"The teacher and Margherita. Marinetti, Sarfatti and Futurism in the years of the regime"

The exhibition at Depero’s House of Futurist Art in Rovereto

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A month after the inauguration of the Mart and the Museo del Novecento in Milan, the great exhibition project dedicated to Margherita Sarfatti is completed with the in-depth exhibition of the Depero Futurist House of Art. Maestro and Margherita sheds light on the relationship between Futurism and the twentieth century and between two tireless protagonists of Italian culture of the last century: Filippo Tommaso Marinetti and Margherita Sarfatti.

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The Futurism, born in 1909, is the invention of Filippo Tommaso Marinetti, an experimenter ante litteram of mass communication, an effective persuader who influences with his ideas the entire European avant-garde. Marinetti’s enemy is the past, the story, the memory. Thus, under the ax of its pamphlets, the symbols of traditional culture fall from Renaissance altarpieces to museums, from Venice to pasta.

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The twentieth century by Margherita Sarfatti, established in 1922 in the climate of return to order, is inspired by the tradition of Giotto’s primitivism and the Italian Renaissance, which regains control of shapes and volumes. The balanced and elegant compositions, the defined contours, the air of suspension, the silence are opposed to the roaring Futurist dynamism.

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Sons of the same generation, educated and raised in wealthy families, brilliant communicators, Sarfatti and Marinetti compete on several fronts, contending for the favor of the Duce to whom they are both strongly linked.

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The exhibition of Casa Depero gives an account of this dialectic (through an arrangement of materials from the 20th century Archive of the Mart. Photographs, magazines and letters from the Sarfatti, Angelini, Depero, Somenzi, and the Archivio della Nuova Scritto contribute to reconstruct the dense network of relationships experienced by these two tireless promoters of Italian art.

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The Biennials: Invited by Margherita Sarfatti, some 20th-century Italian artists took part in the 1924 Biennale, publicly contested by Marinetti during the inauguration.

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Two years later, the Biennale hosted a major Futurist exhibition, organized by Marinetti, anxious to have for its artists the same rights and the same opportunities offered to twentieth century artists.

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It is on this Biennale that the Maestro and Margherita focuses, thanks to some precious and selected loans, presents some of the works exhibited on that occasion. On show are works by Fortunato Depero, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Gerardo Dottori, Enrico Prampolini, Pippo Rizzo and Benedetta. Please visit theperfumerking Instagram page to be updated about exhibitions

cms_11831/italfahne.jpg"Il Maestro e Margherita.Marinetti, Sarfatti e il Futurismo negli anni del regime".

La mostra allestita presso la Casa d’Arte Futurista Depero di Rovereto.

A un mese dall’inaugurazione delle mostre del Mart e del Museo del Novecento di Milano, il grande progetto espositivo dedicato a Margherita Sarfatti si completa con la mostra di approfondimento della Casa d’Arte Futurista Depero. Il Maestro e Margherita fa luce sul rapporto tra Futurismo e Novecento e tra due instancabili protagonisti della cultura italiana del secolo scorso: Filippo Tommaso Marinetti e Margherita Sarfatti.

Il Futurismo, nato nel 1909, è l’invenzione di Filippo Tommaso Marinetti, uno sperimentatore ante litteram della comunicazione di massa, un persuasore efficace che influenza con le sue idee l’intera avanguardia europea. Il nemico di Marinetti è il passato, la storia, la memoria. Così, sotto la scure dei suoi pamphlet, cadono i simboli della cultura tradizionale, dalle pale d’altare del Rinascimento ai musei, da Venezia alla pastasciutta.

Il Novecento di Margherita Sarfatti, costituitosi nel 1922 nel clima del ritorno all’ordine, si ispira alla tradizione del primitivismo giottesco e del Rinascimento italiano di cui recupera il controllo delle forme e dei volumi. Le composizioni equilibrate ed eleganti, i contorni definiti, l’aria di sospensione, il silenzio si contrappongo al roboante dinamismo futurista.

Figli della medesima generazione, colti e cresciuti in famiglie agiate, brillanti comunicatori, Sarfatti e Marinetti competono su più fronti, contendendosi il favore del Duce al quale sono entrambi fortemente legati.

La mostra di Casa Depero dà conto di questa dialettica (attraverso un allestimento di materiali provenienti dall’Archivio del ’900 del Mart. Fotografie, riviste e lettere provenienti dai Fondi Sarfatti, Angelini, Depero, Somenzi, e dall’Archivio di Nuova scrittura concorrono a ricostruire la fitta rete di relazioni vissute da questi due instancabili promotori dell’arte italiana.

Le Biennali: invitati da Margherita Sarfatti, alcuni artisti del Novecento Italiano parteciparono alla Biennale del 1924, pubblicamente contestata da Marinetti in occasione dell’inaugurazione.

Due anni dopo, la Biennale ospitò una grande esposizione Futurista, organizzata da Marinetti, ansioso di disporre per i suoi artisti degli stessi diritti e delle stesse opportunità offerte agli artisti di Novecento.

È su questa Biennale che si focalizza Il Maestro e Margherita che, grazie ad alcuni preziosi e selezionati prestiti, presenta alcune delle opere esposte in quell’occasione. In mostra lavori di Fortunato Depero, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Gerardo Dottori, Enrico Prampolini, Pippo Rizzo e Benedetta.

Domenico Moramarco

Tags: Margherita Sarfatti Mart Rovereto Marinetti Futurismo

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