ALLARME ZAPORHIZHZHIA, APPELLO ONU INASCOLTATO

Spento un reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia - Ambasciatore ucraino: "sblocco porti per impedire a Russia di creare carestia"

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cms_27142/ONU-Nazioni-Unite.jpgAllarme Zaporhizhzhia, appello Onu inascoltato

E’ allarme a Zaporhizhzhia dopo gli attacchi degli ultimi giorni. L’appello a Russia e Ucraina dell’Onu, che chiede di "cessare tutte le attività militari nelle vicinanze della centrale nucleare", resta inascoltato. Mosca intanto accusa Kiev,

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cms_27142/Zaporijjia-centrale-nucleare-ucraina.jpgSpento un reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia

Uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, sotto il controllo delle forze russe, è stato spento. Lo ha dichiarato la società ucraina per l’energia atomica Energoatom, spiegando che dopo che un “bombardamento ha causato un grave rischio per il funzionamento sicuro dell’impianto”. Si tratta di una "grave e irresponsabile violazione delle norme di sicurezza nucleare". Ha detto il capo degli affari esteri dell’UE Josep Borrell.

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cms_27142/ucraina_russia_grano_fg.jpgAmbasciatore ucraino: "sblocco porti per impedire a Russia di creare carestia"

(AdnKronos-SilviaMancinelli)"Ilsostegno dell’Ucraina nel ripristinare le forniture di grano e altre colture agricole al mercato internazionale è un modo efficace per prevenire l’incombente pericolo di carestia a livello mondiale". E’ il commento all’Adnkronos dell’Ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk, oggi a Ravenna in occasione dell’arrivo in porto della nave Rojen, la prima con cereali dall’Ucraina con 13 mila tonnellate di semi di mais.

"La guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina ha conseguenze globali e minaccia il mondo di carestia. Il Cremlino - spiega - crea deliberatamente pressioni sulla comunità internazionale, sull’Unione Europea e sulla stessa Ucraina, al fine di raggiungere i suoi obiettivi a costo di milioni di vite perse. La Russia sta minando deliberatamente la sicurezza alimentare e vuole costringere il mondo a soffrire la fame, mentre l’Ucraina, indebolita dalla guerra, sta cercando di salvare il mondo da questo disastro. Pertanto, oggi lo sblocco dei porti ucraini e il ripristino dell’approvvigionamento delle colture di grano attraverso sicuri corridoi verdi al mercato internazionale, è la chiave per impedire alla Russia di creare una carestia artificiale a livello globale".

"Questa consegna dovrebbe servire come esempio per dare il via libera ad altre aziende italiane per quanto riguarda gli acquisti di prodotti agricoli in Ucraina. Il nostro Stato ha confermato ancora una volta di essere un partner stabile e un fornitore affidabile di prodotti agricoli per il mercato mondiale. L’unica garanzia per stabilizzare l’approvvigionamento alimentare mondiale è - sottolinea l’ambasciatore - il ritorno della pace in Ucraina il prima possibile".

Redazione Esteri

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