“CODICE ROSSO PER L’UMANITÀ”
Alcuni effetti dei cambiamenti climatici sono irreversibili e causeranno eventi meteorologici estremi

Il nostro Pianeta è ormai allo stremo delle forze, e “a pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti, più che noi stessi”. Questo il sunto dell’allarme lanciato nell’ultimo rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite. Alcuni degli effetti del surriscaldamento globale sono stati bollati come “irreversibili per i prossimi secoli o millenni”: il livello del mare subirà un innalzamento tra i 28 e i 55 centimetri entro la fine del secolo corrente, mentre nei prossimi 2000 anni le acque potrebbero salire di due-tre metri, andando a minacciare numerose aree costiere sparse in tutto il mondo. Nello scenario peggiore, qualora la temperatura globale media dovesse salire di 5 gradi, il livello del mare potrebbe addirittura crescere di 20 metri: uno scenario a dir poco apocalittico. Questo perché ai poli - ancor più al polo Nord - i ghiacciai continueranno a sciogliersi per decenni o secoli.
Di pari passo, si vedrà (e si sta già vedendo, purtroppo) un notevole incremento di eventi meteorologici estremi: ondate di calore, inondazioni, nubifragi e altre calamità che definiamo “naturali”, ma il cui diretto responsabile è proprio l’uomo. “Sperimenteremo eventi senza precedenti, sia per la loro portata, la loro frequenza, il loro tempo o la loro posizione” preannunciano gli esperti; ciò accadrà anche se, come ci si auspica, l’aumento della temperatura globale dovesse attestarsi su +1,5 gradi centigradi.
Sebbene il destino risulti in parte segnato, occorre dare una svolta e cercare di salvare la situazione, per quello che si può. “Non possiamo permetterci di aspettare due, cinque o 10 anni: questo è il momento, o si agisce ora o non avremo più tempo” ha evidenziato Alok Sharma, presidente della Conferenza mondiale dell’Onu (Cop26). Gli ha fatto eco, mostrandosi però più ottimista, Frans Timmermans, vice presidente Ue responsabile dell’azione per il clima: “C’è ancora tempo per prevenire i cambiamenti climatici incontrollati, ma solo se il mondo svilupperà politiche di emissioni zero di carbonio, solo se agiamo con decisione ora e agiamo tutti insieme”. Ma come fare? Il primo passo verso un futuro green consiste, appunto, nel ridurre nettamente le emissioni di gas serra entro il 2030, azzerandole in previsione del 2050. Occorrerà inoltre regolamentare ulteriormente lo sfruttamento dei combustibili fossili, che, come confermato dal segretario generale Onu Antonio Guterres, stanno lentamente distruggendo il pianeta.
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