CONFRONTO TRA VISIONI POLITICHE DIVERSE….
MA NESSUN ESTREMISMO NELLE SUE IDEE E PAROLE ..
Non c’è alcun dubbio! Madame Le Pen è uscita a testa alta dal dibattito con i politici e gli ospiti eccellenti , D’Alema, Pinotti, Carlo Rossella e prof.ssa Signorelli con i quali a rotazione si è confrontata per la prima volta nella trasmissione ‘di martedì’, condotta dal bravo G. Floris. Gli italiani che hanno seguito la trasmissione, conoscendola come un’ estremista francese forse devono essersi ricreduti dopo averla ascoltata, tanto pacata , coerente, razionale e concreta è stata la sua esposizione sui temi che riguardavano l’euro, il Parlamento Europeo, l’immigrazione, il terrorismo e l’islamismo….
Marie Le Pen che si è destreggiata con naturalezza ma anche con una certa compostezza ’ senza alcuna mimica facciale come spesso accade ad altri politici di sesso femminile i cui movimenti del viso , del corpo e delle mani, sembrano quasi contraddire ciò che le parole in realtà significano, ha prevalso sul tema più caldo di questi giorni che è il terrorismo. Massima allerta europea ma anche limitazioni alla libera circolazione agli extra comunitari clandestini di cui non si conoscono dati e identità.
Certo è difficile che l’Unione Europea possa lasciarsi condizionare dalle paure del terrorismo bloccando il trattato di Schengen che è una delle conquiste più grandi che l’Unione possa aver realizzato nell’ambito del tanti obiettivi che si è posta. Permettere a tutti i cittadini europei di circolare liberamente da un paese all’altro è più che semplice libertà ; è un sentire nel proprio intimo quel senso di partecipazione psicologica che ti avvicina con il cuore e la mente a tutti gli altri popoli europei con i quali si condividono ideali e culture senza alcuna frapposizione doganale.
Tuttavia anche su questo tema M. Le Pen non si è scomposta, né ha aggredito i suoi interlocutori con parole accese come ci si poteva aspettare da un estremista, ma ha semplicemente invocato un più intenso controllo sulle masse extracomunitarie che circolano liberamente e talvolta clandestinamente solo perché se ne verifichi l’identità e si riducano i rischi di attacchi terroristici. Quando il ministro Pinotti le ha fatto notare che i terroristi che hanno colpito in Francia erano francesi, immediato e sempre composto è stato il suo dissenso allo’ Ius soli’ in quanto a suo dire i fratelli franco -algerini che avevano colpito così ferocemente i giornalisti a Parigi non erano in realtà dei veri francesi perché essere francesi solo di nascita non significa esserlo nei valori, nella cultura, e nell’amore verso quello che si considera essere il proprio paese.
Quando le immigrazioni sono massicce e continue l’ integrazione ai valori e alla cultura del paese europeo in realtà è quasi inesistente poiché i gruppi e le famiglie islamiche in particolare, tendono ad isolarsi e non integrarsi ma ripropongono le stesse abitudini, gli stessi valori che sono dei loro paesi. Ingenuo è sembrato l’intervento del ministro Pinotti che nel difendere l’immigrazione e l’ integrazione , quest’ultima in Italia in verità non esiste, ha fatto riferimento agli amici di sua figlia di etnia marocchina e albanese. Il problema secondo Le Pen non sta nel discriminare i cittadini di nazionalità diverse in Europa , ma nel contenere i flussi in eccesso perché la Francia e l’Italia sono ormai saturi e non ci sono i mezzi materiali e finanziari per sostenerli tutti e soprattutto nel contenere quella violenza inaudita che così come colpisce nei paesi islamici potrebbe colpire con ancora più ferocia e frequenza le nostre città europee.
E’ di qualche giorno, infatti, la notizia assurda dei 13 ragazzini che guardavano la partita di calcio uccisi senza pietà dall’Isis) . Colpa della religione? Per Marie Le Pen la religione islamica è come ogni altra, una fede che va vissuta nel privato senza la spettacolarità delle preghiere nelle piazze e in ogni luogo pubblico. Insomma pare che in tutte le argomentazioni la praticità della Le Pen e l’aderenza alla realtà dei fatti abbiano prevalso sulle parole e i sentimentalismi degli altri ospiti poiché troppe volte le sono state rivolte applausi di assenso da parte dell’ audience di " di Martedì ".
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