ABUSO SESSUALE SUL MINORE
La metodologia della perizia psicologica

L’abuso sessuale su minore viene definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, consulta per la prevenzione sull’abuso di minore (WHO Consultation on Child Abuse Prevention 1999) come “il coinvolgimento di un minore in attività sessuali: che i minori non possono comprendere pienamente, a cui sono incapaci di dare un consenso informato, per le quali il/la bambino/a non sono preparati dal punto di vista dello sviluppo e che violano le leggi o i tabù della società”.
L’abuso sessuale su minore è un fenomeno molto particolare, che presenta dinamiche diversi rispetto all’abuso sessuale di adulti e pertanto deve essere trattato in modo peculiare.
Nei procedimenti per reati sessuali su minori, in particolar modo se si tratta di bambini in tenera età, la valutazione della capacità a testimoniare e della credibilità della vittima riveste un ruolo molto importante.
La perizia psicologica è un’osservazione ed un’indagine conoscitiva che si traduce in una dichiarazione scritta su istanza di un committente che ha l’esigenza di una consulenza in merito della psicologia applicata, ovvero la psicologia giuridica.
Questo lavoro si muove verso la sfera diagnostica e quella clinica- preventiva, ove si cerca di comprendere la personalità umana.
Il perito designato dal Magistrato deve avere un adeguato bagaglio conoscitivo sia per quel che concerne la legge, la comunità scientifica e la psicologia giuridica.
La psicologia giuridica descrivere la storia personale (profilo psicologico) degli individui coinvolti in procedimenti giudiziari, al fine di indicarne i dati comportamentali, agiti e sottoporli al vaglio dell’autorità giudiziaria incaricata del processo civile o penale.
All’interno del contesto peritale bisogna riuscire a valutare le capacità cognitive, la capacità del minore di ricordare, il linguaggio utilizzato e la sua comprensione, il grado di suggestionabilità, il contesto sociale in cui è inserito.
La metodologia da utilizzare è fondamentale per giungere ad un lavoro esaustivo ed è la seguente: esame della documentazione presente nel fascicolo, calendario delle operazioni peritali (per permettere a tutti i partecipanti di essere presenti), colloqui con i genitori del minore, incontri con gli assistenti sociali (ove vi siano), colloqui con le insegnanti del minore, valutazione diagnostica con somministrazione di una batteria testologica adeguata, relazione finale da inviare al Magistrato.
Ogni incontro deve essere ultimato dalla stesura di un verbale.
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BIBLIOGRAFIA
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•Caffo E., Camerini G. B., Florit G., “Criteri di valutazione nell’ abuso all’ infanzia”, Psicologia, Milano, 2004.
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•“DSM- IV. Guida alla diagnosi dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza”, Ed. Masson, 2005, Milano.
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•De Cataldo Neuburger L., Gulotta G. “La carta di noto e le linee guida deontologiche per lo psicologo giuridico”, Giuffrè editore, 2004, Milano.
Micoli A. “Metodologia della perizia psicologica nell’abuso sessuale sul minore”, Amon, 2012.
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