BOZZA PROGRAMMA CENTRODESTRA:I PUNTI

Letta chiude le alleanze: intesa anche con Di Maio - Scintille Renzi-Pd - Conte contro Letta: "Costituzione non si difende con ammucchiate"

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cms_27061/vertice_centrodestra_23.jpgBozza programma centrodestra: i punti

"Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente. Più Italia in Europa più Europa nel Mondo". A quanto risulta è questo il primo punto, dei 15 previsti, nella bozza del programma elettorale del centrodestra, messo a punto, in vista del via libera dei vertici del centrodestra, atteso nei prossimi giorni. Si tratta - a quanto si apprende da fonti parlamentari - di un testo ancora passibile di modifiche, che verrà ulteriormente limato da qui a martedì, in una riunione conclusiva del tavolo.

Nel dettaglio, nel testo visionato dall’AdnKronos nella sua ultima versione dal titolo ’Programma quadro per un Governo di centrodestra’ si prevede il "Rispetto delle alleanze internazionali e rafforzamento del ruolo diplomatico dell’Italia nel contesto geopolitico; Rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno ad ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto. Piena adesione al processo di integrazione europea, con la prospettiva di un’Unione europea più politica e meno burocratica".

Nella bozza anche un nuovo piano di contrasto alla pandemia Covid. Si prevede infatti al punto sette (Tutela della salute) "il contrasto alla pandemia di Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali - come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti - senza compressione delle libertà individuali secondo il principio del convincere per non costringere".

Al punto 11 ("sfida autosufficienza energetica") si legge: "Ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione, compreso il nucleare pulito e sicuro, senza veti preconcetti". "Transizione energetica sostenibile attraverso l’aumento della produzione dell’energia rinnovabile; Diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l’autosufficienza energetica; Pieno utilizzo delle risorse energetiche nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale, in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti energetiche", sono poi gli altri punti.

Ponte sullo Stretto. Al punto 2 della bozza del programma elaborato dal centrodestra si parla di "Utilizzo efficiente delle risorse europee", A partire dal "Pieno utilizzo delle risorse del PNRR, colmando gli attuali ritardi di attuazione". E ancora: "Accordo con la Commissione Europea, cosi come previsto dai Regolamenti Europei, per la revisione del PNRR in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità".

Si chiede inoltre di "Garantire la piena attuazione delle misure previste per il Sud Italia e le aree svantaggiate; Rendere l’Italia competitiva con gli altri Paesi europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere (potenziamento della rete dell’alta velocità e ponte sullo Stretto), contro la filosofia del ’no’". Infine la "Banda ultralarga in tutta Italia".

"Elezione diretta del Presidente della Repubblica" e "piena attuazione della legge sul federalismo fiscale e Roma capitale" e anche "attuare percorso già avvenuto per il riconoscimento delle Autonomie ai sensi dell’art. 116 comma 3 della Costituzione garantendo tutti i meccanismi di perequazione". Si chiede inoltre la "Valorizzazione del ruolo degli enti locali". Previste anche misure per la giustizia: "Equo processo in tempi rapidi, separazione delle carriere e riforma del Csm, riduzione di tempi del processo penale e civile e stop ai processi mediatici e diritto alla buona fama".

Nel punto 9, relativo a ’Stato sociale e sostegno ai bisognosi’., si chiede la "Sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro". Tra le proposte anche la "ridefinizione del sistema di ammortizzatori sociali al fine di introdurre sussidi universali, l’innalzamento delle pensioni minime sociali e di invalidità, flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, controllo sull’effettiva applicazione degli incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, piano straordinario di riqualificazione delle periferie, anche attraverso il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.

"4. Per un fisco equo": è il titolo del quarto punto della bozza di programma del centrodestra, appena elaborata dai responsabili del tavolo dell’alleanza. Innanzi tutto si punta alla "Riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi". E poi il "No a patrimoniali dichiarate o mascherate", "Via i micro-tributi" e la richiesta di "Pace fiscale e saldo e stralcio: accordo tra cittadini ed Erario per la risoluzione del pregresso".

Tra i punti salienti le "politiche fiscali ispirate al principio del ’chi più assume, meno paga’, l’"Estensione della Flat Tax per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese". Via libera anche alla "Semplificazione degli adempimenti e razionalizzazione del complesso sistema tributario". Rapporto più equo tra Fisco e contribuenti: revisione dell’onere della prova fiscale, riforma del della giustizia tributaria e superamento delle sproporzioni del sistema sanzionatorio". "Introduzione conto unico fiscale per compensazione dei crediti e dei debiti" e "diritto al conto corrente", sono gli ultimi due punti.

cms_27061/letta_bonelli_fratoianniftg.jpgLetta chiude le alleanze: intesa anche con Di Maio

Enrico Letta chiude il puzzle delle alleanze incassando prima l’accordo con Sinistra Italiana e Verdi e poi con Impegno civico di Di Maio e Tabacci in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre.

