Bonus, Cig, bollette light:tutto sul decreto Rilancio (Altre News)

Dl rilancio, ecobonus e sisma bonus anche per seconde case non unifamiliari - Fca, Gualtieri: "E’ un prestito, non un regalo"

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Bonus,Cig,bollette light: tutto sul decreto Rilancio

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Varati gli aiuti per il lavoro, le famiglie e le imprese, adesso il governo punta dritto al rilancio degli investimenti. Mentre il dl Rilancio si appresta a passare al vaglio del Parlamento, il governo accelera sul decreto Semplificazioni con le deroghe per appalti ed edilizia in primis. Un pacchetto che è uno spin off del decreto maggio, dove in principio avrebbe dovuto trovare spazio. Poi la scelta di un provvedimento distinto, che insieme agli altri tre precedenti decreti economici (Cura Italia, dl Liquidità e dl Rilancio) abbraccia tutta la sfera degli interventi per salvare l’economia messa in ginocchio dal Covid-19.

Il dl Rilancio oltre a prorogare e migliorare le misure del dl Cura Italia, ha introdotto misure ex novo per famiglie e imprese. Queste le principali misure:

REM - Arriva il reddito di emergenza per le famiglie con Isee inferiore ad euro 15.000 e un patrimonio mobiliare familiare inferiore a 10.000, accresciuto di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di euro 20.000. E’ erogato da maggio dall’Inps in due quote ciascuna pari a 400 euro.

BONUS AUTONOMI, COCOCO, STAGIONALI - Resta a 600 anche per il mese di aprile il bonus per i liberi professionisti, i co.co.co e gli stagionali del turismo già beneficiari dell’indennità a marzo.

CIG PIU’ VELOCE - Il dl estende ulteriormente la Cig di ulteriori 9 settimane (dopo le prime 9 previste dal dl Cura Italia). Per evitare i ritardi del dl Cura Italia viene introdotto un ’calendario’ per l’esborso per garantire il pagamento entro un mese e mezzo dalla presentazione delle domande.

BLOCCO LICENZIAMENTI - Si allunga anche il blocco dei licenziamenti per motivi economici che passa da 2 a 5 mesi.

BONUS 500 EURO COLF E BADANTI - Indennità da 500 euro mensili per aprile e maggio per i lavoratori domestici con contratti di lavoro superiori a 10 ore settimanali, a condizione che non vivano con il datore di lavoro.

CONGEDI - Vengono prorogati i congedi parentali fino a 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età inferiore a 12 anni con indennità pari al 50% della retribuzione.

IMPRESE, ARRIVA RISTORO FONDO PERDUTO - Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto, secondo le ultime bozze, per le micro e piccole imprese che sarà pari al 20% delle perdite per i soggetti con ricavi o compensi al di sotto di 400mila euro; 15% per quelli tra 400mila e 1 milione di euro e del 10% tra 1 milione e 5 milioni di euro.

BOLLETTE LIGHT - Bollette più leggere per tre mesi per le piccole e medie imprese: l’intervento che potrebbe interessare 3,7 milioni di pmi prevede il taglio dei costi fissi in bolletta.

STOP IRAP - Cancellato il pagamento del saldo e acconto Irap per le imprese con fatturato fino a 250 milioni di euro.

Il dossier investimenti, stralciato dal dl Rilancio, è invece destinato tutto al dl semplificazioni. Tra le misure attese le norme per snellire le procedure burocratiche per gli appalti pubblici nonché le norme per l’aggiornamento dei contratti di programma di Anas e Ferrovie. Allo studio anche la possibile riforma del diritto societario in modo che lo Stato possa intervenire a garanzia di un finanziamento per un gruppo.

Dl rilancio, ecobonus e sisma bonus anche per seconde case non unifamiliari

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Il super ecobonus e il super sismabonus al 110%, che si applica per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente e sostenute dal primo luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, si applica anche per i lavori nelle seconde case ma se non sono unifamiliari.

E’ quanto prevede il dl rilancio, approvato dal Consiglio dei ministri, e che è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel provvedimento, visionato dall’Adnkronos, infatti, viene specificato, che "le disposizioni contenute nei commi da 1 a 3 non si applicano agli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale".

Fca, Gualtieri: "E’ un prestito, non un regalo"

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"E’ un prestito e non un regalo". Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri parlando a ’Quarta Repubblica’ del caso Fca, sottolineando di aver chiesto a Fiat Italia "impegni aggiuntivi oltre a quelli già stringenti del decreto". I paletti riguardano la condizione di non dover "delocalizzare" e di salvaguardare "l’occupazione" e la "conferma a rafforzare gli investimenti in Italia".

Sul punto, il ministro si è espresso anche in un lungo post su facebook. Il governo, sottolinea, assicura "massimo rigore" nella verifica degli impegni di Fca, si tratta di "un’importante operazione di politica industriale".

