BIDEN CONTRO CINA E COREA: ATTO II

Pechino risponde al presidente americano iniziando manovre militari attorno Taiwan. Le lamentele del Giappone, coinvolto suo malgrado nella faccenda

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Botta e risposta, come era facilmente prevedibile. Sono ore di palpabile tensione, tanto da poterla tagliare con un coltello, tra la Cina e gli Stati Uniti d’America. Pechino risponde subito alla promessa bellicosa di Joe Biden sull’intervento americano a difesa di Taiwan in caso di attacco: “è ipocrita e anche futile che gli Stati Uniti dicano una cosa e ne facciano un’altra su Taiwan, incoraggiando spesso le forze dell’indipendenza dell’isola – accusa Shi Yi, portavoce del Comando orientale dell’Esercito popolare di Liberazione, o PLA – abbiamo organizzato pattuglie di prontezza al combattimento tra più servizi ed esercitazioni di combattimento reali nel mare e nello spazio aereo attorno a Taiwan in risposta alle recenti attività di collusione tra Stati Uniti e Taiwan”. Sull’intervento del capo di stato statunitense era intervenuto Wang Webin: “esiste una sola Cina al mondo, voglio ricordare all’America che nessuna forza, può frenare lo sforzo del popolo cinese per riunificare la Nazione – asserisce il portavoce del ministro degli Esteri – se Washington continuerà sulla strada sbagliata, ci saranno conseguenze irreversibili per le relazioni tra Cina e Stati Uniti”.

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A fare brodo in questo pentolone incandescente ci sono anche jet militari cinesi e russi hanno volato insieme sul mar del Giappone e della Cina orientale. Inoltre, i capi del blocco dei Quad, ovvero Giappone, USA, India e Australia, si incontravano nel mentre a Tokyo per discutere di sicurezza nazionale. I suddetti aerei non hanno violato nessuno spazio territorio, tuttavia è la quarta volta da novembre che si assiste a questi voli congiunti sul suolo nipponico. Una chiara provocazione, secondo il Sol Levante.

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Due bombardieri cinesi si sono uniti a due russi nel mar del Giappone e hanno effettuato un volo congiunto verso il mar cinese orientale – lamenta Nobuo Kishi, ministro della Difesa del Giappone – dopodiché un totale di quattro aerei, due presunti nuovi bombardieri cinesi e due russi hanno condotto un volo congiunto dal mar cinese orientale nell’Oceano Pacifico”. L’ultima “provocazione” racconta che un aereo inviato da Mosca, adibito alla raccolta di informazioni, ha volato anche dal nord Hokkaido fino alla penisola di Noto. Tutto questo accadeva mentre, come si sa, Biden era in visita in Giappone e quindi sopra la sua testa, come raccontato nell’atto precedente. E ricordate il triangolo descritto proprio nel primo atto? La Corea del Nord non è assolutamente esclusa, anzi, lo trasforma in un insolito e fragile quadrato: Pyongyang continua imperterrita nei suoi test balistici, prontamente condannati dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. La partita non finisce qui, tutt’altro: come nei migliori serial televisivi è il caso di dire… to be continued.

Francesco Bulzis

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