"Kim Jong-un è in coma, potere alla sorella"(Altre News)

Bielorussia,in piazza contro Lukashenko - Trump: "autorizzazione a uso plasma contro il Covid" - Louisiana, afroamericano ucciso da polizia - Un asteroide verso la Terra - Morto l’uomo più vecchio del mondo

MONDO_24_8_20.jpg

"Kim Jong-un è in coma, potere alla sorella"

cms_18783/kim_jong_xin_080516.jpg

"Kim Jong un è in coma". Ad esprimersi così sul leader nordcoreano è Chang Song-min, stretto collaboratore dell’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung. "Ritengo sia in coma, ma la sua vita non è finita", le parole di Chang riportate dalla stampa sudcoreana e rilanciate dal Mirror. A Pyongyang, dice, sarebbe in corso il passaggio di consegne. "Non è stata creata una struttura completa per la successione, quindi Kim Yo-jong", sorella di Kim Jong-un, "viene portata alla ribalta perché il vuoto di potere non può durare a lungo". Kim Jong-un è stato protagonista di poche apparizioni pubbliche nel corso dell’anno, da mesi si rincorrono voci sulle sue condizioni di salute.

Bielorussia, decine di migliaia in piazza contro Lukashenko

cms_18783/bielorussia_manif_23agosto_afp.jpg

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza di nuovo a Minsk, radunandosi in Piazza dell’Indipendenza, per protestare contro la contestata rielezione alla presidenza di Alexander Lukashenko. Le forze di sicurezza hanno bloccato molte stazioni della metro, costringendo molte persone a recarsi a piedi sul luogo della concentrazione. La polizia ha continuato a trasmettere, con i megafoni, annunci contro i cortei illegali.

"Gli eventi di massa sono illegali, in caso di partecipazione sarete considerati responsabili", la dichiarazione diffusa dal ministero dell’Interno. Mentre il capo della polizia, Ivan Kubrakov, ha esortato i cittadini a stare lontano dalla piazza.

"Se ci dovessero essere disturbi all’ordine pubblico o rivolte in queste piazze, non avrete più a che fare con la polizia ma con l’esercito", la minaccia che è arrivata dal ministero della Difesa.

Il ministro della Difesa, Viktor Jrenin, ha avvertito che i militari interverranno se saranno attaccati monumenti o installazioni militari. In particolare ha detto che non verrà tollerata la "profanazione" di questi "luoghi sacri" dove il popolo si reca per "depositare fiori e rendere omaggio ai difensori della Patria".

Le intimidazioni del regime non spaventano più il popolo della Bielorussia, è stata la risposta della leader dell’opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, alle autorità di Minsk. Si tratta "delle solite intimidazioni rivolte al popolo", ha detto intervistata dall’agenzia Bns in Lituania dove si è rifugiata. "E’ un passo a cui la gente in Bielorussia è già abituata, ma non ha più paura ed è pronta a difendere i propri diritti. Nessuno - ha concluso - crede più al presidente".

Lukashenko è tornato in elicottero nella sua residenza di Minsk nei pressi della manifestazione che si è svolta oggi indossando un giubbotto antiproiettile e un kalashnikov. E’ quanto riferisce l’agenzia russa Tass che cita un video diffuso sul canale Telegram della presidenza bielorussa.

All’inizio della giornata, i manifestanti si sono avvicinati alla residenza di Lukashenko intonando gli slogan ’Vai via!’. Sono stati fermati dalle forze dell’ordine.

Trump: "Da Fda autorizzazione a uso plasma contro il Covid"

cms_18783/trump43_afp.jpg

"La Fda ha dato l’autorizzazione all’uso del plasma convalescente come trattamento per il Covid-19". Ad annunciarlo è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso di una conferenza stampa.

"Invitiamo tutti i guariti dal Covid-19 a donare il plasma per contribuire ad usarlo nelle cure", ha chiesto Trump. "E’ una svolta storica che aumenterà notevolmente l’accesso a questo trattamento" contro il coronavirus, ha sottolineato il presidente Usa.

Il plasma convalescente è già stato utilizzato per trattare circa 70.000 americani che hanno contratto il coronavirus.