Una notizia che "ha acceso un importante dibattito sulla legittimità e l’opportunità da parte dello Stato italiano di introdurre condizionalità per l’accesso ad alcune delle misure di sostegno alle imprese o di facilitazione dell’accesso alla liquidità che sono state introdotte a seguito del Coronavirus", afferma Gualtieri. "La posizione del governo a questo riguardo è molto chiara: di fronte a un’emergenza economica come quella attuale la priorità non può che essere quella di aiutare il sistema produttivo ad assorbire lo shock. È altrettanto evidente che, per gli interventi più corposi, è giusto che lo Stato preveda delle condizioni, e vincoli il proprio sostegno a precise garanzie nei confronti del paese e della collettività nel quadro di un disegno di politica industriale e di una visione sul futuro del sistema produttivo", osserva ancora il ministro.

"Ciò è vero anche per quanto riguarda i prestiti garantiti da Sace. È vero infatti, come molti hanno osservato, che non si tratta di contributi a fondo perduto ma di linee di credito che vengono remunerate sia sotto forma di interessi (a beneficio della banca erogante) che di costo della garanzia (a beneficio dello Stato). E tuttavia l’esposizione del bilancio pubblico, ancorché garantita dal patrimonio dei soggetti richiedenti, giustifica l’introduzione di alcune condizionalità".

Per questo, aggiunge, "nel decreto Liquidità il governo ha introdotto una serie di vincoli per l’accesso alla garanzia, come l’impegno a non distribuire dividendi nel 2020, a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali, e a destinare le risorse a sostenere costi di personale, investimenti o capitale circolante in Italia. Nel passaggio parlamentare in corso il governo ha anche condiviso l’ulteriore rafforzamento di queste condizioni, prevedendo in modo esplicito l’esclusione (già implicita nella norma) delle imprese che hanno sedi in paradisi fiscali, e prevedendo il divieto di erogare dividendi nel 2021 a chi li avesse già distribuiti prima di accedere alla garanzia".

Tali condizionalità, prosegue, "che sono tra le più esigenti tra quelle introdotte in Europa, hanno suscitato legittime critiche, ma appaiono pienamente giustificate. Per la stessa ragione, ci siamo opposti agli emendamenti delle opposizioni, che intendevano rimuovere il vincolo alla gestione dei livelli occupazionali attraverso accordi sindacali e che sono stati respinti".

Inoltre, per i prestiti di maggiore entità, "il dl liquidità ha subordinato la concessione della garanzia a un decreto ministeriale e alla verifica di specifiche ricadute positive sul piano dello sviluppo tecnologico, degli investimenti, dei livelli occupazionali, del peso in una filiera produttiva strategica, e ha condizionato la possibilità di portare la garanzia all’80% al rispetto di ulteriori specifici impegni e condizioni", rileva Gualtieri.

"E’ quanto il governo intende fare nei confronti di Fca. E’ bene a questo proposito ricordare che il soggetto richiedente il prestito garantito è Fca Italy, che rientra nei requisiti di legge del decreto liquidità e che ha sede e paga le tasse nel nostro paese (e grazie alla nuova direttiva europea Dac, le autorità fiscali italiane hanno accesso alle informazioni contenute nel country by country reporting della capogruppo Fca Nv). Fca si è impegnata a utilizzare le risorse per sostenere la liquidità della filiera automotive, il che è utile e apprezzabile", scrive ancora Gualtieri.

Tuttavia, aggiunge, "nelle interlocuzioni informali che hanno preceduto la richiesta di finanziamento a Intesa San Paolo, il governo ha chiarito che sarebbero state necessarie condizioni aggiuntive: la conferma e il potenziamento del piano di investimenti anche nelle nuove condizioni determinate dal Coronavirus, l’impegno alla non delocalizzazione della produzione, la conferma dei livelli occupazionali, la puntuale rendicontazione degli investimenti concordati".

"Il governo eserciterà il massimo rigore nella verifica di questi impegni, attraverso i quali si punta a preservare e rafforzare il radicamento in Italia di un grande gruppo automobilistico internazionale, che si accinge a realizzare una impegnativa fusione con Psa. A questo proposito, è bene chiarire che il nuovo gruppo multinazionale avrà sede in Olanda, considerata come ’campo neutro’ rispetto ai due paesi europei, Italia e Francia, e agli Stati Uniti", afferma Gualtieri.

Proprio la sfida della fusione, rileva, "soprattutto in un quadro reso ancora più incerto non solo dalla transizione verso la mobilità sostenibile e l’auto elettrica ma dalla crisi economica globale innescata dal Coronavirus, rendeva particolarmente pressante l’esigenza di utilizzare pienamente le condizionalità previste dal decreto liquidità per preservare e rafforzare l’ancoraggio in Italia di Fca e di rilanciare gli investimenti, l’innovazione e l’occupazione in una filiera strategica per il futuro industriale ed economico del nostro paese".

"È quanto il governo ha fatto e continuerà a fare fino al perfezionamento di questa linea di credito, che va oltre il semplice rilascio di una garanzia sulla liquidità ma costituisce a pieno titolo una importante operazione di politica industriale", conclude Gualtieri.

Redazione

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