ADRIANO CELENTANO: L’INTRAMONTABILE “RAGAZZO DELLA VIA GLUCK”

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“Questa è la storia di uno di noi…”, inizia così la storica e intramontabile canzone con la quale Adriano Celentano, negli anni ’60, con la partecipazione al Festival di Sanremo (1966), gli aprirono la strada al successo, iniziando la frenetica e inarrestabile scalata delle classifiche discografiche grazie anche all’impronta univoca, nostalgica e inconfutabile dei temi esistenziali e ambientalisti, evocati, soprattutto, nei versi de Il ragazzo della Via Gluck. Il testo della canzone (biografica), composta insieme a Luciano Beretta, Miki Del Prete e Detto Mariano, oltre a narrare con nostalgia del mondo perduto dell’infanzia e di parte dell’adolescenza: Celentano lasciò, con la famiglia, la casa dove nacque in via Cristoforo Gluck, nel quartiere Greco, periferia di Milano (zona che nel dopoguerra ebbe una massiccia urbanizzazione), mette in evidenza le contraddizioni della vita in una grande città, fatta soprattutto di cemento e poco verde urbano.

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La spiegazione è tutta nei versi, pieni di nostalgia, speranza e delusione: “ma come fate a non capire, ch’è una fortuna per voi che restate, a piedi nudi a giocare nei prati, mentre là in centro io respiro il cemento […] ma verrà il giorno che ritornerò, ancora qui! […] passano gli anni ma otto son lunghi, però quel ragazzo ne ha fatta di strada, ma non si scorda la sua prima casa, ora coi soldi lui può comperarla, torna e non trova gli amici che aveva, solo case si case, catrame e cemento, là dove c’era l’erba ora c’è una città”. Da quel lontano Febbraio 1966, con l’esibizione al Festival di Sanremo, questi temi e queste problematiche continuano a caratterizzare il suo percorso artistico. Ma, "Il Molleggiato", così soprannominato per l’esagerata (nel senso buono) audacia nel muoversi durante le sue performance, nella lunga carriera ha registrato tante altre canzoni intramontabili e di grande.

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Ricordiamo le vivaci Il tuo bacio è come un rock, 24000 baci, alle melodiche Si è spento il sole, Nata per me, Soli, L’emozione non ha voce, Amami amami e A un passo da te, queste ultime due interpretate in coppia con la mitica Mina, a quelle di protesta e denuncia sociale Mondo in Mi settima, Chi non lavora non fa l’amore, quelle esistenziali Pregherò, Ciao ragazzi ciao, quelle da spettacolo del sabato sera Prego grazie scusi, Stai lontana da me, Svalutetion e ambientaliste Un albero di 30 piani, ovvero la naturale appendice de Il ragazzo della via Gluck. Adriano Celentano, però, è anche un imprenditore di successo, avendo creato, già all’inizio della sua carriera, una propria casa discografica (Il Clan). Per concludere, l’intramontabile “Molleggiato" ne ha fatta di strada, tutta da grande artista della musica popolare italiana. E anche se da pochissime ore ha festeggiato l’84esimo compleanno, rimane sempre per tutti noi "il ragazzo della via Gluck", ovvero uno di noi.

Antonio Iasillo

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