68esima EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA

LO STILE DOPO LA CADUTA E’ MORTO NELLA TERZA SERATA

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Molto lentamente siamo giunti al giro di boa, arrivare alla terza serata è come illudersi che la fine è vicina, stasera sarà la più scarna per quanto riguarda gli outfit perché oltre alla padrona di casa Michelle Hunziker tra i big l’unica donna a salire sul palco dell’Ariston sarà Noemi, anche nelle nuove proposte c’è solo una voce femminile ed infine Giorgia in veste di super ospite. In questa serata Michelle giocherà in casa indossando abiti firmati Trussardi e si spera che vada meglio rispetto ai deludenti outfit di ieri sera di Alberta Ferretti.

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Si apre la terza serata di Sanremo e mi sembra di essere ad un concerto di Baglioni, mi viene il dubbio che il direttore artistico abbia scambiato il palco dell’Ariston per il suo personalissimo show e poi che bisogno c’era di cantare proprio “voglio andar via”…eh no questo è sparare sulla croce rossa! Detto questo partiamo con il primo outfit di Michelle Hunziker che sceglie per il primo abito una forma a sirena in taffetà di seta con maniche lunghe in lurex, ma rispetto a quello firmato Armani Privè della prima serata ha un fitting più aderente nella parte superiore, un fondo più ampio e la scollatura passa dal decolté alla schiena. Non mi piacciono il corpetto che sembra starle largo con quelle due inestetiche punte, l’acconciatura stile anni trenta che non c’entra un fico secco con il mood dell’abito anni cinquanta.

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La prima cantante ad esibirsi per le nuove proposte è Eva che ha un abito orribile per forma (troppo rigido) e tessuto (sembrava plastica lucida) e poi che confusione estetica tutti quei tatuaggi e il make up da vecchia zia. Diciamo che non siamo partiti proprio col botto in fatto di stile, anche Michelle invece di avere un crescente di glamour sembra più una stella cadente. Questo festival verrà ricordato anche per la spiccata varietà cromatica: nero, nero chiaro, nero scuro, nero opaco, nero brillante e naturalmente noir e black.

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Michelle procede subito al cambio d’abito (le saranno fischiate le orecchie?), ma il suo secondo outfit è ancora peggio del primo. E’ una sorta di tailleur da sera con giacca strutturata black and white, cintura in vita e una lunga gonna aderente nella parte superiore, fondo scampanato, spacco centrale e strascico. L’acconciatura rimane la stessa e continua a non centrare niente con l’outfit sempre in scia anni cinquanta. I due outfit hanno una patina di demodé che è riuscita a rendere “vecchia” anche una donna come Michelle Hunziker, per ora è un disastro su tutta la linea…vatti a fidare della famiglia!

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A tirarmi su il morale ci pensa la bravissima Virginia Raffaele con il suo strepitoso abito con scollo all’americana e preziosi ricami, tanto per cambiare è black però le sta da Dio. E siccome al peggio non c’è mai fine devo pure subire Baglioni che cerca di fare l’imitatore ( non essendomi ancora ripresa dal Baglioni presentatore) e dal suo smoking tutto lustrini da cabaret. Per ora Virginia Raffaele è la cosa più riuscita del festival per outfit e comicità, poi si ricade nel baratro con Favino, anche lui contagiato dalla stessa malattia di Baglioni: cercare di essere quello che non si è, in questo caso un comico.

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Il terzo outfit della Hunziker è un sospiro di sollievo, finalmente sale il colore sul palco ed è uno dei colori must have per la prossima primavera estate, il rosa. L’abito però non le cade perfettamente, si creano delle inestetiche pieghe all’altezza del punto vita, bella la spruzzata di cristalli e l’uso del plissè. Peccato per l’acconciatura che continua a non essere coerente con il mood degli outfit, spero che si sciolga i capelli al più presto, ma non sarò accontentata.

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La cantante Noemi ripropone i tormentoni di questo Sanremo: black e scollatura vertiginosa, sceglie un long dress che mimetizza i suoi difetti e le regala una taglia in meno, finalmente un outfit scelto perfettamente in base alla propria silhouette e i risultati si vedono anche se una maggiore accortezza per la scollatura sarebbe stato meglio.

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La cantante Giorgia si presenta sul palco dell’Ariston con uno smoking (voleva rendere omaggio al direttore artistico?), sta di fatto che questo outfit così maschile non è adatto al suo fisico androgino e non aiuta di certo la camicia austera. Sarebbe stato meglio indossare la giacca a pelle o con una camicia iper femminile per smussare l’austerità del completo maschile, errore gravissimo la scelta delle decolleté sotto uno smoking, figuriamoci poi se sono a righe. In questo festival dove non ci siamo fatti mancare niente stasera l’apoteosi: James Taylor che canta “la donna è mobile” (Giuseppe Verdi si è rivoltato nella tomba). Le incursioni sul palco di Sabrina Impacciatore mi fanno rimpiangere quelle di cavallo pazzo e arriva anche la certezza che il festival di Sanremo 2018 è solo un intermezzo nel concerto di Baglioni e dei suoi amici…disagio puro!

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Gli attori Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria chiudono la serata cantando (quest’anno va così, canta solo chi non è un cantante), la Pandolfi ha un outfit total black (ma che novità!), un abito che non si capisce in che direzione vuol andare, cerca di essere sexy per via dei tagli all’altezza dei fianchi e cerca di essere romantico per via dei volant, operazione fallita in entrambi i sensi di marcia. Non classificabile il taglio di capelli e l’acconciatura.

Anche stasera si chiude con la sigla stile Zecchino D’Oro scritta da Baglioni e cantata a malincuore da Favino e dalla Hunziker, credo che dopo stasera si può solo risalire, sia per quanto riguarda lo stile che per lo spettacolo, di sicuro è stata la serata fashion più nera per Michelle Hunziker, mentre è stato un cammino in leggera ripresa per Noemi. Ora non mi resta che attendere Rocco Tanica e la sua rassegna stampa e poi tutti a letto!

T. Velvet

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