Banche, arriva scudo da 150 mld: garanzia Stato con via libera dalla Ue

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Arriva uno scudo da 150 mld per le banche italiane. L’ammontare totale della garanzia offerta dallo Stato sul debito degli istituti di credito, che ha incassato il via libera della Ue, è stimata dal Wall Street Journal. Lo schema proposto dall’Italia e autorizzato dalla Commissione fino al 31 dicembre 2016 prevede che lo Stato possa prestare la propria garanzia sul debito di banche solvibili (bond senior di nuova emissione). Uno schema che mette il Governo in condizioni di intervenire in caso di scenari avversi, come spiegano fonti del Mef, evidenziando che l’eventuale garanzia sarebbe in capo al Tesoro.

Lo schema è consentito in casi specifici di deroga alla BRRD contemplati dalla stessa direttiva ed è compatibile con la comunicazione della Commissione sugli aiuti di Stato nel settore bancario del 10 luglio 2013. Come detto nei giorni scorsi, davanti alle turbolenze dei mercati finanziari, il Governo ha ritenuto opportuno ipotizzare tutti gli scenari, anche i più improbabili, per essere pronto a intervenire a tutela dei risparmiatori. Come indicato dal Presidente del Consiglio lo scorso venerdì 24, per ragioni di cautela il Governo attrezza tutte le misure necessarie ad affrontare qualsiasi scenario, nonostante al momento non si ravvisino le condizioni perché tali scenari possano realizzarsi.

Lo Commissione, ha spiegato un portavoce dell’esecutivo Ue, trova che lo schema sia "in linea" con le linee guida sugli aiuti di Stato alle banche durante le crisi; schemi simili sono attualmente in vigore in diversi Stati membri. L’Italia "ha chiesto alla Commissione di autorizzare la fornitura di sostegno alla liquidità, che può essere dato alle banche in caso di bisogno. L’Italia ha notificato questa misura per ragioni precauzionali. Non c’è alcuna aspettativa che il bisogno di utilizzare questo schema debba sorgere".

"Durante l’applicazione delle regole per gli aiuti di Stato alle banche in caso di crisi straordinaria, la Commissione autorizza uno schema di garanzia sulle passività delle banche per un periodo di sei mesi, per poter monitorare gli sviluppi e adattare le condizioni. Come questa decisione e altre decisioni precedenti dimostrano, ci sono diverse soluzioni che possono essere messe in campo in pieno accordo con le regole Ue per contrastare le turbolenze sui mercati", conclude il portavoce, che non commenta circa l’entità dello schema di garanzie autorizzato.

AdnKronos

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