Banca Europea Investimenti un piano da 17 miliardi di Euro

Energia rinnovabile, telecomunicazione, infrastrutture idriche, realizzazione di strade, ospedali, scuole e per dare una spinta finanziaria alle piccole imprese sia a livello europeo che mondiale

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Come noto la Banca europea per gli investimenti (BEI) è proprietà comune dei paesi dell’UE ed è stata creata con l´obiettivo di accrescere le potenzialità dell’Europa in termini di occupazione e crescita, sostenere le iniziative volte a mitigare i cambiamenti climatici e promuovere le politiche dell’UE al di fuori dei suoi confini. La banca assume prestiti sui mercati dei capitali e eroga prestiti a condizioni favorevoli per progetti che sostengono obiettivi dell’UE. Circa il 90% dei prestiti viene erogato all’interno dell’UE. Tra i progetti di investimento messi a disposizione di recente e che riceveranno il supporto della BEI ci sono interventi infrastrutturali per un valore di circa 7 miliardi di euro, tra cui: parchi eolici al largo delle coste del Regno Unito e del Belgio, investimenti per i sistemi ferroviari in Ungheria, Spagna, Francia, Germania, Bulgaria e Svezia, miglioramento delle connessioni Internet in Portogallo e Germania, rinnovamento di un collegamento autostradale in Germania e nuovi investimenti per progetti di istruzione e ricerca in Austria, Regno Unito e Polonia.

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Per quanto riguarda il settore privato, gli azionisti della Bei hanno offerto 5,5 miliardi per sbloccare nuovi investimenti principalmente tra piccole società europee e africane, includendo così nuovi partner e operazioni bancarie. A questi interventi si aggiungono altri progetti da realizzare al di fuori dell’Ue per supportare le infrastrutture energetiche in Ucraina, Egitto e Maldive. La nuova strategia finanziaria per il clima annunciata dalla BEI prevede che almeno il 25% degli investimenti dell’istituto siano diretti a progetti riguardanti la lotta al cambiamento climatico.

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L’obiettivo è rafforzare l’impatto degli interventi della banca nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, sostenendo gli investimenti del settore privato a favore di un’economia a basse emissioni e basso consumo di carbonio.

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Il presidente della Bei, Werner Hoyer, si è espresso anche sull’emergenza migranti, offrendo alla Commissione il suo aiuto: “La Bei può aiutare gli Stati membri nel breve periodo, per esempio finanziando moduli abitativi per assicurare che le persone in arrivo siano ospitate con dignità” e anche “nel medio periodo, sostenendo investimenti rapidi in sanità, educazione e competenze”, ha spiegato Hoyer. Inoltre la Bei può contribuire “attraverso il lavoro che fa nei Paesi di origine dei rifugiati, aiutando a migliorare sul posto le condizioni economiche e sociali”.

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Il Consiglio di Amministrazione della Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha inoltre autorizzato la concessione all’ISMEA di una prima linea di credito di 50 milioni di euro. La somma deliberata dalla BEI sarà utilizzata dall’ISMEA per il finanziamento di iniziative start-up e ampliamento di imprese agricole da parte di imprenditori under 40. Potranno essere finanziati, con una durata fino a venti anni, tra gli altri, il capitale circolante delle aziende nonché investimenti destinati al miglioramento dell’efficienza aziendale, all’internazionalizzazione e al commercio elettronico. Nelle prossime settimane, definiti i contratti di finanziamento tra BEI ed ISMEA, si definiranno le modalità di intervento dell’Istituto e potranno essere avviate le prime istruttorie di fido da parte dell’ISMEA. Si tratta senza dubbio di un`opportunità importante che permetterà di sostenere le idee innovative dei giovani che vogliono investire in agricoltura. 50 milioni di euro che costituiscono un patrimonio da utilizzare al meglio e che si sommano alle azioni avviate dal Governo e dall´Unione europea nell´ambito della Programmazione dei Fondi 2014-2020 per favorire il ricambio generazionale.

Ivan Forte

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