ALI DI AMIANTO E STRAGE NEL PERSONALE DELLA NAVIGAZIONE AEREA

Il Tribunale di Bari conferma esposizione ad amianto e condanna INPS

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cms_23489/00.jpgBari – Il Giudice Agnese Angiuli del Tribunale di Bari ha accolto le richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Avv. Ezio Bonanni sul prepensionamento e le maggiorazioni contributive dei dipendenti ex Alitalia, F.D. e M.G.,per esposizione ad amianto superiore ai limiti di legge e ha condannato l’INPS al prepensionamento e rivalutazione delle prestazioni pensionistiche. Il primo, F.D., tecnico di aeromobili, ha maneggiato e lavorato materiali contenenti amianto durante il servizio in Alitalia dal 1987 al 2008, ma ha ottenuto il riconoscimento anche per il periodo di lavoro nella Marina Militare dove, dal 1983 al 1987, ha svolto la mansione di motorista e tecnico elicotterista.

Analogo percorso è quello del Sig. M.G., che è stato esposto ad amianto per un periodo più lungo, dapprima, dal 1973 al 1982 con la mansione di meccanico nella Marina Militare Italiana e successivamente, dal 1982 al 2008, in Alitalia come tecnico qualificato di aeromobili.

cms_23489/0v.jpgI due lavoratori sono stati quindi esposti alla fibra killer per un periodo complessivo pari a 25 e 34 anni. Per questi motivi sussiste il diritto al prepensionamento, secondo l’art. 13, co. 8 della Legge 257/92, ma anche il rischio dell’insorgenza di una patologia asbesto correlata, spiega Bonanni, Presidente Ona e legale dei due lavoratori che lancia l’allarme: “da anni abbiamo sollevato l’emergenza epidemiologica dell’impatto dell’amianto in questo settore, a fronte della quale chiediamo, proprio alla luce della sentenza del Tribunale di Bari, il prepensionamento di tutte le maestranze, in particolare di quelli ex Alitalia. Non solo, va attivata la sorveglianza sanitaria, sia del personale di terra, che del personale di bordo, per coloro che hanno svolto servizio nell’aeronautica civile e in quella militare”.

Le patologie asbesto correlate, comprese le neoplasie, come per esempio il mesotelioma e il tumore del polmone, hanno dei tempi di latenza che variano dai 20 ai 40 anni dall’avvenuta esposizione, ed è per questo motivo che le diagnosi arriveranno nei prossimi decenni.

cms_23489/000.jpgLe rilevazioni complessive dell’ONA indicano la seguente stima dell’incidenza epidemiologica nel settore del trasporto aereo e civile:

- 100 casi di mesotelioma tra tecnici e piloti con un range di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dal 5 al 12%;

- 200 casi di tumori del polmone con incidenza di mortalità pari all’88% nei 5 anni dalla diagnosi;

- ulteriori 100 decessi (stima prudenziale) per altri tumori (laringe, faringe, stomaco, colon, etc.).

Per tali motivi, l’ONA ha costituito lo sportello amianto aviazione civile, raggiungibile al seguente link www. onanotiziarioamianto.it e il numero verde 800034294.

Donatella Gimigliano

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