"G7 favorevole a moratoria debito Paesi più poveri" (Altre News)

Trump convoca i leader del G7 - Ue chiede uscita ’coordinata e graduale’ da lockdown

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Gentiloni:"G7 favorevole a moratoria debito Paesi più poveri"

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"Ministri e banchieri centrali" del G7 "favorevoli alla moratoria sul debito dei paesi più poveri". Ad annunciarlo in un tweet è il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, dopo la videoconferenza del G7..

Nel documento diffuso dal Tesoro Usa al termine del meeting virtuale si legge che i ministri delle Finanze del G7 e i governatori delle banche centrali "hanno ribadito il loro impegno a fare tutto il necessario per ripristinare la crescita economica e proteggere i posti di lavoro, le imprese e la solidità del sistema finanziario".

"I ministri e i governatori delle banche centrali del G7 - si legge - restano impegnati ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili per conseguire una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva".

Trump convoca i leader del G7

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Il presidente americano Donald Trump ha convocato per giovedì una video conferenza dei leader del G7 dedicata all’emergenza coronavirus. Lo ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Judd Deere, spiegando che il vertice servirà a "coordinare le risposte nazionali" alla pandemia.

L’obiettivo, ha aggiunto, è affrontare la crisi attraverso "diverse aree, comprese salute, finanza, assistenza umanitaria, scienza e tecnologia". I sette leader si sono già sentiti via video a metà marzo sulla pandemia. Gli Stati Uniti detengono la presidenza di turno del G7 che si riunisce anche i leader di Gran Bretagna, Canada, Francia, Italia, Germania e Giappone.

Ue chiede uscita ’coordinata e graduale’ da lockdown

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La Commissione Europea si appresta a chiedere domani ai Paesi membri dell’Ue di notificare preventivamente e "a tempo debito" la Commissione stessa, oltre che gli altri Paesi, su qualsiasi allentamento delle misure di chiusura adottate per contrastare la pandemia di Covid-19. L’uscita dalla chiusura dovrebbe essere "graduale" e il più possibile "coordinata" tra gli Stati membri. Secondo quanto si legge in una bozza del documento pubblicata da Euractiv, tuttora suscettibile di cambiamenti in attesa della conferenza stampa di Ursula von der Leyen domani, una "mancanza di coordinamento" tra i Paesi membri sull’uscita dal lockdown potrebbe avere "effetti negativi" per tutti i Paesi e provocare "frizioni politiche".

Per quanto riguarda le restrizioni di viaggio, la Commissione consiglia di rimuoverle "una volta che la situazione epidemiologica con i Paesi confinanti converga in misura sufficiente" e che le misure di distanziamento sociale siano applicate "largamente e in modo responsabile". La riapertura delle frontiere esterne dovrebbe far parte della seconda fase della riapertura, tenendo conto della diffusione del coronavirus Sars-Cov-2 all’estero.

Lo sforzo della Commissione è quello di coordinare le misure in questo campo, che restano competenza nazionale, tanto che l’esecutivo Ue ha dovuto rimandare l’approvazione delle linee guida a causa delle proteste di alcune capitali per non essere state preventivamente consultate. Il suggerimento della Commissione è che, prima di allentare le misure, gli Stati dovrebbero vedere un calo significativo della diffusione della malattia, rafforzare i reparti di terapia intensiva ed avere capacità di effettuare tamponi e test per gli anticorpi su vasta scala. Prima che venga trovato un vaccino, qualsiasi rilassamento delle misure, ricorda la Commissione secondo il documento, porterà ad un aumento delle infezioni, un aspetto che dovrà essere costantemente monitorato.

L’esecutivo Ue dovrebbe incaricare l’Ecdc di stilare un piano su un approccio comune per eventuali chiusure future, "tenendo conto delle lezioni apprese finora", continua Euractiv. La ’exit strategy’ dell’Ue dovrebbe anche raccomandare l’uso di app atte a tracciare le catene di contagio, facendo uso di dati anonimizzati, app che dovrebbero essere disattivate una volta passata la crisi. Nella comunicazione, secondo la bozza, la Commissione dovrebbe anche raccomandare gradualità nella rimozione delle misure di confinamento, raccomandando almeno "un mese" di distanza tra un passo e l’altro. Le persone più vulnerabili, in particolare gli anziani, dovrebbero venire protette più a lungo. Secondo la bozza, il successo di una "rimozione coordinata" delle misure di chiusura a livello Ue determinerà anche "i tempi e l’impatto" del piano europeo di ripresa.

Redazione

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