AFGANISTAN FORTE TERREMOTO MAGNITUDO 6.5 - Riforma pensioni Francia - L’inizio del Ramadan slitta di un giorno - Fondo Monetario, aiuti a Ucraina per 15,6 miliardi

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Afghanistan, forte terremoto di magnitudo 6.5: avvertito anche in India e Pakistan

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Una scossa di terremoto di magnitudo almeno 6.5 ha colpito l’Afghanistan nord orientale ed è stato avvertito nella capitale Kabul. Il sisma è stato avvertito anche in India, a Nuova Delhi, e in Pakistan, oltre che in Turkmenistan, Kazakhstan, Tajikistan, Uzbekistan e Kyrgyzstan. Lo riferiscono i sismologi dell’Usgs. L’epicentro è stato individuato a 90 chilometri da Kalafgan alle 22.17 ora locale.

Non ci sono notizie di vittime, ha detto il portavoce del governo dei Talebani Zabihullah Mujahid su Twitter, affermando che ’’sebbene il terremoto sia stato molto intenso non si segnalano feriti o vittime dovute al sisma’’. "Finora, grazie a Dio, non ci sono state cattive notizie di vittime. Speriamo che tutti i cittadini del Paese siano al sicuro", ha affermato.

Il ministero della Sanità dei Talebani ha aggiunto che in tutte le province sono stati allertati i responsabili della salute pubblica.

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Riforma pensioni Francia, ancora proteste e scontri

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Ancora proteste in Francia per contestare la riforma delle pensioni, approvata dal governo di Parigi scavalcando il Parlamento, che innalza a 64 anni l’età pensionabile. In particolare a Parigi, in Place de la République, si sono registrati scontri tra i manifestanti e la polizia, che ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla come riporta Le Figaro.

Quasi 1.500 manifestanti hanno marciato anche a Rennes, come riferisce Ouest France spiegando che nella località sono stati appiccati alcuni incendi. Manifestazione spontanea anche a Montpellier, dove sono state erette alcune barricate che poi sono state date alle fiamme. Incendi anche nel centro della città di Lille.

La protesta vivrà un’altra giornata rovente giovedì, quando tra i 600mila e gli 800mila manifestanti sono attesi in piazza in tutta la Francia, come scrive Le Figaro citando stime dell’intelligence e spiegando che solo a Parigi si prevedono dai 40.000 ai 70.000 manifestanti. A partecipare alla protesta nella capitale francese potrebbero essere, riferiscono le fonti, tra i 400 e i 600 gilet gialli e dai 400 ai 600 ’elementi radicali’.

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L’inizio del Ramadan slitta di un giorno

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Non è stata avvistata la luna nuova questa sera in Arabia Saudita: slitta di un giorno l’inizio del Ramadan. Il mese sacro dell’Islam prenderà quindi il via ufficialmente giovedì 23 marzo 2023, come riporta l’agenzia di stampa Spa. Anche negli Emirati Arabi Uniti il Ramadan avrà inizio dopodomani, come spiega l’agenzia di stampa Wam. Il comitato per l’avvistamento della luna si è infatti riunito oggi presso il dipartimento giudiziario di Abu Dhabi dopo le preghiere del maghrib (tramonto) e ha annunciato che non si poteva ancora vedere una nuova falce di luna. Stesso scenario in Libia, dove la massima autorità religiosa, la Casa delle Fatwa, ha decretato che il mese sacro comincerà il 23 marzo.

Durante il Ramadan, che dura 29 o 30 giorni, i musulmani digiunano dall’alba al tramonto. Il digiuno durante il mese sacro è uno dei cinque pilastri dell’Islam ed è obbligatorio per tutti i musulmani che godono di buona salute. I musulmani seguono un calendario lunare di 12 mesi, per un totale di 354 o 355 giorni. L’avvistamento della luna nuova segna l’inizio del Ramadan, nono mese del calendario islamico.

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Fondo Monetario, aiuti a Ucraina per 15,6 miliardi

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Il Fondo Monetario Internazionale vara un programma di aiuti da 15,6 miliardi di dollari per l’Ucraina. "Sono lieto di annunciare che il team dell’Fmi ha raggiunto un accordo a livello di personale con le autorità ucraine su un programma sostenuto dall’Fmi della durata di 4 anni, con un accesso richiesto di 11,6 miliardi di Dsp (circa 15,6 miliardi di dollari Usa), ovvero il 577% della quota dell’Ucraina. Questo accordo è soggetto all’approvazione da parte del Comitato Esecutivo dell’Fmi", con esame da parte del Consiglio previsto nelle prossime settimane, dice Gavin Gray, che ha guidato un team del Fondo monetario internazionale (Fmi) che ha avuto discussioni a Varsavia con funzionari ucraini, dall’8 al 15 marzo 2023. Sul tavolo, un programma economico quadriennale che, previa approvazione dal comitato esecutivo, sarebbe sostenuto dall’Fmi nell’ambito dell’Extended Fund Facility (Eff).

"L’accordo a livello di personale riflette il continuo impegno dell’Fmi a sostenere l’Ucraina e dovrebbe aiutare a mobilitare finanziamenti agevolati su larga scala da donatori e partner internazionali dell’Ucraina per tutta la durata del programma", sottolinea.

"Oltre all’orribile tributo umanitario, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia - rileva - continua ad avere un impatto devastante sull’economia: l’attività si è contratta del 30% nel 2022, un’ampia quota del capitale sociale è stata distrutta e i livelli di povertà sono aumentati. Permangono gravi sfide macroeconomiche a causa dell’entità dello shock e dell’espansione del disavanzo di bilancio. Le autorità sono comunque riuscite a mantenere la stabilità macroeconomica e finanziaria, grazie a un consistente sostegno esterno e a un’abile definizione delle politiche".

"Si prevede una graduale ripresa economica nei prossimi trimestri, poiché l’attività si riprende dai gravi danni alle infrastrutture critiche, sebbene persistano venti contrari, compreso il rischio di un’ulteriore escalation del conflitto. Lo sviluppo di un unico scenario di previsione di base in condizioni di incertezza eccezionalmente elevate è estremamente impegnativo, poiché è plausibile una serie di risultati. Su tale base, il personale vede attualmente una crescita del pil reale per il 2023 compresa tra -3 e +1%", rileva Gray.

"Gli obiettivi generali del programma delle autorità sono sostenere la stabilità economica e finanziaria in circostanze di incertezza eccezionalmente elevata, ripristinare la sostenibilità del debito e sostenere la ripresa dell’Ucraina nel percorso verso l’adesione all’UE nel dopoguerra. Il programma è stato concepito in linea con la politica del nuovo Fondo sui prestiti in condizioni di incertezza eccezionalmente elevate e si attendono solide garanzie di finanziamento da parte dei donatori, compresi il G7 e l’Ue".

Redazione Esteri

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