Louisiana, afroamericano ucciso da polizia con 11 colpi

cms_18783/polizia_usa_nastro_1_afp.jpg

Un afroamericano è morto a Lafayette, in Louisiana, dopo essere stato crivellato da 11 colpiti esplosi da agenti di polizia che prima avevano usato contro di lui anche la pistola taser. Lo ha confermato la Louisiana State Police, che ha identificato la vittima come Trayford Pellerin, di 31 anni. Un testimone ha detto al giornale locale Daily Advertiser che Pellerin, che sembra avesse in mano un coltello, era stato colpito con la pistola taser ma continuava ad avvicinarsi ad un negozio di un distributore di benzina. I fatti risalgono a venerdì notte e sabato su Twitter è stato postato un video.

Sono stati sei gli agenti che hanno puntato le armi contro l’uomo, che aveva raggiunto la porta del negozio. "Quando ho sentito gli spari non potevo neanche tenere il mio telefono per filmare, ero spaventato, sono traumatizzato, ho sempre sentito queste cose ma non avrei mai pensato di assistervi", ha detto il testimone Rickasha Montgomery all’Advertiser.

Pellerin è stato trasportato in ospedale dove è morto a seguito delle ferite. La polizia dello stato ha avviato un’inchiesta sulla sparatoria. L’uomo che ha postato il video, Gary Chambers, ha scritto di averlo pubblicato "prima che la polizia ed i media ci dicano tutto su quest’uomo, prima che ci diano i nomi dei funzionari governativi che hanno sparato contro di lui. Posto questo video perché è un essere umano - ha concluso - e il governo lo ha ucciso".

Un asteroide verso la Terra

cms_18783/4fdf771c-e350-408f-bbe6-337ff120e362_large.jpg

Un asteroide verso la Terra, con un passaggio che potrebbe rivelarsi ravvicinato il prossimo 2 novembre, un giorno prima delle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti. L’asteroide 2018VP1, come è stato battezzato, secondo i dati elaborati dalla Nasa -come si legge su The Independent- ha lo 0,41% di possibilità di colpire la Terra. L’osservazione condotta in 21 fasi diverse, nell’arco di 12968 giorni, ha delineato 3 scenari possibili di impatto: in tutti i casi, le probabilità di collisione sono quasi nulle. Oltretutto le dimensioni ridotte di 2018VP1, identificato per la prima volta dagli esperti del Palomar Observatory in California nel 2018, consentono di considerare non pericoloso l’asteroide, che ha un diametro di appena 2 metri.

Morto a 116 anni l’uomo più vecchio del mondo

cms_18783/blom_afp_2308.jpg

E’ morto a 116 anni in Sudafrica Fredie Blom, considerato l’uomo più vecchio del mondo. Lo ha reso noto la famiglia precisando che si ritiene che si sia trattata di "morte naturale" non provocata dall’epidemia di Covid. E Blom, che era nato l’8 maggio del 1904, aveva vissuto anche la precedente pandemia globale di influenza, che aveva ucciso l’intera sua famiglia quando lui era un ragazzo. Sopravvissuto, si era poi sposato con Jeanette, che gli è rimasto al fianco per 46 anni, ed aveva avuto 3 figli e cinque nipoti.

"Due settimane fa il nostro nonno ancora tagliava la legna", ha detto il portavoce della famiglia, Andre Naidoosaid, descrivendo un "uomo forte pieno di orgoglio".

Fino all’ultimo, ricordano i familiari, ha conservato la passione per il fumo, mentre da qualche anno aveva dovuto rinunciare all’alcol, ma a causa del lockdown imposto dal governo sudafricano contro il Covid, non aveva potuto comprare il tabacco per farsi la sua sigaretta il giorno del suo 116esimo compleanno lo scorso maggio.

Nato ad Adelaide, Blom - che ha lavorato fino ad 80 anni prima nei campi poi nelle costruzioni - è morto sabato scorso all’ospedale di Città del Capo. I media sudafricani da tempo lo indicavano come l’uomo più vecchio del mondo "non ufficiale", perché non era mai entrato nel Guinness dei primati.

In un’intervista alla Bbc due anni fa aveva detto che non vi erano segreti speciali per la sua longevità: "c’e’ una sola cosa, l’uomo che sta di sopra - disse riferendosi a Dio - è lui che ha tutto il potere, io posso cadere in ogni momento ma lui mi sorregge".

Redazione

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Federica Marocchino
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram