over 60 e i fragili di tutte le età ad aderire al secondo booster. "Poi non ci si stupisca se la campagna sulla quarta dose è un fallimento totale. Il buongiorno si vede dal mattino", commenta.

Non è la prima volta che l’infettivologo si trova a parlare di Parisi. Quando lo scienziato qualche settimana fa si era espresso definendo assurda la scelta di ridurre l’obbligo di mascherina, Bassetti aveva fatto notare che "è un po’ come quando, durante i Mondiali o gli Europei di calcio, tutti fanno la formazione, sono tutti Ct". Il messaggio lanciato oggi è più o meno lo stesso: "Io ho il massimo rispetto per Parisi come fisico, rappresenta un grande orgoglio italiano nel campo della fisica. Ma quando afferma che è necessario che tutti usino la mascherina, o quando decanta i benefici dei vaccini per i 60enni, trovo che travalichi le sue competenze. Il problema non è suo, ma di chi gli chiede di farlo".

"Io credo che la gente abbia bisogno di riferimenti competenti nel settore di cui si parla - argomenta l’infettivologo all’Adnkronos Salute - Sarebbe stato meglio mettere la faccia di un medico, perché la gente" sui vaccini "crede ai medici, non crede ai fisici. Si poteva mettere il volto di un medico di medicina generale o, non saprei, il volto del medico che è stato ’recordman’ di vaccinazioni nel 2021", dice portando qualche esempio di testimonial alternativo a suo avviso più adatto. Bassetti stesso avrebbe accettato questo ruolo? "Il problema non è soltanto chi ci mette la faccia, ma è il messaggio che si vuole dare - risponde - e io non ci avrei mai messo la faccia sulla quarta dose mettendo insieme 60enni, 70enni, 80enni, 90enni, 100enni. Gente che ha un sistema immunitario completamente fracassato, rispetto a chi ha un sistema immunitario perfettamente funzionante".

"Io continuo a sostenere che un 60enne sano che ha fatto tre dosi di vaccino e magari si è anche contagiato con Omicron non ha nessun senso che faccia la vaccinazione oggi", chiarisce Bassetti. "Nessun senso, zero - incalza - Non c’è nessun lavoro scientifico che dimostri che un 60enne sano debba fare la quarta dose oggi. Anche perché, ribadiamolo, chi la dose la fa oggi comunque farà il richiamo con un vaccino aggiornato sulle varianti".

Per l’infettivologo, quella sul secondo booster è "una campagna vaccinale partita male e che sta andando malissimo, perché i numeri sono impietosi. Questo secondo me pone un grande problema per il prossimo autunno, perché peggio è la campagna vaccinale oggi, peggio sarà la situazione nel prossimo autunno. Il ministero ha sbagliato tutto su questo".

E, tornando allo spot sulla quarta dose, Bassetti chiosa: "Con questo ultimo, ennesimo atto si capisce come al ministero della Salute competenze e merito nel campo del Covid abbiano bisogno di essere profondamente aggiornate, riviste e cambiate".

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