ASSASINATI DUE BOSS ISRAELIANI A CITTA’ DEL MESSICO
MOLTI DUBBI E TANTI MISTERI AVVOLGONO ANCORA L’INTERA VICENDA
Per molti potrebbe avere il sapore di un classico romanzo giallo, ma in realtà ciò che è avvenuto in Messico, sembrerebbe essere il risultato di un’operazione strategica e ben precisa. Coordinata da due donne, l’agguato, è avvenuto nel centro commerciale Artz Pedregal, un posto tranquillo privo di qualsiasi sospetto, l’ideale per attaccare due boss del calibro di Ben Sutchi e la sua guardia del corpo, Alon Azulay.
I due, di origine israeliana, erano seduti ad un tavolo di un noto ristorante accompagnati da una appariscente bionda. Probabilmente i due boss, presi dai loro affari, non si accorgono di una coppia poco distante da loro, che ben presto, con una modalità sconcertante, avrebbe distrutto le loro vite per sempre.
La coppia, infatti, senza esitare si alza e spara ben 44 proiettili con un tempo stimato di 25 secondi. Dalla prima ricostruzione svolta dagli inquirenti locali sembrerebbe che, a compiere l’agguato siano state due persone (tra cui Esperanza Royano) più una terza di nome Vanessa Linette Fallas detta “la bionda”, identificata come la possibile mente del terribile agguato.
Esperanza, che sembrerebbe essere stata identificata come l’esecutrice materiale dell’agguato nei confronti dei due israeliani, però, viene fermata dalla polizia che si trovava nelle vicinanze mentre tentava invano la fuga. Ma interrogata dalla polizia e presa dal panico, monta una debole difesa basata su problemi legati alla gelosia. Una tesi che convince poco tanto che durante la confessione vien fuori la possibilità di aver agito su commissione. Sarà stata la complice Vanessa ad aver architettato tutto per incastrare Ben? Perché lo avrebbe fatto? Quali erano le sue reali intenzioni?
Ad oggi non si hanno risposte concrete e non si conoscono le reali motivazioni, che avrebbero spinto “la bionda” ad organizzare tutto questo. Forse per soldi, per potere o forse per vendetta. Sembra interessante, a tal proposito, la tesi avanzata dal quotidiano messicano Milenio per la quale Ben, avendo avuto dei legami molto forti con degli hacker, responsabili del furto di 23 milioni di euro in banche europee, avrebbe voluto partecipare alla divisione di tale bottino forse proprio per tramite della “bionda”. Insomma, questione di soldi o lotta tra clan? Il mistero si infittisce, rimandando la conclusione all’ennesima pagina gialla.
(Foto da adnkronos.com - Si ringrazia)
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.