"Sono contento dell’accordo elettorale" con Europa Verde e Sinistra Italiana, "che è necessario perché la parte uninominale dell’attuale legge elettorale obbliga a fare accordi elettorali", ha scandito il segretario nella conferenza stampa congiunta con il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e il segretario di SI, Nicola Fratoianni.

"La solitudine è penalizzante, non è un caso che la destra senza perdere nemmeno un minuto, ha fatto un’intesa che ha messo insieme tutte le anime della destra. Il perimetro che stiamo costruendo - ha spiegato Letta - è complesso, io non mi nascondo dietro un dito, complesso perché - ha spiegato Letta - riteniamo che sia importante dire la verità agli italiani. Al contrario di quello che sta facendo la destra, senza fare differenze tra chi sta all’opposizione e chi sta nella maggioranza del governo Draghi. Per questo abbiamo centrato questo accordo elettorale sulla grande questione dell’emergenza democratica e di difesa della Costituzione".

"Quello che presentiamo qui oggi - ha sottolineato - non è un accordo di governo, perché le cose che ci hanno diviso negli scorsi mesi restano tali, non sarebbe serio se io parlassi di accordo di governo. Io sto parlando di un’altra cosa, ed è legata all’emergenza di cui ancora non si parla. La torsione impressa dalla legge elettorale in vigore in senso maggioritario, può portare la destra unita a prendere la maggioranza dei 2/3 del Parlamento, pur non avendo la maggioranza assoluta. Lancio questo allarme e lo ripeto: con la destra che prende il 40% dei voti e tutti gli altri partiti divisi, questo 40% può portare ad avere il 66% del Parlamento. Quando noi diciamo che la Costituzione è a rischio, lo dico per questo motivo. Questi accordi elettorali - ha ribadito - sono a difesa della Costituzione, non posso pensare che la nostra Costituzione possa essere riformata, da soli, da Salvini e da Meloni. Come segretario del Pd farò tutto il possibile per offrire un’alternativa".

"Nei confronti del M5s - ha chiarito il leader Pd - abbiamo fatto una scelta di coerenza che ci siamo assunti la responsabilità di compiere ed è stata una scelta che abbiamo fatto fin dall’inizio, perché la scelta di far cadere il governo Draghi, sta portando delle conseguenze che si obbliga a prendere delle decisioni a difesa della nostra Costituzione".

Bonelli

"Sentiamo la responsabilità di salvaguardare la Costituzione, rispetto a una destra estrema che la vuole cambiare, guardando al presidenzialismo, alleata con Vox in Spagna, con Le Pen e con Afd in Germania, noi sentiamo forte senso di responsabilità", ha affermato Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, dopo l’accordo elettorale con il Pd. "La difesa della democrazia viene prima di tutto, non ci può esser lotta contro il cambiamento climatico se non facciamo prima una battaglia per la democrazia", ha spiegato Bonelli. "Dobbiamo concentrare le nostre energie per battere la destra estrema, si apre una fase nuova", ha scandito.

Fratoianni

Quella con il Pd è una "intesa di cui sono molto fiero, dobbiamo combattere insieme, costruendo un’alleanza contro la destra estrema", ha scandito dal canto suo il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ciascuno con le proprie idee. Ci batteremo per evitare che l’estrema destra prenda il governo del paese, da chi vuole frammentare il Paese, accentuando le differenze, da chi ha applaudito l’affondamento del ddl Zan, con i blocchi navali, con il razzismo", ha chiarito Fratoianni: "E’ l’estrema destra peggiore che non vogliamo prenda il potere nel Paese". Quanto alla possibilità reale di governare insieme, "ogni giorno ha la sua pena - ha frenato Fratoianni - per ora è un accordo elettorale per battere la destra, mancano 50 giorni al voto, poi vedremo".

Di Maio

"Oggi inizia un lungo cammino che ci divide dalle elezioni politiche che sono un punto di partenza per una nuova Italia", ha detto il ministro degli Esteri e esponente di Impegno Civico, Luigi Di Maio, a Rainews 24 al termine dell’incontro con Enrico Letta, che ha sancito l’accordo elettorale con il Pd.

"Le persone - ha aggiunto - possono fare la differenza, nel rappresentare le comunità. Questa è una grande sfida, la grande ambizione di Impegno civico, è aggregare. A impegno civico si aggiungeranno altre realtà civiche e politiche che vogliono intraprendere questo percorso con noi. Il nostro obiettivo è quello di mettere insieme coloro che rappresentano i territori e che possono fare la differenza rispetto a una competizione elettorale che adesso entra nel vivo. Le coalizioni sono definite e chiare".

