CHI SEI TU PER GIUDICARE ME

Avere rispetto degli Altri è l’indice di valutazione del rispetto di se stessi!.

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Judge not è una bellissima canzone di Bob Marley, tra le parole due righe significative: Chi sei tu per giudicare me. E la vita che vivo?

cms_763/a6c1b9e66221ef4625435aa70c361b67.jpgE’ inaccettabile che il percorso esistenziale e professionale di cittadini, che sono parte integrante della nostra società civile, possa venire ostacolato da ingiustificabili comportamenti omofobi, frutto di ignoranza e di intolleranza, profondamente lesivi della dignità della persona. Atteggiamenti, che contrastano con i principi di uguaglianza, di libertà e di pari opportunità, sanciti nella nostra Costituzione.

cms_763/pari-opportunitc3a0-e-paritc3a0-di-genere.jpgIl riconoscimento delle diversità nell’orientamento sessuale e nell’espressione dell’identità di genere degli individui è un aspetto fondamentale delle libertà della persona. E’ un diritto di ciascuno esprimere il proprio essere sia nella vita civile che nel mondo del lavoro.

cms_763/manifestazione-per-tutti-parigi-gay.jpgLa cultura del Paese in cui viviamo è, difficile negarlo, basata su idee sessiste ed eterosessiste. Una società che percepisce al suo interno il qualcosa di "diverso" e che lo connota automaticamente come potenzialmente pericoloso, frutto di uno schema ideologico che nega, denigra e stigmatizza ogni forma di comportamento, identità, relazione o comunità di persone non eterosessuali".

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L’omosessualità diviene diversità, perversione, patologia, immoralità e tutto quanto può comportare un atteggiamento che devia dalla norma imposta, dalle convenzioni sociali. Gli omosessuali maschi sono pericolosi in quanto mettono a repentaglio l’immagine di mascolinità e virilità propria dei maschi eterosessuali, le donne omosessuali mettono a rischio, invece, l’ideale di donna funzionale alla procreazione, all’accudimento dei figli e della casa.

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Tutto ciò è decisamente troppo destabilizzante per chi vive nella rigidità di un ruolo imposto dalla società e dall’ignoranza e può condurlo, come spesso purtroppo accade, a tentare di ristabilire l’ordine imposto (da chi?) con la forza, l’umiliazione e la segregazione. Le persone omosessuali, sono maggiormente esposte a condizionamenti sociali e familiari negativi rispetto alla sessualità: attorniati da persone e da una società che disprezza una condizione come la loro, non si rivelano con i familiari o con gli amici, attribuendosi una condizione di subordinazione , non degni di amore e di amare, perché sbagliati e diversi.

cms_763/des.jpgIl sesso diviene una colpa e il desiderio una vergogna; l’autostima inesistente L’omosessuale che fa propri i pregiudizi della società, fa propria anche l’omofobia, interiorizzandola: nascono bugie ai familiari, conduzione di vite parallele, sofferenze e incapacità di amare e di godere appieno della vita. Essere omosessuali significa essere una persona che ha il diritto di vivere la propria vita cercando di essere felice, al pari di ogni altro essere umano. Lasciare che l’omofobia interiorizzata mini la propria autostima e porti malesseri psicologici è un processo che può essere fermato nella ferma convinzione e attuazione di poter pienamente realizzare i propri obiettivi e la propria serenità, nell’attesa da parte delle Istituzioni del pieno rispetto e applicazione di tutti i diritti specifici per essere parte integrante del tessuto sociale. Ed è a questo punto che dovremmo pensare, agire ed essere tutti normali!

cms_763/tramonto-slider.jpgPer la "NORMALITA’" intendo "NATURALEZZA”: vivere la propria vita senza farsi condizionare dal giudizio altrui, perché nessuno é autorizzato a giudicare la vita privata di nessuno. Avere rispetto degli Altri è l’indice di valutazione del rispetto di se stessi!.

Angelina Bibba

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