ALLELUJAH “LEONARD COHEN”

E’ morto a Los Angeles all’età di 82 anni. Ci lascia alcuni capolavori letterari e musicali

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Si è spento all’età di 82 anni Leonard Cohen, nella sua casa di Los Angeles. A darne l’annuncio è stato il suo agente sulla pagina Facebook dell’artista: ’’Con profondo dolore comunichiamo che il leggendario poeta, cantautore ed artista Leonard Cohen è morto’’.

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Non si sa nulla al momento sulle cause della morte e la famiglia chiede rispetto della riservatezza: ’’Abbiamo perso uno dei più prolifici visionari- aggiunge l’agente di Cohen - Una commemorazione si terrà fra qualche giorno. La famiglia richiede privacy nel suo periodo di dolore’’. Non è facile riassumere una carriera lunga cinquant’anni in poche righe. Tante le opere che lo hanno reso ispiratore di molti importanti artisti. Nei suoi testi intrisi di amore, politica, sesso e religione, il sociale diventa poesia e vola sulle ali della musica. Nato in Canada, a Montreal nel 1934, da genitori di origine ebraica, inizia a suonare la chitarra sin da ragazzo. Ispirato da Garcia Lorca, dopo la laurea, si trasferisce ad Hydra, l’isola greca dove pubblica le sue prime raccolte di poesie Flowers for Hitler nel 1964, i racconti The Favourite Game nel 1963 e Beautiful Losers nel 1966. Gli scarsi risultati nelle vendite, lo riavvicinano al suo primo amore.

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Da questo momento in poi, la sua creatività ci regalerà brani d’eccezione, pietre miliari della musica: Songs from a Room, Songs of Love and Hate, Chelsea Hotel e Hallelujah, reso famoso quest’ultimo dalla splendida interpretazione del compianto Jeff Buckley.

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Inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, ha ricevuto molti premi e onorificenze: Ufficiale dell’Ordine del Canada, Grand’Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Quebec, Premio Principe delle Asturie per la letteratura (Spagna). Nel 2007 ha vinto anche un Grammy per l’Album dell’anno. Ci lascia un’eredità ricca di sperimentazioni che toccano ogni forma d’arte.

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“Ti ho sempre amata per la tua bellezza e per la tua saggezza, ma non serve che io ti dica di più poiché lo sai già. Adesso voglio solo augurarti buon viaggio. Addio vecchia amica, amore infinito. Ci vediamo lungo la strada”.In queste parole dedicate alla compagna di una vita, Marianne Ihlen, scomparsa nell’agosto scorso, c’è tutta la raffinata intensità di un artista vero, animo profondo e delicato, le cui poliedriche sfumature si riflettono in una creazione musicale che mai è stata imitazione di sé stessa.

U. D.G.

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