"Siamo assolutamente convinti di questa alleanza e di questa intesa - ha detto ancora Di Maio - nel segno che molti hanno chiamato Agenda Draghi, anche perché difendere l’agenda Draghi significa difendere dei risultati economici che, come abbiamo visto nelle ultime settimane, sono a livello di record mondiale. Nel mondo sul trimestre la crescita è seconda solo al Canada. Abbiamo visto come i dati riguardanti l’occupazione giovanile hanno avuto un boom. Ovviamente - ha proseguito Di Maio - dobbiamo fare sempre di più per rendere i contratti stabili e con più diritti. Difendere questi risultati significa dare la dovuta attenzione alla credibilità del Paese. Ho i miei dubbi che la coalizione di destra e gli estremismi possano assicurare la credibilità dell’Italia. Una coalizione che prima di andare al governo, dove ambisce andare e noi lavoreremo per evitarlo, ha litigato con l’Europa sui blocchi navali e un leader di quella coalizione era pronto a farsi pagare i biglietti in rubli per andare a Mosca".

"Una coalizione - ha insistito Di Maio - che ha già annunciato idee economiche che sostanzialmente sfasceranno i bilanci pubblici e che sostanzialmente vanno contro tutte quelle che sono le direttive e gli accordi che abbiamo preso con l’Europa. Se non c’è credibilità non riesci ad ottenere quello che serve ai cittadini. Primo fra tutti la riduzione dei costi dell’energia e di conseguenza l’abbassamento dell’inflazione".

cms_27061/renzi-profili_fg.jpgScintille Renzi-Pd

"Liberi e coerenti, noi corriamo da soli. E col 5% saremo decisivi" alle elezioni politiche del 25 settembre. Così Matteo Renzi su Twitter rilanciando la sua intervista al Corriere. Un’intervista che ha scatenato un botta e risposta tra il Partito democratico e Italia viva.

Renzi ha infatti ha attribuito a Enrico Letta "piccole vendette personali" nel veto posto a Iv, e ha affermato che il segretario del Pd "sta regalando Palazzo Chigi alla Meloni". "Oggi, forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l’audacia di dare lezioni al Partito Democratico", hanno detto fonti del Nazareno, secondo le quali "quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi". "Non stupisce -concludono le stessi fonti- che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz’appello, su di lui e sulla sua parabola politica".

Immediata la replica di Iv. "Oggi il Pd attacca violentemente Matteo Renzi. Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali: pensiamo che la strategia di Letta sia un regalo alla Meloni. Ma ne parleremo il 26 settembre. Per adesso buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli #OcchiDiTigre", scrive Italia Viva su twitter postando il video di una tigre che non riesce a catturare la preda.

cms_27061/conte_palco_micfg.jpgConte contro Letta: "Costituzione non si difende con ammucchiate"

"Difendere la Costituzione vuol dire avere idee chiare, non fare ammucchiate e spartizione di collegi elettorali e posti. Vuol dire difendere la dignità del lavoro, tutelare l’ambiente e la biodiversità, investire nella sanità e nell’istruzione, proteggere i cittadini non garantiti, il ceto medio che si impoverisce, le piccole imprese, le partite Iva". Lo scrive il presidente del M5s, Giuseppe Conte, commentando su Fb le parole pronunciate da Enrico Letta, nel corso della presentazione dell’intesa elettorale tra Pd, Ev e Si.

"La Costituzione - continua Conte - si difende introducendo il salario minimo a 9 euro l’ora, contrastando la precarietà, intervenendo per i giovani che non possono comprare casa, investendo sulla medicina territoriale e sulla sanità pubblica, sulle rinnovabili e non sulle trivelle e sugli inceneritori. Queste sono le nostre idee e le porteremo avanti a oltranza, costi quel che costi. Sono tutte cose che la coalizione di destra non vuole fare. Sono tutte cose che le ammucchiate che si prospettano da Calenda a Letta a Gelmini non possono fare.

"Spiace per militanti e per intere comunità politiche che hanno alle spalle storie illustri, costellate da nobili battaglie per i diritti civili e per le questioni sociali. Queste idee, queste storie io le rispetto profondamente, ma bisogna prendere atto che in queste ore vengono scavalcate da decisioni verticistiche che non offrono nessuna plausibile prospettiva politica. Ai cittadini noi proponiamo un’idea chiara di Paese. Noi ci siamo. Per chi vuole stare dalla parte giusta", conclude Conte.

Redazione

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