A U G U R I A TUTTI I NOSTRI LETTORI VICINI E LONTANI.

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Buon Anno innanzi tutto. La cosa che più mi sorprende é lo scoprire che, grazie “all’International Web Post”, i social, internet e la chat mi ritrovo subissato da mail di italiani che ci leggono e ci scrivono da tutte le parti del mondo. Sono davvero tanti i lettori che seguono le nostre rubriche pur di non tagliare totalmente il cordone ombelicale che li lega ancora alla terra natia.

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Dalla Cina al Giappone, dall’Australia agli Stati Uniti, dalla Germania alle isole Samoa in Polinesia sino al lontanissimo Madagascar. Alcuni mi chiedono di spiegare loro se Bari e la Puglia siano rimaste le stesse di sempre o se qualcosa, nel tempo, sia cambiata.

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Molti di loro mancano da oltre cinquant’anni e sono incuriositi di conoscere se tutto quello che hanno raccontato nel tempo ai loro figli sia ancora valido. Mi chiedono se da noi si conservino ancora le antiche tradizioni oppure se una ventata di modernità abbia cancellato i sapori storici del secolo scorso. Questi nostri connazionali, dopo anni di lontananza dall’Italia, avrebbero tanta voglia di tornare, almeno per le ferie, ma sono intimoriti da eventuali cambiamenti radicali che potrebbero cancellare o incidere sfavorevolmente sugli atavici ricordi che portano da sempre nei loro cuori.

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Angelina De Rossi, per esempio, nostra assidua lettrice, residente a Sydney mi domanda se con la globalizzazione, la Puglia abbia conservato le tradizioni ed i valori delle sagre cittadine, delle processioni del Santo patrono e delle tradizioni culinarie. Un altra lettrice originaria del Veneto ma sposata da sempre con un dentista Barese, vorrebbe tanto sapere se il fascino della città vecchia sia rimasto lo stesso di tanti anni fa. Nonna Concetta, da Toronto, mi domanda addirittura se nella nostra città, Bari, le signore continuino a produrre la pasta fresca, orecchiette e strascinate, davanti ai propri usci, tra le stradine nei pressi di S. Nicola.

cms_5223/5.jpgDomandine semplici, facili e legittime che possano confermare il calore, il colore ed il folclore nel ricordo della loro terra.Un dimenticato conduttore RAI degli anni cinquanta, Nunzio Filogamo, apriva tutti i suoi programmi con la storica frase: “...miei cari amici, vicini e lontani …” Personalmente vorrei emularlo aggiungendovi una parolina: Tranquilli!La vostra Puglia non è cambiata affatto. Abbiamo, forse, il mare più bello e più pulito del solito e, pur essendo nel terzo millennio, in occasione delle varie sagre, gli amministratori comunali continuano a bloccare le vie centrali per lasciare spazio alle luminarie, ai palchi e alle casse armoniche sulle quali si alternano gruppi musicali rock e concerti operistici di storiche bande paesane. La Puglia è diventata il “Paese di bengodi”!

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La nostra regione possiede parchi divertimento sparsi un pò dovunque. Da Vieste a S. Maria di Leuca è un brulicare di dolce vita serale. Le notti brave Tranesi si accavallano a quelle Polignanesi passando per Gallipoli o Pugnochiuso in uno scenario incantevole e fiabesco.Miei cari amici, vi prego, se poteste tornare...tornate... non ve ne pentirete! Il crudo di mare, le brasciole di cavallo, le sgagliozze, le pucce, i cornetti, le ricce, i panzerotti fritti, la focaccia, la pizza dolce e salata sono facilmente reperibile in tutte le cittadine in qualsiasi ora del giorno e della notte sia d’estate che d’inverno .

cms_5223/7.jpgSono certo che vorreste domandarmi se, in tutto questo caotico divertentismo, non vi siano pure alcuni lati negativi. Certo che ci sono... ma “piccole”, quasi impercettibili. Vedrò di riassumerle brevemente.Di veramente negativo vi è che i politici sono rimasti più o meno gli stessi. Mi spiego meglio!La classe dirigente si è rinnovata facendosi sostituire, nei posti chiave, dai figli, nipoti e persino da alcuni fidati portaborse con i quali hanno stretto legami di parentela. Per coerenza anche la burocrazia, la sanità e la gestione delle città sono ferme al secolo scorso. Ma non fateci caso. Tutto il mondo è paese! Noi ci abbiamo fatto l’abitudine e ci siamo rassegnati!Per il resto, carissimi lettori d’oltre oceano, come titolava un vecchio film di Salvatore Tornatore, noi potremmo pure lamentarci ma “lor signori”stanno tutti bene”.

Auguri e tanta felicità ovunque voi siate.

Ninni Di Lauro

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